brina82

Membro Storico
Professionista
Mio cugino ha il seguente problema.

Qualche anno fa ha preso un prestito (mutuo) di 100k intestato a lui, alla sua ex e al padre della sua ex, per fare dei lavori in un edificio composto da diverse unità immobiliari, terreno compreso; tutte le proprietà risultano intestate al papà e alla mamma (datrice di ipoteca) della sua ex. L'ipoteca è stata iscritta su tutte queste unità immobiliari.

I due giovani hanno avuto una bimba, poi ahimé la loro relazione è terminata.

Mio cugino ha intenzione di pagare, ovviamente, il mantenimento della bimba, ma non ha assolutamente intenzione di pagare la rata del mutuo, non abitando più lui in una di queste case, e non essendo alcun immobile intestato a lui.

Secondo voi, qualora lui non pagasse più il mutuo, a quali conseguenze andrebbe incontro? Dal mio punto di vista a nessuna, posto che il debito residuo è di circa 80k e che da un'eventuale vendita degli immobili all'asta il creditore rientrerebbe totalmente del credito (diversamente, verrebbe pignorato lo stipendio ammiocugggino, ma solo a valle dell'asta???).

Lui è consapevole che per un po' di anni non potrà richiedere altri prestiti, poiché segnalato come cattivo pagatore.

Un'eventuale causa nei suoi confronti da parte degli altri cointestatari del mutuo secondo me non produrrebbe conseguenze negative a suo carico, dal momento che i proventi del mutuo sono serviti a rifinire quegli appartamenti, intestati non di certo a lui (neppure a dire che fossero intestati alla sua ex, o alla figlia)... Quindi come si fa a pretendere dei soldi da questo ragazzo?

Qualcuno ha qualche suggerimento/spunto di riflessione?

Taggo @miciogatto @francesca63 @Avv Luigi Polidoro.

Grazie.
 

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
Dal mio punto di vista a nessuna, posto che il debito residuo è di circa 80k e che da un'eventuale vendita degli immobili all'asta il creditore rientrerebbe totalmente del credito (diversamente, verrebbe pignorato lo stipendio ammiocugggino, ma solo a valle dell'asta???).
Se l'immobile va in asta e il ricavato copre il debito residuo, interessi, more e spese legali (esecuzione compresa ovviamente), alla fine tutti i cointestatari del mutuo non risultano più debitori. In questa rosea e infrequente ipotesi al piano di distribuzione prenderebbero anche l'eventuale residuo. Ovviamente restano segnalati come cattivi pagatori fino a quando previsto. Ma fin qui non penso di aver detto nulla di nuovo per te.

Riguardo all'eventuale pignoramento stipendio o altro. La legge concede al creditore ampia libertà di scelta sui mezzi da poter utilizzare per tornare in possesso del credito. Quindi la banca potrebbe benissimo provare prima a pignorare lo stipendio. Oppure potrebbe decidere anche di effettuare più pignoramenti in contemporanea (immobiliare, presso terzi, mobiliare), non c'è un limite.

L'unico limite è che deve fermarsi una volta soddisfatta, ovvero incassato la totalità del credito+interessi+more+spese. Ovviamente.

Capisco quindi che il timore del cugino, da come scrivi, non è tanto l'esecuzione immobiliare quanto il pignoramento del quinto dello stipendio, visto che quelli per lui son soldi veri.

La banca ovviamente fa le sue indagini prima di decidere quali azioni avviare.

E' vero che con il quinto dello stipendio ci mettono anni a recuperare, quindi potrebbero essere poco propensi a farlo in presenza di un immobile capiente, è anche vero che non puoi saperlo prima quale strada prenderanno.

Un'eventuale causa nei suoi confronti da parte degli altri cointestatari del mutuo
Non capisco quale sarebbe il motivo per promuovere una causa da parte degli altri cointestatari. Per recuperare quel che non ha pagato il cugino? Qui non so dirti sentiamo il buon Luigi appena passa di qui se ha qualche spunto.
 

brina82

Membro Storico
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Se l'immobile va in asta e il ricavato copre il debito residuo, interessi, more e spese legali (esecuzione compresa ovviamente), alla fine tutti i cointestatari del mutuo non risultano più debitori. In questa rosea e infrequente ipotesi al piano di distribuzione prenderebbero anche l'eventuale residuo. Ovviamente restano segnalati come cattivi pagatori fino a quando previsto. Ma fin qui non penso di aver detto nulla di nuovo per te.

Riguardo all'eventuale pignoramento stipendio o altro. La legge concede al creditore ampia libertà di scelta sui mezzi da poter utilizzare per tornare in possesso del credito. Quindi la banca potrebbe benissimo provare prima a pignorare lo stipendio. Oppure potrebbe decidere anche di effettuare più pignoramenti in contemporanea (immobiliare, presso terzi, mobiliare), non c'è un limite.

L'unico limite è che deve fermarsi una volta soddisfatta, ovvero incassato la totalità del credito+interessi+more+spese. Ovviamente.

Capisco quindi che il timore del cugino, da come scrivi, non è tanto l'esecuzione immobiliare quanto il pignoramento del quinto dello stipendio, visto che quelli per lui son soldi veri.

La banca ovviamente fa le sue indagini prima di decidere quali azioni avviare.

E' vero che con il quinto dello stipendio ci mettono anni a recuperare, quindi potrebbero essere poco propensi a farlo in presenza di un immobile capiente, è anche vero che non puoi saperlo prima quale strada prenderanno.


Non capisco quale sarebbe il motivo per promuovere una causa da parte degli altri cointestatari. Per recuperare quel che non ha pagato il cugino? Qui non so dirti sentiamo il buon Luigi appena passa di qui se ha qualche spunto.
Grazie mille micio... In effetti ultimamente sento parecchie affermazioni da direttori di banca e non del tipo "a noi non interessano gli immobili ma lo stipendio dei mutuatari/fideiussori ecc.", il che lascia ipotizzare esattamente ciò che tu indichi.

Certo che qualora gli pignorassero 300e al mese, ci metterebbero una vita a rientrare del credito, mentre ci sono diverse u.i. che potrebbero fruttare assai di più di 100k in asta (insolito ma stavolta è così, poiché la banca ha pensato bene di ipotecare tutti i beni)...
Capisco quindi che il timore del cugino, da come scrivi, non è tanto l'esecuzione immobiliare quanto il pignoramento del quinto dello stipendio, visto che quelli per lui son soldi veri.
Sì... In effetti qualcuno ha suggerito di continuare a pagare il mutuo e di fare causa al proprietario...
Non capisco quale sarebbe il motivo per promuovere una causa da parte degli altri cointestatari. Per recuperare quel che non ha pagato il cugino? Qui non so dirti sentiamo il buon Luigi appena passa di qui se ha qualche spunto.
Io credo che prima o poi ci sarà una causa: se mio cugino smetterà di pagare il mutuo, loro chiederanno che ne paghi almeno una quota, in quanto abitazione della propria figlia, mentre mio cugino dirà che quella è un'abitazione intestata a terze persone, che potrebbero benissimo alienare l'immobile, e che quindi non è affar suo pagare.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
ma sei sicuro che i due ex (compagna e suocero) non continueranno comunque a pagare le rate ?
mi sembra che da perdere non abbiano poco.
E sì, assolutamente, per questo io vorrei suggerire ammiocuggino di non pagare... O almeno io, al posto suo, non pagherei.

Ma prima di dirglielo volevo pensarci bene e condividere con qualcuno la strategia (gli ho detto che la prossima settimana ci incontreremo).
 

brina82

Membro Storico
Professionista
E sì, assolutamente, per questo io vorrei suggerire ammiocuggino di non pagare... O almeno io, al posto suo, non pagherei.
Anche perchè è l'unico dei 3 che percepisce stipendio: la ex non lavora, mentre il padre di lei ha una P.IVA e facile che potrebbe avere un calo di fatturato... La rata è di circa 700e al mese (mutuo 15 anni dovrebbe essere).
 

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