laura66

Nuovo Iscritto
Buongiorno a tutti.
Un immobile di mio interesse presenta una piantina catastale diversa dallo stato reale dell'immobile. Si tratta di un piccolo alloggio (meno di 40mq), composto da cucina, camera e bagno. E' quest'ultimo ad essere difforme, risultando molto più piccolo sulla mappatura rispetto alla realtà.
Si tratta di un alloggio risalente agli anni '50, e il proprietario mi ha detto che la difformità è dovuta ad un errore di accatastamento risalente all'origine. A sue spese si è offerto di depositare regolare domanda di adeguamento sia al catasto e, soprattutto, al Comune.
Questo tipo di pratiche che probabilità hanno di essere accettate non avendo reale possibilità di dimostrare che effettivamente il bagno si trova da sempre in quella dimensione?
Un grazie anticipato a chiunque voglia ragguagliarmi in merito.
 

giaboc

Membro Attivo
Professionista
Il proprietario vuole fare una variazione per "errata rappresentazione grafica" e questo è già un primo passo, ma attenzione che non si tratti di un abuso (magari con aumento di cubatura mai sanato).
Se il perimetro dell'abitazione risulta "originale" allora puoi stare abbastanza tranquilla.
L'ideale sarebbe interpellare un tecnico in zona per controllare meglio e, se necessario, richiedere copia del progetto originale (che è l'unica carta veramente attendibile: la piantina catastale non è mai "probante" e non sana eventuali illeciti).
 

tommaso gori

Membro Ordinario
Professionista
Concordo con Giaboc, se la modifica è solo interna, se la superficie del bagno non annulla la dimensione minima della camera e del soggiorno di solito mq. 14.00) direi che non ci sono problemi. Sicuramente occorre verificare la situazione urbanistica oltre che fare la variazione catastale per "errata rappresentazione grafica",in quanto situazione urbanistica e catastale devono coincidere.
 
M

mlabriola

Ospite
scusate la provocazione: ma anche se c'è difformità urbanistica, cioè se il bagno ha provocato un aumento di cubatura non autorizzato, facendo una semplice variazione catastale (docfa) aggiornando la sola planimetria catastale riportando la situazione di fatto, chi mai potrà scoprire l'abuso? in catasto non c'è collegamento col comune e il notaio comunque fa l'atto di vendita senza problemi perchè l'immobile è costruito prima del 1967, giusto?
 

alberena

Nuovo Iscritto
Concordo con Giaboc, se la modifica è solo interna, se la superficie del bagno non annulla la dimensione minima della camera e del soggiorno di solito mq. 14.00) direi che non ci sono problemi. Sicuramente occorre verificare la situazione urbanistica oltre che fare la variazione catastale per "errata rappresentazione grafica",in quanto situazione urbanistica e catastale devono coincidere.

Chiedo scusa se mi intrufolo nella discussione. Vorrei chiedere un consiglio a Tommaso visto che è di Firenze. La piantina catastale del mo appartamento e anche quella comunale sono difformi dallo stato di fatto nel perimetro, mi spiego meglio: le reali dimensioni dell'appartamento risultano essere inferiori di circa 40 centimetri per tutta la lunghezza ma maggiori di circa 90 cm per tutta la larghezza rispetto a quanto indicato nella piantina catastale. Nella piantina comunale non sono riportate in chiaro nè misure nè scala ma il geometra sostiene che quest'ultima in ogni caso corrisponde nelle misure a quella catastale. Ad un primo colloquio ci ha prospettato una situazione tragica dicendoci che il nostro appartamento non era e non è commerciabile e che quindi avremmo dovuto pagare una multa salatissima (c.ca 50.000 euro) per abuso edilizio. Ovviamente siamo preoccupatissimi e dietro mia insistenza ho fissato un incontro tra il nostro geometra e quello del condominio sperando che ci fosse qualche appiglio. Il geometra del condominio ha suggerito di verificare i calcoli volumetrici allegati al progetto (che risale al 1964 con sanatoria, dove non si parla assolutamente di modifiche etc., del 1969) confrontandoli con la cubatura reale dell'edificio: nel caso ci fosse margine tra la cubatura del progetto e quella realmente utilizzata fare quindi una sanatoria che non ci dovrebbe costare più di 1300 -1400 euro. In questi casi è implicito l'esito positivo della sanatoria? che tempi ci sono ? e se invece non ci fosse questa possibilità hai qualche suggerimento ? Mi sembra ingiusto dover pagare una multa per abuso quando l'appartamento è chiaramente così fin da quando è stato costruito. Grazie davvero per qualsiasi prezioso suggerimento.
 

tommaso gori

Membro Ordinario
Professionista
Buonasera, di seguito riepilogo quanto ho capito:
l'immobile è realizzato prima del 1967 e poi successivamente è stata fatta una sanatoria (o condono?) in che anno?
La sanatoria è difforme della realtà e dal catastale.
Io credo che l'immobile debba essere sanato. Le cifre che ti hanno prospettato probabilmente si riferiscono al fatto che l'immobile è più grande come volumetria. La cifra esagerata si riferisce al pagamento di oblazioni pari al doppio del valore di mercato della cubatura eccedente. L'esito positivo di solito è implicito ma i tempi potrebbero essere anche molto lunghi dipende dalle catatteristiche dell'immobile e della zona ove si trova. Purtroppo per te la realtà è questa..... per poter vendere l'immobile ci deve essere sia la conformità urbanistica che catastale. Spero di essere stato di aiuto. Per ogni problema se puoi inviarmi un messaggio privato.
 

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