Stefania1993

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Buonasera, recentemente ho visionato un appartamento con l'intenzione di acquistarlo se non fosse per un dubbio che mi è sorto. L'immobile è dotato di un impianto di riscaldamento centralizzato che provvede ESCLUSIVAMENTE (a detta dell'agente immobiliare) alla produzione di acqua calda per i termosifoni, mentre l'acqua calda sanitaria è fornita da boiler elettrico. Con la premessa che il boiler consuma notevolmente, ho pensato di staccarmi dal centralizzato ed installare una caldaia che svolga la duplice funzione di riscaldamento e produzione di acs. Ciò è fattibile? E se si, a quanto ammontano i costi d'installazione? Inoltre, vado effettivamente a risparmiare sui consumi? Grazie e saluti a tutti
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
E' fattibile, tuttavia dovrai:

1) ottenere il consenso dei condomini e
2) dovrai sostenere comunque parte dei costi inerenti al riscaldamento condominiale.

Dovrai inoltre verificare che sia presente un'idonea canna fumaria, diversamente dovrai installarla, sempre col consenso dei condomini).

Considerando che tra l'acquisto e installazione della caldaia ti serviranno dai € 3.000,00 ai € 4.000,00 circa considerando anche le opere murarie e prevedendo una caldaia di media efficienza (ma senza considerare la canna fumaria), e tenuto conto di quanto sopra, non credo sia economicamente vantaggioso (anche se i costi di cui sopra possono rientrati nella misura massima del 65 % in 10 anni).

Perchè non prendi invece in considerazione l'dea di mantenere il riscaldamento centralizzato e di sostituire il boiler elettrico, con un boiler a gas?
 

Lin0

Membro Attivo
Professionista
Staccarti dal centralizzato è una missione impossibile perché non te lo faranno mai fare e perché dovresti fare lavori costosi di adeguamento del tuo impianto, cerca un altro immobile con il riscaldamento autonomo
 

Manzoni Maurizio

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Da qualche anno i condomini non possono più avere l'impianto autonomo, hanno un impianto centralizzato di ultima generazione e i consumi/costi sono più convenienti.
Anche i boiler elettrici di ultima generazione sono buoni.
 

Lin0

Membro Attivo
Professionista
Se ha il centralizzato è di sicuro un condominio che ha 30 anni o più , sai che spasso pagare per un impianto così vecchio
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Ciò è fattibile? E se si, a quanto ammontano i costi d'installazione? Inoltre, vado effettivamente a risparmiare sui consumi?
E' fattibile solo in teoria.
Prima di acquistare non saprai mai se il condominio te lo permette, o se il tecnico attesta la fattibilità.
I costi sono decisamente alti , e i risparmi dubbi.
Non c'è problema invece a mettere una caldaietta per l'acqua calda, al posto del boiler.
 

Lin0

Membro Attivo
Professionista
Se devi comprare cercati un appartamento con il riscaldamento autonomo, le spese del centralizzato sono altissime e no nti staccherai mai, e anche se ci riuscissi dovresti comunque pagare la manutenzione e le dispersioni più la spesa per adeguare il tuo impianto.
 

davideboschi

Membro Assiduo
Privato Cittadino
le spese del centralizzato sono altissime

Fatto qualche conto, non è detto che le spese del centralizzato siano poi così sproporzionalmente elevate.

Qui in Lombardia, ad esempio:
- chi ha il centralizzato deve montare le valvole di regolazione e i contacalorie, in modo che paghi un fisso più una parte proporzionale ai consumi. Questo fa sì che i consumi dovuti agli sprechi rimangano bassi, perché gli sprechi incidono sul portafoglio individuale e non si ripartiscono su tutti.
- chi ha l'autonomo deve installare una caldaia a condensazione (che richiede una canna fumaria speciale e l'impianto di smaltimento della condensa), deve fare la manutenzione annuale obbligatoria (80 o 160 euro ad anni alterni, perché ogni 2 anni bisogna aggiungere l'analisi dei fumi), poi mediamente ogni 10 - 15 anni la caldaia va cambiata (mettiamoci quindi 200 euro all'anno), e poi ci sono le riparazioni perché queste caldaie sono complicate e ogni tanto qualche componente si rompe e va sostituito.
Aggiungiamo poi lo sbattimento per seguire tutte queste cose, mentre del centralizzato si occupa l'amministratore e tanti saluti.

Però si tratta di condizioni dettate dai regolamenti regionali, prendo atto che @Lin0 scrive da Roma e @Stefania1993 da Bari, per cui ognuno dovrebbe farsi i suoi calcoli.
Va comunque detto che al Sud il riscaldamento è molto meno usato, per cui la struttura dei costi (fisso e consumi) può essere diversa sia per l'autonomo che per il centralizzato.

In Sicilia, ad esempio, vicino alla costa tante case individuali il riscaldamento nemmeno ce l'hanno.
 

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Buonasera, recentemente ho visionato un appartamento con l'intenzione di acquistarlo se non fosse per un dubbio che mi è sorto. L'immobile è dotato di un impianto di riscaldamento centralizzato che provvede ESCLUSIVAMENTE (a detta dell'agente immobiliare) alla produzione di acqua calda per i termosifoni, mentre l'acqua calda sanitaria è fornita da boiler elettrico. Con la premessa che il boiler consuma notevolmente, ho pensato di staccarmi dal centralizzato ed installare una caldaia che svolga la duplice funzione di riscaldamento e produzione di acs. Ciò è fattibile? E se si, a quanto ammontano i costi d'installazione? Inoltre, vado effettivamente a risparmiare sui consumi? Grazie e saluti a tutti
Prova a sentire un idraulico di tua fiducia per un nuovo boiler elettrico. Mi è capitato da poco di parlarne con un mio amico idraulico e mi diceva che i nuovo boiler elettrici, oltre che essere esteticamente gradevoli, se sono in classe A consumano gran poco e ti garantiscono acqua calda per parecchie ore consecutive. Se non ricordo male mi parlava di un 3/400 euro di spesa
 

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