brina82

Membro Storico
Professionista
In teoria mancano 4 anni allo scadere della prescrizione ventennale, ma estinzione e cancellazione sono cosa ben diversa mi pare di capire. Supponiamo che i debiti siano stati ripagati (non credo sia il caso della famiglia del mio compagno haha), può permanere comunque l'iscrizione, visibile in visura ipotecaria, quindi si tratterebbe di un mero aspetto formale, e per poter vendere sarebbe consigliabile provvedere alla cancellazione dell'iscrizione, perché gli acquirenti preferirebbero che venisse cancellata l'iscrizione (anche se oggettivamente l'ipoteca non grava più sul bene).
Il debito rimarrebbe, ma non sarebbe più legato all'immobile, che sarebbe di fatto libero da pregiudizievoli: ci pensa il Notaio a comunicarlo/spiegarlo agli acquirenti. Anche se l'iscrizione compare in visura, di fatto è come se non ci fosse...

Molto probabilmente entro i prossimi 4 anni verrà rinnovata...
 

davideboschi

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Mi pare strano che i creditori abbiano lasciato per 16 anni un credito insoddisfatto senza rivalersi subito sul bene ipotecato.
Ma tant'è, c'è gente che non segue i propri affari come dovrebbe, c'è gente che ha troppe cose per le mani, e anche gente per cui mezzo milione di euro sono briciole.

Non so in quale categoria possano annoverarsi gli attori di questa vicenda. Certo è che
la madre, il tuo ragazzo e anche i creditori, fanno a gara a chi è più disinformato (il tuo ragazzo con l'attenuante della giovane età di allora).

Io al suo posto non sveglierei il cane che dorme, aspetterei la scadenza ventennale.

Se i creditori dormono come il proverbiale cane, tra 4 anni (a 38 anni, se ho capito bene) si troverà proprietario del'immobile senza spendere una lira, un traguardo per cui molti suoi coetanei fanno sacrifici enormi.

Se invece i creditori rinnovano l'ipoteca, e mandano l'immobile all'asta, può sempre tentare di riacquistarlo all'asta, cosa che può fare in quanto non è lui il debitore esecutato.
Nel frattempo può affittare l'immobile. Nell'ipotesi di messa all'asta, se non altro recupera dei soldi che gli possono venir buoni per riacquistarlo, e scoraggia altri potenziali acquirenti.

Riguardo l'eventuale dipartita della mamma, credo che sia chiaro che se nell'eredità prevalgono i debiti, può rifiutare l'eredità senza intaccare la casa, che è già sua e rimarrebbe sua comunque.
 

Giu9411

Membro Junior
Privato Cittadino
Mi pare strano che i creditori abbiano lasciato per 16 anni un credito insoddisfatto senza rivalersi subito sul bene ipotecato.
Ma tant'è, c'è gente che non segue i propri affari come dovrebbe, c'è gente che ha troppe cose per le mani, e anche gente per cui mezzo milione di euro sono briciole.

Non so in quale categoria possano annoverarsi gli attori di questa vicenda. Certo è che
la madre, il tuo ragazzo e anche i creditori, fanno a gara a chi è più disinformato (il tuo ragazzo con l'attenuante della giovane età di allora).

Io al suo posto non sveglierei il cane che dorme, aspetterei la scadenza ventennale.

Se i creditori dormono come il proverbiale cane, tra 4 anni (a 38 anni, se ho capito bene) si troverà proprietario del'immobile senza spendere una lira, un traguardo per cui molti suoi coetanei fanno sacrifici enormi.

Se invece i creditori rinnovano l'ipoteca, e mandano l'immobile all'asta, può sempre tentare di riacquistarlo all'asta, cosa che può fare in quanto non è lui il debitore esecutato.
Nel frattempo può affittare l'immobile. Nell'ipotesi di messa all'asta, se non altro recupera dei soldi che gli possono venir buoni per riacquistarlo, e scoraggia altri potenziali acquirenti.

Riguardo l'eventuale dipartita della mamma, credo che sia chiaro che se nell'eredità prevalgono i debiti, può rifiutare l'eredità senza intaccare la casa, che è già sua e rimarrebbe sua comunque.
Il punto è che si parla anche di pignoramento. E' come se in seguito alla donazione si fosse tutto fermato; può darsi che il padre ripagò parte dei debiti, considerando che le sue imprese fallirono. Magari il curatore fallimentare ha provveduto a soddisfare gli Istituti bancari coinvolti. Purtroppo nessuna sa niente, forse solamente l'avvocato di famiglia. Porto come esempio uno degli immobili donatigli, cancellando i dati più sensibili.
Da visura ipotecaria si evince:
2. ISCRIZIONE del 12/10/2001 - [..] IPOTECA VOLONTARIA derivante da ATTO DI CONCESSIONE DI IPOTECA VOLONTARIA Nota disponibile in formato elettronico
3. TRASCRIZIONE del 07/05/2003 - Registro Particolare [...] Registro Generale [...] Pubblico ufficiale UFFICIALE GIUDIZIARIO Repertorio [...]del 03/03/2003 ATTO ESECUTIVO O CAUTELARE - VERBALE DI PIGNORAMENTO IMMOBILI Nota disponibile in formato elettronico
4. ISCRIZIONE del 15/12/2003 - Registro Particolare 39296 Registro Generale [...] Pubblico ufficiale TRIBUNALE CIVILE DI [..] Repertorio [...] del 17/11/2003 IPOTECA GIUDIZIALE derivante da DECRETO INGIUNTIVO Nota disponibile in formato elettronico
5. TRASCRIZIONE del 22/12/2004 - Registro Particolare [...]Repertorio [...]del 16/12/2004 ATTO TRA VIVI - DONAZIONE ACCETTATA
 

Giu9411

Membro Junior
Privato Cittadino
"Se invece i creditori rinnovano l'ipoteca, e mandano l'immobile all'asta, può sempre tentare di riacquistarlo all'asta, cosa che può fare in quanto non è lui il debitore esecutato".
Lo escludo, non credo abbia
Il debito rimarrebbe, ma non sarebbe più legato all'immobile, che sarebbe di fatto libero da pregiudizievoli: ci pensa il Notaio a comunicarlo/spiegarlo agli acquirenti. Anche se l'iscrizione compare in visura, di fatto è come se non ci fosse...

Molto probabilmente entro i prossimi 4 anni verrà rinnovata...
Ma io lo spero sinceramente, sono immobili inutili che necessitano di ristrutturazione. Per questo preferirei che si procedesse con una contro-donazione, ammesso e concesso che la madre accetti. In alternativa, non si possono donare a qualche istituto religioso per esempio?
 

studiopci

Membro Storico
Salve, io credo che la vostra situazione sia molto... troppo complessa per essere trattata con dei consigli, ci sono una serie di aspetti di natura legale che la riduzione della donazione, comunque, non risolverebbe, come per esempio anche l'aspetto fiscale delle imposte e tasse gravate sull'immobile in questi anni. Credo che dobbiate rivolgervi ad un buon avvocato per trovare una soluzione, ripeto soluzioni come un ulteriore donazione come una riduzione della donazione non vi solleverebbero da eventuali responsabilità. Secondo quanto dichiari voi non avete proprio idea somme , dei debitori ( una banca non scompare così dall'oggi al domani... viene assorbita o rilevata da un altra banca e con essa anche i debiti incagliati sempre che non siano stati ceduti ) delle somme... parlare di prescrizione è azzardato, se la madre non ha idea se i debiti siano stati pagati o meno è probabile che non sappia neanche se gli sono arrivati atti che interrompono la prescrizione, è tutto molto contorto e nebbioso, per cui credo che la soluzione migliore sia rivolgersi ad un buon avvocato che ricostruisca tutta la vicenda e poi vi consigli su come e cosa fare.
 

Giu9411

Membro Junior
Privato Cittadino
Salve, io credo che la vostra situazione sia molto... troppo complessa per essere trattata con dei consigli, ci sono una serie di aspetti di natura legale che la riduzione della donazione, comunque, non risolverebbe, come per esempio anche l'aspetto fiscale delle imposte e tasse gravate sull'immobile in questi anni. Credo che dobbiate rivolgervi ad un buon avvocato per trovare una soluzione, ripeto soluzioni come un ulteriore donazione come una riduzione della donazione non vi solleverebbero da eventuali responsabilità. Secondo quanto dichiari voi non avete proprio idea somme , dei debitori ( una banca non scompare così dall'oggi al domani... viene assorbita o rilevata da un altra banca e con essa anche i debiti incagliati sempre che non siano stati ceduti ) delle somme... parlare di prescrizione è azzardato, se la madre non ha idea se i debiti siano stati pagati o meno è probabile che non sappia neanche se gli sono arrivati atti che interrompono la prescrizione, è tutto molto contorto e nebbioso, per cui credo che la soluzione migliore sia rivolgersi ad un buon avvocato che ricostruisca tutta la vicenda e poi vi consigli su come e cosa fare.
Lei ha ragione, infatti di qui a poco consulterò un avvocato. Per quanto riguarda le tasse e le imposte gravate sugli immobili, quelle sono state sempre pagate. Ovviamente la ragione per cui spingo affinché lui proceda con lo scioglimento per mutuo consenso è legata a questo, al non dover più in futuro adempiere a tali oneri. In ogni caso, io non sono affatto coinvolta, e anzi, molto probabilmente non lo sposerò mai (nonostante me l'abbia chiesto) proprio perché non mi piace come vengono gestite da lui in primis, e dalla sua famiglia, situazioni così complesse. Mi voglio rivolgere a un legale,sperando che il mio compagno agisca seguendo i consigli di un avvocato o notaio.
 

Giu9411

Membro Junior
Privato Cittadino
Proprio a loro che ne hanno a bizzeffe?! Ma piuttosto a una famiglia italiana in cattive acque no??
Era solo un esempio, tranquillo. Sono anche atea, quindi non so come mi sia potuto venire in mente. Non penso comunque sia carino donare un bene praticamente invendibile a qualcuno. Magari decorsi i venti anni della prescrizione, si potrebbe anche valutare di darlo a qualcuno che ne ha bisogno, visto che uno degli appartamenti è anche arredato, e non malissimo.
 

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