Ilenia Pellegrini

Nuovo Iscritto
Buongiorno avrei bisogno di un parere.
Ho acquistato un appartamento in una palazzina di 4 unità, dove x accedervi c'è una strada privata in comproprietà al 50 % con l'inquilino del piano di sopra al mio.
La suddetta strada ha particella a sè rispetto agli appartamenti e quando ho comprato sull'atto di acquisto c'era la seguente dicitura:" i sig.ri ***** acquistano la piena proprietà del seguente immobile:
= porzione del fabbricato urbano sito in..........
= la proprietà esclusiva del tratto di corte esterna al fabbricato della superficie di........
= la quota di proprietà in ragione di una metà di altro tratto di corte esterna al fabbricato peraltro adibita e da adibirsi in perpetuo a viale privato di accesso dalla via pubblica al fabbricato, della superficie di circa mq.142, confinante con la via pubblica, il fabbricato e le particelle XX, distinta nel catasto terreni di XXXXX foglio XX, giusta il citato tipo di frazionamento."
La mia domanda è:
Adesso stiamo realizzando i lavori x asfaltare il tratto di strada in questione, io ho comprato dal 2003 e da quella data gli inquilini del piano di sopra non fanno altro che parcheggiare le loro macchine e quelle dei loro ospiti lungo questa strada.Da premettere che i signori tra l'altro hanno costruito una tettoia abbastanza grande per il parcheggio delle proprie auto nella loro proprietà adiacente la strada.A volte parcheggiando ostacolano l'accesso alla mia proprietà e all'ingresso condominiale impedendo lo scarico della spesa e qualsiasi altra attività che richiede il passaggio dal portone condominiale.
Secondo quanto scritto sull'atto la strada dovrebbe essere solo per il diritto di passaggio e non di sosta o parcheggio giusto?
Vorrei avere qualche informazione legale o cit. di articoli o leggi a riguardo e magari suggerimenti affinchè i signori parcheggino e sostino nella loro proprietà e non lungo la strada comune.
Per cortesia avrei bisogno di una risposta celere perchè la situazione è diventata invivibile.
Grazie in anticipo.
 

m.barelli

Membro Attivo
Professionista
Nel tuo caso mi muoverei tenendo presente i seguenti riferimenti, poi vedi tu
Se non ho capito male la strada nel suo insieme è in comproprietà al 50% con un proprietario di una unità al piano di sopra. Sembrerebbe poi che quest’ultimo abbia affittato a degli inquilini e che gli occupanti delle altre due delle 4 unità della palazzina o non ci siano o non creino problemi od altro.
Pur essendo le leggi allo specifico riguardo molto carenti, è possibile avvalersi comunque del seguente quadro normativo generale.
Gli atti di acquisto hanno costituito una servitù reciproca di accesso, pertanto l’aspetto prevalente è l’accesso cioè la circolazione, mentre la sosta risulta avere una importanza marginale e residuale. Ciò probabilmente ha tratto origine anche dalla disponibilità di spazio per la sosta nelle proprietà servite ed ad una preliminare preferenza in tal senso.
I proprietari/utenti della strada privata comune hanno l’obbligo reciproco, per dovere del buon padre di famiglia, di tutelare la sicurezza nella circolazione degli altri utenti/proprietari. A questo fine il codice della strada, pur se emanato per le strade pubbliche, si dovrebbe applicare anche a quelle private.
In particolare i commi 1 e 2 dell’art. 1 del D.L.vo 285/92 “Codice della strada” e s.m.i. stabiliscono che si deve svolgere in sicurezza la circolazione di veicoli, persone ed animali.
Inoltre per la Comunione del bene strada l’art. 1102 del c.c. prevede in sostanza che le modalità di godimento del bene da parte di uno non deve escludere lo stesso tipo od altro legittimo tipo di godimento da parte di un altro.
Da queste normative ne derivano le seguenti regole
a. l’utilizzo della strada deve poter consentire in qualunque momento l’accesso anche a mezzi di soccorso (ambulanze, pubblica sicurezza, VV.F. ecc.) e che questi possano sostare in adiacenza dell’ingresso dell’edificio
b. per accesso si intende accesso con qualsiasi mezzo compatibile con lo scopo della strada, quindi anche con un camion per recapitare consegne, effettuare traslochi ecc.
c. la strada deve consentire anche l’accesso pedonale, al riguardo si può prendere a prestito come riferimento il punto 3. dell’art. 5 del D.P.R. 503/96 e s.m.i. sulla “Eliminazione delle barriere architettoniche nei luoghi pubblici”, che, dopo varie considerazioni tecniche, per un marciapiede privato porterebbe ad individuare una larghezza di circa ml 1,20, necessaria per permettere il passaggio di una persona che porta un neonato in carrozzina o di un disabile su sedia a ruote.
d. individuazione di aree di sosta, se residua spazio, e per il resto predisposizione di segnali di divieto di sosta giorno/notte con eventuale avvertimento di rimozione, in questo ti potrà assistere la Ditta che fa i lavori.
Per il riconoscimento e l’applicazione di queste regole ci possono essere cinque livelli
e. accordo bonario verbale
f. regolamento di Comunione della particella “strada” adottato all’unanimità e messo per iscritto
g. regolamento di Comunione della particella “strada” adottato all’unanimità scritto e registrato
h. in mancanza di accordo o nell’inerzia si può ricorrere alla Commissione di conciliazione, obbligatoria per questa materia dal 21/03/11
i. in alternativa si può proporre al Comune di acquisire la strada e di regolamentarla, accettando però l’uso pubblico di essa ed i relativi rischi;
Per l’effettiva osservanza di queste regole, una volta stabilite e riconosciute, ci possono essere almeno cinque modalità
j. predisporre gli anzidetti cartelli di regolamentazione
k. predisporre degli archetti (transenne tubolari fisse) o dei paletti infissi nel terreno.
l. chiedere ai vigili urbani di intervenire, al 99,9% diranno che non è di loro competenza perché la strada è privata, comunque non è sicuro del tutto il loro diniego.
m. per fare rimuovere con il carro attrezzi le auto che, nonostante l’apposito cartello, intralciano, è bene invece prima concordare la procedura con un Avvocato esperto.
n. se del caso, ricorrere alla anzidetta Commissione di conciliazione.
Queste considerazioni derivano principalmente da esperienze personali, per cui invito gli altri lettori a dire la loro eventualmente correggendomi.
Un saluto
 

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