Graf

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Privato Cittadino
Sogno un Italia dove tutti paghino, al massimo, il 25% di tasse ed imposte complessive.

Sul nostro capo pende, come spada di Damocle, un debito statale complessivo che ammonta alla stratosferica cifra di 2.300 miliardi di euro…ed aumenta, aumenta, aumenta… ma è bello progettare con la fantasia ed è affascinate credere fermamente che il sogno diventi un radioso giorno una magnifica realtà.

Indicativo del tempo presente ( ma con il condizionale…purtroppo).

Io pago il 25% di tasse (se lo Stato lo piantasse…)

Tu paghi il 25% di tasse (se lo Stato non torchiasse…)

Egli paga il 25% di tasse (se lo Stato non torturasse…)

Noi paghiamo il 25% di tasse (se lo Stato non prelevasse…)

Voi pagate il 25% di tasse (se lo Stato finalmente abbassasse…)

Loro pagano il 25% di tasse (se lo Stato l’osso mollasse…).


Cos’è un’imposta se non una batosta scomposta, una caldarrosta che scotta (altrimenti detta che castagna!)?

Se gli italiani pagassero la metà delle tasse di adesso, la capacità di spesa delle famiglie, dei singoli e delle imprese si accrescerebbe in maniera gigantesca, un' enorme liquidità ritornerebbe in circolo, nuove ed abbondanti risorse finanziare si inietterebbero come sangue fresco e vitale nelle vene stremate del nostro debilitato sistema economico… L’economia italiana ripartirebbe alla grande e un nuovo boom economico lampeggerebbe all’orizzonte….

Chissà….

Chissà…

Sognare non costa niente e i sogni non sono ancora tassati…
 
Ultima modifica:

jos611

Membro Attivo
Professionista
Ciò che qui sembra un sogno, in realtà non molto lontano è quasi realtà. Io ho esperienza con la Polonia, per esempio. Mia moglie è polacca e io, essendo del ramo, ho fatto investimenti edlizi\immobilari; dunque parlo di questo, che è poi ciò che in questo ambito interessa.
Dunque, la tassazione sulle locazioni, per dirne una, ha il doppio binario come da noi: se opti per l'equivalente della nostra cedolare secca, paghi l'8,5% di tasse.
Il contratto lo fai se vuoi e non si registra (solo di recente hanno inventato un modo per farlo, ma è facoltativo e fino a poco tempo non esisteva proprio la possibilità).
Dunque niente tasse di registro, marche da bollo e balzelli vari.

Il catasto non esiste. dunque impossibile che sorgano contrasti tra quanto licenziato in Comune a quanto risulta in Catasto.

La normativa edilizia è snella e uniforme: non arriva a un decimo delle nostre enciclopediche norme nazionali, regionali, comunali ed è molto, molto più pemissiva: se tocchi l'esterno hai bisogna della pratica edilizia, all'interno fai quel che vuoi con semplice comunicazione. Vuoi una camera da letto di 8 mq e un bagno di 20? sono cavoli tuoi!
Praticamente, il 70-80% delle nostre difformità (i cosiddetti abusi) che tanto ci fanno dannare qui da noi, li sarebbero semplicemente a norma. nulla di più, nulla di meno.
E quando appalti un lavoro, la responsabilità è dell'impresa e\o del tecnico, non ci sono cervellotiche norme che chiamano in causa il committente.

In buona sostanza, basterebbe trasportare qui da noi quella normativa e, come d'incanto, si abbatterebbe l'evasione (se evadi su un'aliquota dell'8,5% sei un mentecatto!) e da popolo di abusivi (in edlizia; ma non solo) diventeremmo d'un colpo un popolo ligio alle norme.

...sarà mica nelle norme il difetto, ossia l'abus(ivism)o?
 

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