DiegoE

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Confermate che in caso di vendita di un immobile che genera plusvalenza successivamente non pagata ( il venditore decide di portarla in dichiarazione l'anno dopo), l'agenzia delle entrate potrebbe rivalersi sull'immobile e chiederla all'acquirente per effetto del privilegio fiscale ?
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Anche io direi di no: quella sulle plusvalenze immobiliari è un’imposta su un reddito personale, non sull’immobile.
Nel dubbio, sapendo che una certa vendita è soggetta ad imposta sulle plusvalenze, si potrebbe pensare di inserire nel contratto preliminare (già in proposta, quindi), che il venditore si impegna a versare l’imposta a rogito.
Se non gli sta bene, non accetterà la proposta.
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Confermate che in caso di vendita di un immobile che genera plusvalenza successivamente non pagata ( il venditore decide di portarla in dichiarazione l'anno dopo), l'agenzia delle entrate potrebbe rivalersi sull'immobile e chiederla all'acquirente per effetto del privilegio fiscale ?
Eh no, se è venditore si rivarrebbero su immobile regolarmente acquistato da un altro, in nessun caso, nelle normative italiane, esiste una situazione del genere. Un rogito non si revoca perchè una parte non paga le imposte, ma solo per ragioni serissime e ben descritte dalla Legge
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Un rogito non si revoca perchè una parte non paga le imposte,
Non c'è nessun rogito da revocare: nel caso delle imposte sulle plusvalenze è il venditore che può scegliere se pagarle a rogito al notaio (nella sua veste di sostituto d’imposta), o inserirle tra i redditi diversi nella dichiarazione dei redditi relativa a quell’anno di imposta.
 

Rosa1968

Membro Storico
Agente Immobiliare
Diciamo che i notai trattengono la somma
Confermate che in caso di vendita di un immobile che genera plusvalenza successivamente non pagata ( il venditore decide di portarla in dichiarazione l'anno dopo), l'agenzia delle entrate potrebbe rivalersi sull'immobile e chiederla all'acquirente per effetto del privilegio fiscale ?
nessun privilegio ma per principio di solidarietà, proprio per questo i notai, nel caso il venditore non aderisca in sede di atto di pagare direttamente l'imposta sostitutiva, trattiene le somme che verserà nel caso allo scadere del termine di un anno, non riinvesta e quindi sottoposto a plusvalenza.
 

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