SEGUE:
TRENTO La Provincia si appresta a varare il bilancio più ricco di sempre, quello che per il 2010 vale 4 miliardi e 550 milioni di euro. E lo fa con particolare attenzione ai più deboli: il presidente Lorenzo Dellai porterà in giunta il documento per l'approvazione venerdì prossimo. Ma già ieri ha illustrato la manovra agli imprenditori ed ai sindacati: con due importanti novità. Anzi, tre.
La prima? Concreta, già presente nella bozza di bilancio 2010, e tra breve circostanziata con una legge a hoc. Prevede un nuovo piano straordinario di edilizia agevolata. Non a pioggia, ma come vedremo, selettivo. La seconda novità? E' la volontà della Provincia di chiedere allo Stato di poter gestire in autonomia tutta la partita degli ammortizzatori sociali. Interventi ora coogestiti, in un ginepraio di norme, da piazza Dante in coabitazione con Roma. In pratica si arriverebbe alla sostituzione pure dell'Inps con Trento autonoma nel riscuotere e nel redistribuire. Il tutto con una specifica norma d'attuazione o una, più probabile, legge delega. Ma spulciando le tabelle che accompagnano la manovra si trova una terza novità legata al welfare: la Provincia non farà pagare le tariffe dei servizi pubblici alle famiglie dal terzo figlio in poi, ovviamente avendone i requisiti.
Partiamo dall'edilizia. In molti si chiedevano se il piano per le ristrutturazioni, 85 i milioni stanziati, quest'anno, verrà replicato anche nel 2010: «Noi abbiamo sul 2010 una coda di contributi per le ristrutturazioni, ma non è previsto alcun nuovo bando per questo tipo di iniziative. Dobbiamo completare il primo e, del resto, il settore dell'edilizia privata non sembra manifestare particolare domanda in questo specifico momento. Il mercato ha reagito bene».
Ma c'è una novità. Ecco ancora Dellai: «Senza finalità economiche, ma con finalità sociali, prevediamo invece un nuovo piano di edilizia agevolata per 150 milioni di euro: lo vogliamo indirizzare a categorie di utenti ben individuate. Pensiamo a giovani coppie a nuclei che abitano lontani dai centri abitati. Un nuovo piano, e si agirà in gran parte sui restauri, che risponde ancora alla domanda di edilizia. Ma sono due cose diverse».
Un po' di cifre: il bilancio potrà contare su 4,55 miliardi di euro con una variazione dell'1,78% rispetto al 2009. La spesa corrente e quella in conto capitale sono previste pressoché costanti: la prima con una variazione dell'1,62% e la seconda del 2,03%, per per cui il bilancio può ancora far fronte ad eventi improvvisi. Sono previsti invece in calo gli investimenti aggiuntivi attivati dalle società di sistema o con risorse reperite dalla Cassa del Trentino. Dovrebbero passare dai 724 milioni di euro del 2009 a 574 milioni di euro nel 2010, tenendo conto che la manovra straordinaria anticrisi è prevista in calo di entità per il prossimo anno. Degli 1,25 miliardi di euro complessivi 960 milioni di euro sono sul bilancio 2009. La voce più onerosa del documento dovrebbe essere la sanità con una spesa corrente pari a 1,069 milioni di euro, a fronte di 1,031 milioni di euro di quest'anno, con un aumento dunque del 3,7%.