Roberto0601

Membro Junior
Privato Cittadino
Buongiorno.
Volevo porvi un quesito.
E' possibile secondo voi porre in essere un atto di rinuncia davanti ad un notaio (c.d. rinuncia abdicativa) di una quota in comproprietà di immobile (appartamento in pessime condizioni e del valore di circa 35.000/ 40.000 €) pari ad 1/2, dove sull'altra quota è presente un ipoteca legale di Agenzia delle Entrate Riscossione nei riguardi dell'altro comproprietario (fratello).
Ed in caso positivo, quali sono i costi da sostenere per la redazione di tale atto davanti ad un notaio. Può Agenzia delle Entrate Riscossione successivamente esercitare entro 5 anni un'azione revocatoria nei riguardi dell'atto di cui sopra?
All'atto, infine, per essere valido, deve essere presente anche l'altro compropretario debitore (cioè accettare formalmente l'ampliamento della propria quota da 1/2, fino all'intera quota del 100%)?
Grazie mille delle risposte.....!
Buona giornata.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Per esperienza personale, la rinuncia alla proprietà in caso di comproprietà è fattibile, ma NESSUN NOTAIO IN ITALIA SI PRENDE LA RESPONSABILITA' DI FARTI FARE UN ATTO DEL GENERE.

Io avevo la comproprietà (quota di un settimo) in un garage condominiale, volevo rinunciare alla mia quota con automatica espansione della quota dei restanti sei, e non ho trovato un solo notaio che non volesse anche la presenza di una controparte, in sede di stipula dell'atto notarile.

La rinuncia abdicativa in linea teorica non chiede la presenza del comproprietario il quale, sempre in linea teorica, vede espandersi la propria quota di proprietà fino a raggiungere - come nel tuo caso - l'intero, ma ripeto, nessun notaio ti farà fare l'atto: è ancora una cosa poco praticata in Italia.

Nel mio caso ho risolto facendo una svendita ad un ventesimo del valore catastale calcolato come previsto per legge. Nel tuo caso, puoi fare la stessa cosa, trovare qualcuno che ti compra mezza casa a 1000 Euro, magari ci riesci. A me non è bastato vendere a 1000 Euro la mia quota di comproprietà: l'acquirente ha voluto anche il 10 per cento di sconto, ed inoltre ho pagato io l'atto notarile, anziché l'acquirente. Tra 3 anni sono in pari, e inizio a risparmiare, finalmente. Parlo dell'IMU che pagavo su questa quota di comproprietà, 300 Euro l'anno buttati nel cesso perché proprietà immobiliare di fatto inutilizzabile ma che si portava dietro spese di riparazione annuali onerose, e soprattutto causate da altri visto che si trattava di una porzione immobiliare dove ho la seconda casa sfitta.
 
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U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Se vuoi che la tua controparte non sia presente, vuol dire che sei già ai ferri corti, tanto vale trovare qualcuno che ti compra mezza casa a 1000 Euro pagando però le imposte di trasferimento basandoti sul valore catastale di mezza casa: è l'unico modo per evitare accertamenti da parte dell'agenzia delle entrate.

Chi compra mezza casa ha accesso alla stessa e ha praticamente gli stessi diritti dell'altro mezzo proprietario, di fatto metti un estraneo a casa di tuo fratello, ma se sei ai ferri corti, la cosa ti riguarda poco. Non ci abiti. E tra l'altro sei disposto a fare una rinuncia abdicativa pagando l'atto notarile che chiaramente è a tuo carico, a maggior ragione tanto vale che regali a 1000 euro pagando l'atto notarile di compravendita di mezza casa.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Buongiorno.
Volevo porvi un quesito.
E' possibile secondo voi porre in essere un atto di rinuncia davanti ad un notaio (c.d. rinuncia abdicativa) di una quota in comproprietà di immobile (appartamento in pessime condizioni e del valore di circa 35.000/ 40.000 €) pari ad 1/2, dove sull'altra quota è presente un ipoteca legale di Agenzia delle Entrate Riscossione nei riguardi dell'altro comproprietario (fratello).
Ed in caso positivo, quali sono i costi da sostenere per la redazione di tale atto davanti ad un notaio. Può Agenzia delle Entrate Riscossione successivamente esercitare entro 5 anni un'azione revocatoria nei riguardi dell'atto di cui sopra?
All'atto, infine, per essere valido, deve essere presente anche l'altro compropretario debitore (cioè accettare formalmente l'ampliamento della propria quota da 1/2, fino all'intera quota del 100%)?
Grazie mille delle risposte.....!
Buona giornata.
E se un fratello la donasse all'altro fratello?
 

Roberto0601

Membro Junior
Privato Cittadino
Sicuramente si potrebbe anche adottare una soluzione della donazione della quota. Le soluzioni a me pare siano tre. Rinunciare alla quota del 50% , donare la quota del 50% al comproprietario, oppure vendere ad una terza persona la quota ad un prezzo molto basso per esempio 5000 euro ma pagando le imposte previste per 20000. Quale secondo voi è la soluzione migliore?
Grazie...
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
La soluzione migliore è donare il 50% al comproprietario. Naturalmente dovrai indorare la pillola pagandogli il notaio. Vendere a terzi è brutta cosa perché è un dispetto, gli metti in casa uno sconosciuto. La rinuncia non te la fara' fare alcun notaio, almeno io 2 anni fa (anno 2018) ci ho provato e non ho trovato nessun notaio disposto, ne ho provati tre e tutti e tre volevano che esistesse un "avente causa" fisicamente presente al rogito.
Se, in caso di donazione, il comproprietario non accetta, ti troverai costretto a (s)vendere a terzi il tuo 50%, mettendogli in casa uno sconosciuto. Pratica da seguire se siete già ai ferri corti, altrimenti... ci sarete presto dopo una mossa del genere!
 

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