tennista 100

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in sede di divisione giudiziale dei 3 eredi, (3a moglie e 2 figli) l'erede con diritto di abitazione (la moglie) la cui quota ereditata è di 70 mq. indivisi su 210 totali di casa, pretende di far valere il suo diritto d'abitazione dell'attuale appartamento coniugale, liquidando agli eredi una cifra irrisoria per i 50 mq in più che attualmente sta occupando (che nessuno gli contesta). Mi chiedo, se è lei che deve acquistare da noi i 50 mq. ed il perito li ha valutati 2.200 euro al mq. come è possibile che ci chiede di pagargli il diritto di abitazione sui 130 mq. che sta occupando quindi anche oltre alla sua quota ereditata???? A questo punto 1) è giusto cio? 2) se non intendiamo più accettare la vendita a Lei dei 50 mq. possiamo chiedere la vendita all'asta?
 

Antonello

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Purtroppo potete fare ben poco.
La legge italiana, in caso di dipartita di uno dei coniugi, dà la possibilità al superstite di continuare ad abitare lo stesso immobile familiare, a nche da solo.
L'art. 540 del codice civile, secondo comma, è molto chiaro in proposito e così recita:
"al coniuge, anche quando concorra con altri chiamati, sono riservati i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni.
Tali diritti gravano sulla porzione disponibile e, qualora questa non sia sufficiente, per il rimanente sulla quota di riserva del coniuge ed eventualmente sulla quota riservata ai figli".
 

tennista 100

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Agente Immobiliare
in effetti è così, ma si da il caso che la casa in questione è formata di 3 appartamenti tutti diseguali fra loro e la 3a moglie di mio suocero occupa il più grande di circa 100mq con ulteriori 25 mq fra garage e servizi che lei attualmente usa che da parte nostra può usare fino alla morte. Il punto è che lei pretende il diritto di abitazione sui 55 mq in più della sua quota ereditata che sono 70 mq ca. valutandoli al netto del diritto di abitazione. ma allora non ha ereditato come dice l'atto di sucessione 1/3. Accettando l'eredità, il diritto di abitazione non è già compreso nel 1/3 e quindi i metri in più che vuole liquidare ai 2/3, non li dave pagare al costo di perizia di 2.200 euro ???? Grazie per l'eventuale risposta.
 

tennista 100

Membro Junior
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era l'appartamento dove abitava mio suocero con la moglie, casa formata da tre appartamenti, uno di 100 mq circa, uno di 50 mq ca. e uno di 40 mq ca. più corte comune e garage
 

Antonello

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Agente Immobiliare
era l'appartamento dove abitava mio suocero con la moglie, casa formata da tre appartamenti,

In questo appartamento nulla e nessuno può fare qualcosa.
Tua suocera lo abiterà vita natural durante.
Su tutto il resto non può far valere alcuna prelazione o diritto alcuno, se non previsto.
 

tennista 100

Membro Junior
Agente Immobiliare
infatti secondo me, (poi spero che me lo confermi il legale con cui ho preso appuntamento), avendo accettato la vedova, la successione legittima (senza testamento), nella quota a lei spettante, appunto 1/3 è già comprensivo il diritto di abitazione. Se poi lei vuole la divisione giudiziale, acquistando dai 2/3, i 50 mq in più che ora sta utilizzando proprio in virtù del diritto di abitazione,( la sua quota ereditata è di circa 70 mq) noi pensiamo che i 50 mq ce li debba pagare a prezzo di perizia e non al netto del diritto di abitazione che dovrebbe essere gia compreso nel 1/3 di eredità. A noi sembra che la vedova di 87 anni stia cercano di diminuire il ns/valore per liquidarci con quattro lire e i suoi nipoti la stiano montando. Saluti a tutti e occhio alle seconde e terze mogli ecc.
 

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