slegolibero

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Salve a tutti,

stavo vendendo un appartamento e con il possibile acquirente ci eravamo accordati verbalmente sul prezzo, io gliavevo fatto avere l'APE e il certifcato di regolarità urbanistica, quando mi è successo un fatto personale che mi ha fatto cambiare idea sulla vendita. Il possibile acquirente dopo che gli ho comunicato di voler più vendere mi chiede di pagargli la parcella del notaio (in particolare la parcella del visurista, per le visure del caso); secondo voi ha il diritto legale di chiedere tale risarcimento di spese? anche se non ho firmato nulla? Grazie
 

slegolibero

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Che belle queste vendite tra privati !

Sicure, ben organizzate, niente di scritto... Una meraviglia.
Gran rispetto delle parti e degli obblighi ...
Non avrai l'obbligo legale di pagargli quanto a speso, ma quello morale di gran lunga, sì !!!:emoji_astonished:
scusi ma io ho fatto una domanda in un forum e lei risponde con sarcasmo e giudizi/pregiudizi senza conoscere persone, fatti precisi e/o altre circostanze particolari che chiaramente non ho volutamente scritto perchè non erano inerenti il quesito.

Sa o non sa rispondere al mio quesito

Quanta Maleducazione in poche righe dietro una tastiera, chissà come sarebbe dal vivo fronte faccia?
 

Bagudi

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U

Utente Cancellato 72152

Ospite
bel fesso lui che non ha fatto il preliminare.
che ci sta... ma solo se dall'accordo alla compravendita passano pochi giorni.

Esatto. Se dall'accordo verbale alla compravendita passano pochi, anzi pochissimi giorni, puoi saltare il preliminare e fare tutto sulla parola. Ma è sempre un rischio. Diciamo che, agendo così, si corre il rischio di pagare il notaio senza rogare. Uno all'ultimo minuto può anche non presentarsi nello studio notarile, ma il notaio il suo lavoro l'ha fatto e quindi va pagato.
Nel caso in esame: io - mi dispiace dirlo - non pagherei, se non altro perché le visure ipotecarie e catastali si fanno da web a pochi euro e non c'è bisogno di un notaio.
Se, senza niente di scritto, uno accetta di rimborsare, poi chissà il promissario acquirente cosa gli mette in conto: magari gli addebita pure i danni, s'inventa che aveva trovato un castello a cinquemila euro e ha rinunciato perché sapeva di comprare dal promissario venditore, figuriamoci.
Che il promissario acquirente provi a denunciare il promissario venditore, se ci riesce: essendo tutto sulla parola, il vantaggio e contemporaneamente il rischio, è proprio che uno dei due, o tutti e due, vengano meno alla parola data. Senza conseguenze giuridiche, perché non c'è niente di scritto.
In questo mondo purtroppo c'è tanto spazio per i furbi, e poco spazio per gli obblighi morali, che possono portare conseguenze se uno ammette le colpe e comincia a rimborsare in modo tracciabile.
Perdonate la franchezza.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
E' chiaro che, nella fattispecie, le eventuali conseguenze giuridiche del ripensamento dipendono da cosa il promissario acquirente riesce a dimostrare davanti a un giudice.
E qui gli scenari si diramano, sono tanti.
 

Bagudi

Fondatore
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Io invece l'obbligo morale lo vedo.

E per ovviare a tutti i retroscena paventati da @possessore basta scrivere due righe.

Non capisco: quando un'agenzia offre il minimo fianco alla critica, giù botte.
Quando un privato è scorretto, va bene ?
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
In caso di accordo solo verbale (che non ha nessun valore per una vendita immobiliare), ciascuna delle due parti dovrebbe essere consapevole che , fino al momento del rogito, è possibile cambiare idea.
Ma esiste anche la responsabilità precontrattuale (art. 1337 c.c.) , che obbliga a comportarsi secondo buona fede .
Interrompere le trattative, quando l’altro confidava nella conclusione del contratto, implica che le spese sostenute vanno risarcite.
Al massimo si potrà discutere sull’entità di tali spese: ma se il notaio aveva già lavorato, evidentemente la trattativa era molto avanti.
Quindi , secondo me, non è solo una questione etica, ma anche legale.
Certo non credo che qualcuno farà causa per un rimborso del visurista, ma ciò non toglie che siano rimborsi dovuti.
 
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