Graf

Nominato ad Honorem
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Cosa ne pensate di inserire, a modifica della legge professionale n. 39 dell’ ’89, l'obbligo dell'incarico di mediazione immobiliare solo in modo esclusivo ? E in forma scritta?
Con relativa modificazione ed integrazione degli articoli corrispondenti del C.C.?
Un immobile, un agente.
Una casa in vendita e un solo mediatore che la tratti.
Almeno un mediatore alla volta.

Nella vita di tutti i giorni, infatti, si dà un mandato alle lite, di solito, ad un solo avvocato, ci si avvale della consulenza contabile e fiscale di un solo commercialista, si ha un solo medico di base, ci si fa costruire una casa da una sola impresa di costruzione, la si fa arredare da un solo architetto….si ha il proprio dentista di fiducia, ci si avvale di un solo podologo o di una sola estetista se si hanno i calli che fanno male….perché si dovrebbe affidare la vendita della propria casa a 10 agenti immobiliari diversi che faranno dieci stime differenti e opereranno in dieci modi disparati?

Verrebbe finalmente inserito nel Codice Civile il concetto giuridico di mediazione ( la sua assenza nel nostro codice come istituzione autonoma è fonte di eterne incertezze concettuali e di infinite e contraddittorie interpretazioni giurisprudenziali e dottrinali);
scomparirebbe l’incarico verbale, causa, per la sua indefinitezza formale, di quelle zone d’ombra confuse ed oscure dove è facile che “faccia il nido” l’abusivo;
costringerebbe il venditore dell’immobile a prendersi la responsabilità di una scelta, compiendo una sola opzione tra tutte le agenzie immobiliari sul mercato;
finalmente verrebbe riconosciuto, nero su bianco, l’obbligo del pagamento della provvigione al mediatore al di là di qualsiasi dubbio e discussione;
favorirebbe una crescita personale e professionale dell’ agente immobiliare che si vedrebbe stimolato a dare il massimo di se stesso di fronte ad un incarico in esclusiva;
impedirebbe agli aspiranti compratori quegli “infortuni” di visitare sempre le “stesse case” mentre in questo modo, invece, risparmierebbero tempo e non correrebbero il rischio di vedersi rifilati, in caso di affare concluso con una agenzia contattata successivamente, una doppia provvigione.

Ma….

Ma l'incarico in esclusiva e in forma scritta favorirebbe in modo efficace l'azione commerciale dell'AI, o lo limiterebbe enormemente nella sua capacità operativa?
Sarebbe, l’ Agenti Immobiliari , dotato di una organizzazione tale da permettergli di portare a termine felicemente qualsiasi incarico in esclusiva?
Il suo portafoglio immobili non si ridurrebbe sensibilmente, fino al punto di non poter accontentare la clientela in modo completo ed esauriente?
Per il venditore di immobili non sarebbe difficile da digerire una simile “limitazione” dei proprie prerogative di proprietario?
Ed infine tale ipotetica ( molto ipotetica ) modifica della legge professionale e del C.C. non tramuterebbe, piano piano, il profilo del mediatore in quello di un mandante con rappresentanza esclusiva?
Non modificherebbe geneticamente la sua figura in un semplice venditore?
E allora perché conservare il diritto alla doppia provvigione?

Alla fin fine, l’incarico in esclusiva, in apparenza vantaggioso per il mediatore, non determinerebbe una sensibile contrazione dei suoi introiti?

Cose ne pensa il blog ( ah sì ….dimenticavo l’avvertenza del Custode ) …volevo dire,cosa ne pensa il forum di tale questione?
 
O

Oris

Ospite
La prima conseguenza, logica, è quella che in assenza di incarico non vi è diritto alla provvigione.

Penso basti.

Per me la discussione è già finita.
 

leonard

Membro Senior
Agente Immobiliare
Professionista
Cosa ne pensate di inserire, a modifica della legge professionale n. 39 dell’ ’89, l'obbligo dell'incarico di mediazione immobiliare solo in modo esclusivo ? E in forma scritta?
Con relativa modificazione ed integrazione degli articoli corrispondenti del C.C.?
Un immobile, un agente.
Una casa in vendita e un solo mediatore che la tratti.
Almeno un mediatore alla volta.

Nella vita di tutti i giorni, infatti, si dà un mandato alle lite, di solito, ad un solo avvocato, ci si avvale della consulenza contabile e fiscale di un solo commercialista, si ha un solo medico di base, ci si fa costruire una casa da una sola impresa di costruzione, la si fa arredare da un solo architetto….si ha il proprio dentista di fiducia, ci si avvale di un solo podologo o di una sola estetista se si hanno i calli che fanno male….perché si dovrebbe affidare la vendita della propria casa a 10 agenti immobiliari diversi che faranno dieci stime differenti e opereranno in dieci modi disparati?

Verrebbe finalmente inserito nel Codice Civile il concetto giuridico di mediazione ( la sua assenza nel nostro codice come istituzione autonoma è fonte di eterne incertezze concettuali e di infinite e contraddittorie interpretazioni giurisprudenziali e dottrinali);
scomparirebbe l’incarico verbale, causa, per la sua indefinitezza formale, di quelle zone d’ombra confuse ed oscure dove è facile che “faccia il nido” l’abusivo;
costringerebbe il venditore dell’immobile a prendersi la responsabilità di una scelta, compiendo una sola opzione tra tutte le agenzie immobiliari sul mercato;
finalmente verrebbe riconosciuto, nero su bianco, l’obbligo del pagamento della provvigione al mediatore al di là di qualsiasi dubbio e discussione;
favorirebbe una crescita personale e professionale dell’ agente immobiliare che si vedrebbe stimolato a dare il massimo di se stesso di fronte ad un incarico in esclusiva;
impedirebbe agli aspiranti compratori quegli “infortuni” di visitare sempre le “stesse case” mentre in questo modo, invece, risparmierebbero tempo e non correrebbero il rischio di vedersi rifilati, in caso di affare concluso con una agenzia contattata successivamente, una doppia provvigione.

Ma….

Ma l'incarico in esclusiva e in forma scritta favorirebbe in modo efficace l'azione commerciale dell'AI, o lo limiterebbe enormemente nella sua capacità operativa?
Sarebbe, l’ Agenti Immobiliari , dotato di una organizzazione tale da permettergli di portare a termine felicemente qualsiasi incarico in esclusiva?
Il suo portafoglio immobili non si ridurrebbe sensibilmente, fino al punto di non poter accontentare la clientela in modo completo ed esauriente?
Per il venditore di immobili non sarebbe difficile da digerire una simile “limitazione” dei proprie prerogative di proprietario?
Ed infine tale ipotetica ( molto ipotetica ) modifica della legge professionale e del C.C. non tramuterebbe, piano piano, il profilo del mediatore in quello di un mandante con rappresentanza esclusiva?
Non modificherebbe geneticamente la sua figura in un semplice venditore?
E allora perché conservare il diritto alla doppia provvigione?

Alla fin fine, l’incarico in esclusiva, in apparenza vantaggioso per il mediatore, non determinerebbe una sensibile contrazione dei suoi introiti?

Cose ne pensa il blog ( ah sì ….dimenticavo l’avvertenza del Custode ) …volevo dire,cosa ne pensa il forum di tale questione?

........l'unica cosa certa è che l'incarico in esclusiva scritto garantirebbe solo l'esistenza oltre che dei franchaising delle grosse e "grasse" agenzie immobiliari che si nascondono dietro a un ipotetica professionalità ma che applicano sistemi di lavoro che poco tutelano chi vende o deve comprar casa......ottimo sistema per non confrontarsi neppure con il mercato........
 

mosca

Membro Assiduo
Io sono favorevole...:ok:....ho sempre lavorato con incarichi per scritto quasi tutti in esclusiva altri nò.
Naturalmente, nel caso di obbligo di tale forma, deve essere garantita il diritto alla mediazione anche dopo la scadenza dell'incarico a persone che hanno visitato l'immobile tramite l'AI. :stretta_di_mano:
 

Seroli

Membro Senior
Agente Immobiliare
La seconda conseguenza giuridica è che finito l'incarico finito il diritto alla mediazione, avresti spostato la "mediazione" da base di C.C. a contrattuale............su base contrattuale l'incarico finisce e finisce anche il diritto alla mediazione, anche se il cliente l'hai portato tu nel periodo in cui avevi l'incarico.:triste:

Perfetto, bella idea :risata:
 
O

Oris

Ospite
Già gli hanno smontato la proposta maggica... ora volgiono mettersi ancor più nella .... sabbia per sogni che elimino la concorrenza, nonostante sia chiaro cosa comporta...

Ma non vi piace proprio vivere nel mondo del mercato libero eh? :)


Ma il mediatore, quelloc he prende la provvigione da entrambi PROPRIO perchè non ha contratti con nessuno dei due, non vi piavce?

Fate i venditori!

Dove è la paura?

Aaaaaaaaaaah

Volete la moglie piena e la botte ubriaca... :D

Venditori, garantiti, e provvigione da entrambi. :)
 

Seroli

Membro Senior
Agente Immobiliare
Graf un conto è limitare o provare a toglierci il fango di dosso (avevo capito il tuo fine:il miglioramento.....provando a fare qualcosa) un conto è la tua proposta........:stretta_di_mano:
 

el gondolier

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Uno ha facoltà di scelta.. se vuole l'esclusiva seleziona i clienti, altrimenti ha degli immobili in comune con l'offerta del mercato, perchè rendere un obbligo? Ognuno lavora come crede, tanto se hai l'esclusiva e non vendi l'immobile alla scadenza dell'incarico troverai uno più bravo di te :risata:
 

Graf

Nominato ad Honorem
Membro dello Staff
Privato Cittadino
La mia non era un proposta ma una semplice idea. Anzi un sasso buttata nello stagno.
Non sono favorevole o contrario all'incarico in esclusiva; volevo solo capire quali conseguenze positiv e negative avrebbe portato una ipotetica modifica del c.c. e della legge professionale. Il problema dei problemi per il mediatore è che manca una base giuridica SCRITTA che regolamenti con certezza l'attività della mediazione e l'istituto della mediazione. Siamo di fronte, per questo settore, a una specie di common law; sono le sentenze che scrivono il diritto. Il contrario dell'impostazione giuridica italiana.
La mediazione è regolata da una specie di diritto "anglosassone" mentre tutti gli altri istituti del codici civile sono "scritti" in maniera particolaraggiata.
Trovo questa una contraddizione che non fa bene a tutto il settore dell'intermediazione.
Il codice è del 1942, a quell'epoca c'erano i sensali di piazza e i sensali di animali nelle fiere ( io li ricordo ancora...) e forse non era avvertita l'esigenza di individuare il concetto della mediazione. L'economia era ancora di tipo contadina. Ci si fidava di una stretta di mano.
Ma oggi....la stretta di mano non può far "legge" ne consuetudine giuridica....
 
O

Oris

Ospite
Il punto è che qui non siamo sotto il diritto anglosassone ma sotto quello romano latino... Qui tale scelta ha la conseguenza prospettata. Tra l'altro, ripeto, a nessuno è vietato già oggi fare quello che dici. Come mai non lo fanno? Vogliono tutto eh?
 

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