Massimo Chimienti

Membro Attivo
Professionista
Il diritto alla divisione della provvigione tra più mediatori sorge, a norma dell'art. 1758 c.c., soltanto quando essi abbiano cooperato simultaneamente e di comune intesa, ovvero autonomamente, ma giovandosi l'uno dell'attività espletata dall'altro, alla conclusione dell'affare, in modo da non potersi negare un nesso di concausalità obiettiva tra i loro interventi e la conclusione dell'affare, e sempre che si sia trattato dello stesso affare, sia sotto il profilo soggettivo, che oggettivo; non sussiste, invece, il diritto al compenso quando, dopo una prima fase di trattative avviate con l'intervento del mediatore senza risultato positivo, le parti siano successivamente pervenute alla conclusione dell'affare per effetto d'iniziative nuove, in nessun modo ricollegabili con le precedenti o da queste condizionate, sicché possa escludersi l'utilità dell'originario intervento del mediatore.

Cass. Civile - sez. III, Sent. del 08.07.2010 n. 16157
 
A

Abakab

Ospite
" ..non sussiste, invece, il diritto al compenso quando, dopo una prima fase di trattative avviate con l'intervento del mediatore senza risultato positivo, le parti siano successivamente pervenute alla conclusione dell'affare per effetto d'iniziative nuove, in nessun modo ricollegabili con le precedenti o da queste condizionate, sicché possa escludersi l'utilità dell'originario intervento del mediatore."

La venuta a a conoscenza e la visita dell'immobile da parte degli acquirenti, oggetto della compravendita, non è un fattore riconducibile e condizionante grazie al primo mediatore? Secondo me si!
 

Limpida

Membro Senior
Agente Immobiliare
Mi sembra giusto.:)

Aggiunto dopo 5 minuti :

La sola venuta conoscenza o la visita dell'immobile, può terminare senza conclusioni di affari con il primo mediatore.Perché dovrebbe prendere la provvigione?
 
A

Abakab

Ospite
Limpida;115204 ha scritto:
La venuta conoscenza o la visita dell'immobile, non necessariamente portano alla conclusione dell'affare.

Ok d' accordo, ma se successivamente gli stessi clienti chiudono l'affare con un altro collega per lo stesso immobile che tu hai mostrato loro ..come la mettiamo ..come ti comporteresti ? Non ritieni che ci sia un fattore, comunque, riconducibile al tuo lavoro precedente?
 

caviapp

Membro Attivo
Agente Immobiliare
La sola venuta conoscenza o la visita dell'immobile, può terminare senza conclusioni di affari con il primo mediatore.Perché dovrebbe prendere la provvigione?

Infatti il 1754 c.c indica come Mediatore colui che mette in relazione due o più parti per la conclusione di un'affare. Ma l'immobile posto in visione non è una delle parti.
Il semplice far visionare l'immobile è più riconducibile alla "tentata vendita"; altro è intraprendere la trattaviva definita "Mediazione" che dà diritto, in caso di successo, alla provvigione.
Ed infatti la sentenza parla di trattative avviate dal primo mediatore ma non concluse positivamente e successivamente pervenute a conclusione per nuove iniziative non opera del primo mediatore.
 

Limpida

Membro Senior
Agente Immobiliare
Abakab;115206 ha scritto:
Ok d' accordo, ma se successivamente gli stessi clienti chiudono l'affare con un altro collega per lo stesso immobile che tu hai mostrato loro ..come la mettiamo ..come ti comporteresti ? Non ritieni che ci sia un fattore, comunque, riconducibile al tuo lavoro precedente?

No, non ritengo che l'affare si sia concluso per opera mia solo perché ho fatto visitare l'immobile. Io stessa ho subito ingiustamente questo pregiudizio. Un mio cliente proprietario mi aveva incaricato di affittare il suo immobile. Poi un'agenzia del luogo gli ha portato un cliente ma non hanno concluso niente. A questo punto il proprietario voleva che portassi a termine io la trattativa con il cliente dell'altra agenzia, avrei potuto farlo ma li ho rimandati tutti e due al mittente. Un'altra volta mi ha telefonato una signora per l'affitto di un immobile che avevamo in due o tre agenzie. Lei lo aveva già visto con un'altra agenzia ed aveva espresso il suo interessamento, ma non so perché, non era più stata contattata e lei non si ricordava chi fossero e si é rivolta a me. Io ho telefonato al proprietario il quale mi ha risposto che non sapeva chi fosse questa agenzia e mi ha invitata a concludere. Io non ho fatto niente e ho detto alla signora di rivolgersi all'agenzia che glielo aveva fatto visitare!
Visto che in questo lavoro abbiamo poche garanzie, non mi mantengono i colleghi e non lavoro per la gloria, il proverbio dice che: "chi dorme non piglia pesci" , ora non mi sono ancora iscritta al gruppo degli agenti immobiliari fessi ma onesti, perché non voglio pìù fare la fessa, vado avanti e la legge si pronuncierà nel merito.
 
A

Abakab

Ospite
Non discuto sui meriti o meno e riconosco senza problemi la diligenza, bravura, professionalità di altri colleghi , ne tanto meno mi aggrappo ad un legale per ottenere ciò che non ritengo sia giusto ..quello che metto in discussione è la sentenza:
Abakab;115075 ha scritto:
in nessun modo ricollegabili con le precedenti

Abakab;115075 ha scritto:
sicché possa escludersi l'utilità dell'originario intervento del mediatore."
Nel caso di cui sopra ritengo che il primo mediatore non possa non aver influito su una scelta che poi è stata conclusa con altra agenzia ..tutto qui!
 

Limpida

Membro Senior
Agente Immobiliare
Ma come ha influito il primo mediatore?
- Solo perché ha aperto una porta?
Ma la porta l'ha aperta anche il secondo mediatore e poi ha concluso l'affare.
 

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