billone

Membro Junior
Privato Cittadino
Riassumo:
sottoscrivo una proposta di acquisto, che specifica che l'appartamento include due camere, oltre soggiorno e servizi, e condiziono la proposta all'effettuazione delle pratiche che rendano conforme lo stato di fatto a quanto in catasto e comune.
La pratica si è conclusa, e vedo che, nella nuova planimetria che mi è stata inviata, una delle due camere è indicata come "studio".
E questo tanto nella nuova planimetria, quanto in quella che ritrae lo stato di partenza (parliamo degli anni '30) indicata nella pratica dal professionista.
Preciso che lo "studio" ha una superficie di oltre 15mq, balcone e finestra, per cui l'unica cosa a cui posso pensare per cui viene indicata come studio è che l'attuale proprietà ha eliminato una porta (lasciando comunque lo spazio corrispondente per accedere al locale dal soggiorno) e creato una piccola nicchia che mette in parziale comunicazione (non visiva) soggiorno e "studio". Queste ultime due cose sono presenti nella planimetria aggiornata. Ma perchè era definito "studio" anche quando c'era la porta e non c'era la nicchia?
Io potrei, volendo, mettere la porta, chiudere la nicchia con un po' di cartongesso e usare quel locale come camera da letto, cosa che pensavo di fare quando ho sottoscritto la proposta, ma ora che quella stanza è classificata come "studio" la cosa è fattibile? Se sì, come -sono necessarie ulteriori pratiche? Infine, esistono controindicazioni nell'accettare lo "studio", nel senso che magari non concedono la residenza a 3 persone perchè c'è una sola camera da letto?
Vi ringrazio anticipatamente, e ovviamente resto a disposizione se non fossi stato chiaro.
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Riassumo:
sottoscrivo una proposta di acquisto, che specifica che l'appartamento include due camere, oltre soggiorno e servizi, e condiziono la proposta all'effettuazione delle pratiche che rendano conforme lo stato di fatto a quanto in catasto e comune.
La pratica si è conclusa, e vedo che, nella nuova planimetria che mi è stata inviata, una delle due camere è indicata come "studio".
E questo tanto nella nuova planimetria, quanto in quella che ritrae lo stato di partenza (parliamo degli anni '30) indicata nella pratica dal professionista.
Preciso che lo "studio" ha una superficie di oltre 15mq, balcone e finestra, per cui l'unica cosa a cui posso pensare per cui viene indicata come studio è che l'attuale proprietà ha eliminato una porta (lasciando comunque lo spazio corrispondente per accedere al locale dal soggiorno) e creato una piccola nicchia che mette in parziale comunicazione (non visiva) soggiorno e "studio". Queste ultime due cose sono presenti nella planimetria aggiornata. Ma perchè era definito "studio" anche quando c'era la porta e non c'era la nicchia?
Io potrei, volendo, mettere la porta, chiudere la nicchia con un po' di cartongesso e usare quel locale come camera da letto, cosa che pensavo di fare quando ho sottoscritto la proposta, ma ora che quella stanza è classificata come "studio" la cosa è fattibile? Se sì, come -sono necessarie ulteriori pratiche? Infine, esistono controindicazioni nell'accettare lo "studio", nel senso che magari non concedono la residenza a 3 persone perchè c'è una sola camera da letto?
Vi ringrazio anticipatamente, e ovviamente resto a disposizione se non fossi stato chiaro.
Di solito la definizione studio è esclusivamente utilizzata nelle planiemtrie catastali, in Comune generalmente non esiste, pertanto puoi toglierti il dubbio in modo definitivo facendoti dare la planiemtria comunale. Nella mia esperienza "studio" si usa al posto di "camera" quando quella non può essere camera, perchè troppo piccola, perchè non ci sono i rapporti aeroilluminanti o qualsiasi altra ragione, in Comune gli studi sono quasi sempre depositi o cabine armadi. Va detto che ciò che vale a Torino come prassi potrebbe essere diversa nella tua città tranne il fatto che l'unica planimetria con valore legale è quella comunale, con quella risolvi. Ciao!
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
Credo che abbiano semplicemente esaudito la tua richiesta, riconfermando il tutto come da stato legittimo.
Se vorrai potrai modificare l'utilizzo dello studio in camera aggiungendo la porta dove manca e ti basterà una cila. Unico dubbio è inerente alla pratica fognaria, dato che se l'autorizzazione allo scarico è stata data per una sola camera dovrai corrispondere un'integrazione a quanto pagato al tempo per aumento degli abitanti equivalenti.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Credo che abbiano semplicemente esaudito la tua richiesta, riconfermando il tutto come da stato legittimo.
Infatti, secondo me, è stato un errore condizionare la proposta "all'effettuazione delle pratiche che rendano conforme lo stato di fatto a quanto in catasto e comune"; in questo modo l'immobile è stato reso conforme a quanto licenziato, mentre doveva essere sanato lo stato di fatto, come visto e piaciuto.
Inoltre, se in proposta hai scritto che compravi una casa con due camere, due camere devono essere.
Sono sicuramente dettagli, ma se per avere due camere ufficialmente devi fare una Cila, pare evidente che la cosa andava gestita diversamente dall'inizio.
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Se vorrai potrai modificare l'utilizzo dello studio in camera aggiungendo la porta dove manca e ti basterà una cila. Unico dubbio è inerente alla pratica fognaria, dato che se l'autorizzazione allo scarico è stata data per una sola camera dovrai corrispondere un'integrazione a quanto pagato al tempo per aumento degli abitanti equivalenti.
La solita burocrazia all'italiana finalizzata a spillare soldi con espedienti parassitari. Quando ce ne libereremo sarà sempre troppo tardi.:rabbia:
 

billone

Membro Junior
Privato Cittadino
Infatti, le mie idee erano chiare:
“Inoltre, se in proposta hai scritto che compravi una casa con due camere, due camere devono essere“. - due camere, come mi erano state presentate, e come mi era stato prospettato nella proposta.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Unico dubbio è inerente alla pratica fognaria, dato che se l'autorizzazione allo scarico è stata data per una sola camera dovrai corrispondere un'integrazione a quanto pagato al tempo per aumento degli abitanti equivalenti.
Ma no dai non ci credo.
Di solito la definizione studio è esclusivamente utilizzata nelle planiemtrie catastali
Mi pare strano: nelle planimetrie catastali ci vanno solo la cucina, i bagni, i disimpegni e i ripostigli; lo studio penso proprio di no.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Infatti, le mie idee erano chiare:
“Inoltre, se in proposta hai scritto che compravi una casa con due camere, due camere devono essere“. - due camere, come mi erano state presentate, e come mi era stato prospettato nella proposta.
Potresti chiedere al venditore di fare la Cila necessaria, per avere ufficialmente le due camere, se effettivamente la descrizione dell'oggetto della vendita è di un appartamento con due camere.
Ti devono vendere quanto promesso.

Però la condizione sospensiva , cosi come formulata (condiziono la proposta all'effettuazione delle pratiche che rendano conforme lo stato di fatto a quanto in catasto e comune) , rende il tutto molto contraddittorio.
 

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