Terreni Vincolati dal Comune per costruire case popolari

Ben 10 anni fa un comune ha bloccato un mio terreno destinandolo alla costruzione di case popolari, adesso (cioè dopo 10 anni) mi ha proposto di espropriare solo un terzo di questo terreno (per mancanza di fondi) lasciandomi libero la parte restante del terreno.
La parte da espropriare me la vogliono pagare solo UN QUINTO del valore di mercato.

Come mi devo comportare? Mi sembra un ricatto bello e buono, e inoltre non mi lasciano nemmeno libero di vendere la parte restante (cioè i due terzi del terreno, che hanno espropriato dieci anni fa e che ancora non vogliono liberare nè pagarmi un'indennità per tutti questi anni.

Come mi devo comportare? Scusate se lo ripeto ma non so più a chi rivolgermi

Vi ringrazio per le risposte

saluti,
Vito

 

bel quesito .. vado a spulciare qualche normativa ... a dopo!

 

Sembrerebbe un quesito più adatto ad un avvocato, soprattutto in relazione all'esproprio di 1/3 del terreno dopo 10 (!!!) anni di blocco...
Possibile che il Comune non abbia terreni demaniali analoghi al tuo da destinare all'edilizia popolare??
Hai ragione, sembra proprio un ricatto.

 

dovrebbe esitester una normativa per la quale i vincoli urbanistici di pubblica utilità decadono dopèo 5 anni dalla loro adozione approvazione se non attuati ovvero sono visibili ma perenti hanno perso valdità

 

la circolare n. 8 del 14/6/1993 ebbe modo di affermare che "le successive operazioni di assegnazione delle aree edificabili ai singoli soggetti nell'ambito dell'edilizia residenziale, quali atti cui era preordinata l'espropriazione stessa, rientrano nello svolgimento dell'attività istituzionale del Comune, come tale priva di qualsiasi attributo commerciale"
significa che sostanzialmente: LO POSSONO FARE LECITAMENTE inquanto il comune agisce non on volontà commercial-speculativa ma in quanto pubblica autorità
continuo la ricerca....

 

dovrebbe ma chi sà trovare le leggi specifiche Comunque grazie

 

è quella che stò cercando speriamo di trovarla nel dedalo delle leggi italiane. grazie