Bagudi

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Mattoni e derivati, la bomba Enasarco




Qualcosa non torna nella gestione finanziaria della Fondazione Enasarco, l’ente di previdenza che paga le pensioni agli agenti di commercio italiani. Troppi soldi sono infatti immobilizzati nei fondi immobiliari, oggi troppo soggetti a svalutazioni e comunque asset cosiddetti illiquidi, ovvero difficilmente vendibili stante le condizioni di scarso appeal verso l’immobiliare e soprattutto la mancanza di denaro liquido che tormenta il comparto. Tra le pieghe degli investimenti riassunti in una presentazione «strettamente confidenziale» fatta al Consiglio di amministrazione dal Servizio finanza della Fondazione e che Il Tempo ha potuto consultare risulta che anche l’organo interno ha rilevato incongruità nelle scelte di allocazione del patrimonio.



Alcune poste segnalate prestano infatti una perdita, solo potenziale e cioè da contabilizzare solo in caso di disinvestimento anticipato, di circa 456 milioni di euro. Incriminata è la spesa per acquistare quote di un fondo chiamato Europa Plus Res Capital Protection gestito da Gwm di Sigieri Diaz Pallavicini. Il valore di carico delle quote è iscritto per 1,083 miliardi ma il valore contabilizzato al 27 giugno 2013 era pari a 626 milioni.



Una perdita che Enasarco non avrebbe messo a bilancio perché «protetta» da un Btp zero coupon con scadenza nel 2042. Per riprendere la somma investita inizialmente l’ente previdenziale dovrebbe dunque aspettare 30 anni. Non solo. A pesare sui conti dell’ente previdenziale ci sono anche altre poste. Come i 329 milioni messi sulla Futura Fund Sicav- Newton scesi a 273 con una perdita secca di 55 milioni di euro. Non mancano nomi altisonanti della finanza. L’investimento nei prodotti strutturati della Jp Morgan contabilizzati in fase di acquisto per 67 milioni a giugno, secondo il quadro fornito nel rapporto, sono diventati poco più di 50 milioni con un rosso di 16 milioni di euro. Anche in questo caso per svincolarsi senza perdite, a prescindere a possibili proventi nel corso della vita del prodotto, bisognerà attendere il 2021.



Fin qui il capitolo degli investimenti alternativi sui quali sono stati messi 1,9 miliardi di euro, oggi ridotti a 1,453 miliardi. Significa che dal patrimonio messo a garanzia delle prestazioni previdenziali mancano a oggi 517 milioni di euro. A questi vanno aggiunti i 20 milioni di minusvalenze generate da investimenti nel private equity (quote di fondi azionari privati). Tre sono i milioni di rosso registrati dalle quote in portafoglio del fondo Ambienta I (specializzato nell’investimento in aziende verdi), 8,5 mancano all’appello dal Sator private equity fund creatura finanziaria del golden boy della finanza Matteo Arpe e di 11 milioni è il risultato negativo della posta di Alpha Cee scesa di valore da 60 a 48,8 milioni. Stesso destino per le partecipazioni societarie.



I 44 milioni investiti tra Futura Invest, Sator immobiliare Sgr, Ivs Group e Neeip III hanno consolidato perdite per 10,5 milioni di euro. In totale, segnala il documento, il patrimonio mobiliare dell’Enasarco è passato da 4,268 miliardi a 3,715 miliardi con un rosso di 571 milioni. Una perdita sempre potenziale e parzialmente controbilanciata dalla rivalutazione del patrimonio immobiliare caricato in bilancio a 2,016 miliardi e nel frattempo passato a 2,779 miliardi con una rivalutazione di 763 milioni.



È stato questo elemento a mettere in sicurezza i conti, anche se l’iliquidità attuale del mercato immobiliare è da considerarsi un fattore di criticità nella creazione di flussi finanziari necessari ad assicurare il pagamento delle prestazioni pensionistiche. Non solo. Su questo punto va messo in evidenza anche la segnalazione che gli stessi uffici finanziari fanno sulla presenza di uno sforamento delle regole di gestione del patrimonio previste dallo statuto. Una di queste dice che Enasarco non può mettere in un solo strumento finanziario, in un fondo ad esempio, un ammontare superiore al 15% del valore dello stesso fondo. Un limite che è invece superato più volte soprattutto sui fondi immobiliari. Tra questi il Caravaggio, il Donatello, il fondi Hisf e Hicof, e altri. Insomma esposizione elevata su strumenti ad alto tasso di illiquidità.



Enasarco per questo è finita anche nel mirino del Movimento 5 stelle che accusa gli «enti previdenziali di puntare a coprire i buchi ì finanziari conferendo il real estate a fondi e Sgr delle banche ches spesso sono scatole vuote e accondiscendono all’obiettivo di mettere a bilancio valutazioni iper-fittizie».


Filippo Caleri


4/12/2013


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Tobia

Membro Senior
Agente Immobiliare
ti ricordi la storiella di Mamma "banca di credito" e Papà "banca d'affari"?

quella storiella che inizia nel 1996 (se non ricordo male..) in cui hanno festeggiato il matrimonio della coppia con il conseguente permesso al Papà giocatore d'azzardo di mettere le mani sul portamonete della Mamma giudiziosa risparmiatrice per le faccende di casa..

il risultato è anche questo.
 

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