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Ora c’è spazio solo per i veri professionisti immobiliari
Non è più il mercato florido degli anni scorsi, quando le cose andavano a gonfie vele e tutti compravano o volevano comprare casa. E molti si improvvisavano agenti immobiliari perché i guadagni erano lauti e facili. La crisi mondiale ha provocato anche sul mercato immobiliare italiano una situazione difficile: le transazioni di compravendita sono scese dalle 900 mila del 2007 alle 650 mila del 2008 e le previsioni per l’anno in corso parlano di un ulteriore calo del 3,5%. “Ma il mercato immobiliare non è in crisi in quanto tale, è in crisi la movimentazione del mercato per problemi legati al settore finanziario”, chiarisce Lionella Maggi, presidente FIMAA-Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari Milano e vice presidente FIMAA Italia; “Da un lato il venditore, tranne che in casi di difficoltà economiche, non intende abbassare la propria richiesta, dall’altro i potenziali acquirenti si pongono in una posizione di attesa, anche in considerazione del fatto che se in precedenza le banche davano il 100% di mutuo (a volte anche il 120%) ora arrivano a un massimo dell’80%, e sempre che ci siano tutte le garanzie. In pratica, i prezzi non sono crollati, mentre le trattative sono più ‘inchiodate’ di prima”.

In una tale situazione di oggettiva difficoltà risulta evidente che ora più che mai il settore ha bisogno di professionisti capaci. Per quelli veramente competenti e abili nella vendita e nel rapporto con il cliente la richiesta continua a essere forte. “In questo lavoro non ci si può improvvisare: chi si era abituato ai colpi facili e ha colto solo il meglio degli anni positivi, se non ha saputo gestirsi bene, oggi è sicuramente in crisi”, afferma Maggi, “per fare questo lavoro ci si deve preparare, bisogna studiare e aggiornarsi seriamente, e avere sempre un corretto approccio con il cliente, in qualsiasi situazione di mercato”.

In sostanza, no all’agente “tutto SUV e cravattona” che arrivava in ritardo senza nemmeno sapere cosa stava vendendo, spazio invece al professionista serio che non considera il cliente un pollo da spennare ma una gallina da curare che un domani avrà dei pulcini che a loro volta acquisteranno casa e così via.

“Il mediatore immobiliare oggi più che mai è un professionista a 360°”, sottolinea l’esperta, “deve avere la capacità di soddisfare due tipologie di clienti (acquirente e venditore) che hanno interessi uguali ma contrapposti e, con l'attuale situazione fiscale e delle nuove leggi, deve riuscire ad aiutare i clienti a non commettere errori e a concludere in modo positivo la compravendita”.

Per poter iscriversi al ruolo delle Camere di Commercio e svolgere la professione, bisogna avere un diploma, frequentare un corso regionale nelle scuole specializzate, attualmente di 100 ore ma che sarà portato a 200 ore, e superare un esame in Camera di Commercio. “Ma non è superando l’esame che ci si può considerare agente immobiliare: occorre fare pratica presso un’agenzia che sa lavorare seriamente, in pratica fare anni di gavetta come in una qualsiasi professione che si rispetti”, chiarisce Maggi. “Questo non è un lavoro facile, ci vuole molta umiltà,  è importante avere una buona comunicazione, essere empatici e capire quali sono le problematiche e le esigenze dei clienti non mettendo solo in primo piano il guadagno che ne potrebbe derivare”.

“Oggi più che mai il mattone è un bene-rifugio, un mercato a medio-lungo termine, di risparmio: quindi meno guadagni impazziti, ma più regolari”, conclude l’esperta e il suo messaggio a un giovane che voglia intraprendere la professione di mediatore immobiliare è questo: tener presente che quest’attività può dare molte soddisfazioni sia economiche sia professionali ma bisogna farla con grande competenza e serietà. Perché solo i professionisti restano sul mercato.

via Affaritaliani.it - Job Cafè/ Mercato immobiliare: ora c’è spazio solo per i veri professionisti.
 

Maurizio Zucchetti

Fondatore
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Agente Immobiliare
Sono d'accordo al 100% ! :D
Ora più che mai è necessario tirar fuori il lato "artigianale" della nostra professione, nel senso che ciascun Agente Immobiliare dovrà adoperarsi come può e come sa per consigliare, rassicurare ed aiutare il cliente a raggiungere il suo obiettivo (TUTTI E DUE i clienti, acquirente e venditore! :fico: )

;)
 

tquadro

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Condivido le parole della Maggi, nella speranza che questa voce isolta diventi una principio cardine di chi ci dovrebbe rappresentare.
Siamo per la professionalità uniti per la lotta all'abusivismo. Vedi anche argomenti correlati: "Padova Dichiara guerra agli agenti immobiliari abusivi"
 

dalele

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Quello che dice la Maggi è ovvio e chi "sta sul campo" lo ha constatato da tempo.
E' importante che alle parole seguano i fatti e che le istituzioni (in genere, anche le associazioni di categoria) aiutino il mercato in questa selezione che non sia solo naturale, ma accompagnata da adeguati provvedimenti. Altrimenti l'agognata selezione vedrà come vincitori i più scaltri ed avveduti, non i più competenti e seri.
;)
 

Patty

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
In effetti esiste anche la possiblità descritta da dalele, per esempio nel campo delle imprese costruttrici sta prendendo proprio questa piega,
infatti l'anno scorso l'impresa A vendeva una villetta a 230.000 con un utile di 30.000
mentre l'impresa B vendeva una simile sempre a 230.000 ma con un utile di 60.000

Quest'anno l'impresa A ha chiuso i battenti perchè l'impresa B oggi vende a 190.000 con un utile di 20.000 e in quantità vende anche più dell'anno scorso, le case però sono sempre di cartone, grazie allo Stato per consentire le autocertificazioni sui consumi energetici.
Comunque il risultato è che l'impresa in gamba è fallita :triste:
 

dalele

Membro Attivo
Agente Immobiliare
x Patty
Quello che dici può essere una faccia della medaglia, ma io mi riferivo alla figura dell'agente immobiliare.
Si vende al popolo l'illusione di una liberalizzazione, che più correttamente dovrebbe essere chiamata deregolamentazione, visto che l'accesso alla professione di agente immobiliare non è "limitata" quantitativamente. La professionalità si crea con il mercato, da un lato e con le regole dall'altro.
Le associazioni dovrebbero battersi su questi due fronti, contemporaneamente: creare regole precise e definite e creare strutture (vere) di controllo del mercato (ad es. criteri di accesso alla professione, formazione continua, lotta all'abusivismo, ecc...).
 

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