Gent.mi, sto procedendo all'acquisto di un immobile.
All'atto di compravendita, in presenza del notaio, abbiamo riscontrato una incongruenza tra la planimetria depositata al catasto e la realtà. Nello specifico, il balcone ha una forma differente (nella realtà è più grande e a "L"; in pianta è rettangolare).
Va chiarito che tutti i balconi del condominio hanno lo stesso tipo di balcone a "L". Intimoriti dall'acquistare un immobile non perfettamente corrispondente alla realtà abbiamo interrotto l'atto di acquisto aggiornandoci ai prossimi giorni, dopo che l'agenzia immobiliare o il venditore, avranno depositato la variazione al catasto.
Il fabbricato ha più di cinquant'anni e, a mia memoria, ha sempre avuto i balconi a "L". Immagino sia solo un problema di "errore grafico" ma, e arriviamo alle domande:
1) basta che l'agente immobiliare presenti una variazione della planimetria per "sanare" il problema?
2) a che titolo l'AI può chiedere questa variazione (si tratterebbe di un ampliamento!?)
3) dal momento in cui viene presentata la correzione è necessario attendere un determinato lasso di tempo per avere certezza che il Comune confermi la modifica? ad es. potrebbe, ipoteticamente, rilevare che si sia trattato di un abuso sin dalla costruzione del fabbricato;
4) la modifica della pianta catastale di un solo appartamento che ripercussioni ha sulle altre piante degli altri appartamenti che presentano lo stesso "difetto"? dovrebbe essere il condominio intero a segnalare la cosa?
5) basta la segnalazione al catasto o è necessario informare anche l'agenzia del territorio?
6) eventualmente non fossimo convinti della variazione effettuata dall'agente immobiliare, potremmo decidere di recedere dall'acquisto ottenendo il risarcimento della quota confirmatoria?
7) in futuro, depositata la variazione, potremmo avere noi - acquirenti - problemi con il catasto/comune/agenzia del territorio?
grazie e scusate le molte domande
All'atto di compravendita, in presenza del notaio, abbiamo riscontrato una incongruenza tra la planimetria depositata al catasto e la realtà. Nello specifico, il balcone ha una forma differente (nella realtà è più grande e a "L"; in pianta è rettangolare).
Va chiarito che tutti i balconi del condominio hanno lo stesso tipo di balcone a "L". Intimoriti dall'acquistare un immobile non perfettamente corrispondente alla realtà abbiamo interrotto l'atto di acquisto aggiornandoci ai prossimi giorni, dopo che l'agenzia immobiliare o il venditore, avranno depositato la variazione al catasto.
Il fabbricato ha più di cinquant'anni e, a mia memoria, ha sempre avuto i balconi a "L". Immagino sia solo un problema di "errore grafico" ma, e arriviamo alle domande:
1) basta che l'agente immobiliare presenti una variazione della planimetria per "sanare" il problema?
2) a che titolo l'AI può chiedere questa variazione (si tratterebbe di un ampliamento!?)
3) dal momento in cui viene presentata la correzione è necessario attendere un determinato lasso di tempo per avere certezza che il Comune confermi la modifica? ad es. potrebbe, ipoteticamente, rilevare che si sia trattato di un abuso sin dalla costruzione del fabbricato;
4) la modifica della pianta catastale di un solo appartamento che ripercussioni ha sulle altre piante degli altri appartamenti che presentano lo stesso "difetto"? dovrebbe essere il condominio intero a segnalare la cosa?
5) basta la segnalazione al catasto o è necessario informare anche l'agenzia del territorio?
6) eventualmente non fossimo convinti della variazione effettuata dall'agente immobiliare, potremmo decidere di recedere dall'acquisto ottenendo il risarcimento della quota confirmatoria?
7) in futuro, depositata la variazione, potremmo avere noi - acquirenti - problemi con il catasto/comune/agenzia del territorio?
grazie e scusate le molte domande