mirella bavecchi

Nuovo Iscritto
Mia madre nel lontano 2005 ha fatto un preliminare per l'acquisto di una porzione di immobile ancora da frazionare in catasto e che doveva ottenere dal comune i permessi per le terrazze a tasca e dal condominio il permesso per fare l'ascensore... fa un preliminare con il proprietario versando piu' della meta' del prezzo pattuito con promessa che l'immobile sarebbe stato consegnato due anni dopo finito e con tutti i permessi e l'abitabilita' in regola. Cosa regolarmente disattesa. Due anni dopo la mia mamma (non fate commenti su questo... grazie!) firma altro preliminare perche' decide di comprare anche un'altra porzione dell'immobile (una stanza in piu') facendo sempre tutto di testa sua... versa altri tot ... mila€ parte con assegno, parte con bonifico e parte 10.000€ in contanti (!). Su quest'ultimo preliminare
(il primo era stato firmato davanti ad un notaio con il proprietario ma non e' stato repertoriato e quindi non e' stato trascritto...) lo firma con il figlio del proprietario - che è anche quello che doveva seguire tutti i lavori ecc.
il quale riceve almeno parte delle somme (l'assegno e i contanti). Siamo finalmente in causa da due anni (sono riuscita almeno a far fare una citazione ex art 2932 c.c.) e ora la controparte ci eccepisce che il secondo preliminare non e' valido e non ce lo rifirmano come sarebbe corretto fare.
La domanda (tra le tante annose e dolorose...) è:
che procedimento puo' esser fatto contro il figlio del proprietario che prende impegni in nome e per conto del padre senza avere nessuna procura?
Grazie per i consigli... :triste:
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità
Alto