xphoenix076

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Un'immobile che presenta un piccolo abuso, come la divisione di un box auto in due box auto distinti, con relativa apertura di autonomo portone basculante, (almeno a me sembre piccolo.....!!!), se acquistato alla luce di: a) scheda catastale perfettamente corrispondente al vero (quindi entrambi regolarmente disegnati), come dichiarato nel rogito
b) emerge da un accesso agli atti in comune che le planimetrie del Comune prevedono invece il solo originario box auto; dichiarazione falsa del venditore....purtroppo il notaio non ha chiesto verifiche oltre quelle che gli competono...
L'atto è nullo, quindi come mai avvenuto. Se il compratore vuole sanare, anche ottenendo la sanatoria l'atto è comunque sempre nullo o viene sanata anche la nullità, come per esempio è espressamente previsto dalla legge per i condoni edilizi (esempio: Condono edilizio e art. 2, comma 57, legge 662/1996) ???? Anche se mi pongo la domanda: ma come fa il nuovo proprietario a chiedere di sanare l'abuso se in realtà non è proprietario in quanto la nullità ha per sua natura la caratteristica che non produce effetti? Secondo me l'ufficio tecnico, se non dorme, si accorge che la richiesta proviene da un NON proprietario...no?
 

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