bdannibale

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Con l'approssimarsi della scadenza per il versamento IMU, sorgono dubbi su casi particolari. Per esempio nel caso di immobili detenuti in diversi comuni, come si compila F24 nei seguenti casi:

1) Servono sempre due righe F24 (uno per il versamento al comune e una per il versamento allo stato) o per il versamento allo stato si possono sommare tutti gli importi e quindi utilizzare una sola riga F24 con la suddetta somma?

2) Nel caso di immobile sito in un determinato comune, il cui importo a saldo non superi i 12 e. si può omettere il versamento? anche per la quota stato, che comunque potrebbe superare il detto importo per effetto di altri immobili detenuti in altri comuni?

Spero di essere stato chiaro nell'esporre le mie perplessità
Saluti
BD
 

gigi85438

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due righe sono esclusivamente per versamenti per seconde case e terreni, perchè la prima casa ha un solo rigo dove si individua il comune.
in caso di immobili in diversi comuni non si possono sommare le cifre in quanto si deve necessariamente indicare il comune di ubicazione dell'immobile.
per quanto riguarda il versamento di 12 euro.... bella domanda!!! pensa che dilemma... io devo pagare 12 euro esatti... nè più, nè meno. Se qualcuno ha la soluzione è pregato di illuminarci in merito
 

Bastimento

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Credo gigi non abbia colto il senso della domanda di annibale.
Credo tu intendesssi dire:
"Nel caso di più immobili, non abitazione principale, in diversi comuni, oltre ai versamenti relativi ai vari comuni, si possono sommarizzare le quote destinate allo stato in un unico rigo?"

Sembrerebbe non possibile (altro assurdo): lo dedurrei (uso il condizionale perchè dedurre è parola quanto mai inappropriata in questo campo) dagli esempi di compilazione prodotti dal MF. Infatti anche per la quota destinata allo stato viene riportato il codice del comune cui si riferisce il versamento.

Intrigante anche il secondo quesito in merito all'importo minimo versabile:
rimanderei alla circolare 3/DF del 18/05/2012 del MF, a pag. 38.

Essa ricorda la regola generale:
a) gli enti locali stabiliscono i minimi per i versamenti e rimborsi
b) in caso di inadempienza vale art. 25 L 289/2002, il cui comma 4 dispone che l'importo minimo non può essere inferiore a 12 euro. La circolare precisa subito dopo che tale importo deve intendersi riferito all'imposta complessivamente dovuta.

E' importante quindi verificare se i rispettivi comuni hanno stabilito una soglia diversa. Ma resta il dubbio iniziale.

Posso dire come mi comporterei: se gli importi comunali e statali sono entrambi inferiori a 12, mentre la loro somma supera i 12, escluderei il pagamento del 1° acconto. Per il saldo farei una esplicia domanda alla AdE.

Se invece la somma del tributo comunale e statale, fosse comunque inferiore a 12 non verserei nulla.

p.s.: come volevasi dimostrare, dedurre è pericoloso: anche la frase non può essere inferiore a 12 euro trae in inganno: significa solo che 12 è l'importo minimo stabilito dallo stato; ma gli enti locali possono stabilirne uno inferiore: difatti ho appena controllato cosa prescrive il mio comune: e salta fuori che il pagamento non è dovuto se l'importo per l'intero anno d'imposta è inferiore a 2,00€. Se le singole rate sono < di 2€ ma la somma è > di 2€, si paga in unica soluzione. Ma non si evince ancora se questo minimo sia applicabile al solo importo dovuto a comune, o anche alla quota dello stato.

Ma a questo punto credo sia insignificante la differenza sostanziale, e l'eventuale elusione probabilmente non farebbe scattare richieste di rettifica, essendo inferiori a 12€ gli importi non versati. Rimane invece il fastidio per la mancata chiarezza espositiva.
 

gigi85438

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i dubbi restano, anche perchè la circolare DF/3 l'ha emanata il ministero e per la determinazione del quantum (esenzione) si rifà all'art. 25 legge 289/2002 e alla legge 296/2006 art. 1 comma 168. sinceramente penso che quei comuni che non si adeguano alle disposizioni Ministeriali siano amministrati da incompetenti o quantomeno dei menefreghisti... tanto paga pantalone....
 

studiopolli

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Ogni Comune determina per ogni tributo di propria competenza l'importo minimo da versare al di sotto del quale il contribuente non è tenuto ad effettuare il versamento. In ogni caso il limite minimo non dovrebbe essere inferiore, in linea di massima, a 12 euro, anche se in effetti il Comune può sempre decidere di ridurre ulteriormente detto limite.
 

bdannibale

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Riguardo la prima questione, credo che, la deduzione di Bastimento sia condivisibile, visto che deve essere specificato il comune in cui insiste l'immobile, anche se chi l'ha ideato non mostra un grande quoziente intellettivo.
Mentre la secondo questione risulta essere un enigma, fermo restando la legge e le delibere dei singoli comuni, l'importo complessivo è quello risultante l'F24? quello per singolo comune? o per singola riga dell'F24 o di cosa?
 

bdannibale

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Riguardo la prima questione, credo che, la deduzione di Bastimento sia condivisibile, visto che deve essere specificato il comune in cui insiste l'immobile, anche se chi l'ho ha ideato non mostra un grande quoziente intellettivo.
Mentre la secondo questione risulta essere un enigma, fermo restando la legge e le delibere dei singoli comuni, l'importo complessivo è quello risultante l'F24? quello per singolo comune? o per singola riga dell'F24 o di cosa?
 

Bastimento

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Forse i dubbi svaniscono se il programmino messo a disposizione da amministrazionicomunali ha avuto specifiche adeguate

http://www.amministrazionicomunali.it/IMU/calcolo_imu_12.php

Il link oltre ad eseguire il calcolo genera l'F24: non l'ho sperimentato ma le intenzioni sono buone.
 

bdannibale

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Buono il programmino, ma è errato per il calcolo dell'imposta della prima casa, in quanto applica l'intera deduzione spettante, senza considerare il numero di soggetti che hanno diritto a tale sconto. Inoltre non si fa problemi per l'importo minimo da versare, applica pedantemente l'imposta che viene anche se è di 1e.
Comunque è buono per orientarsi e applicarlo per casi normali, controllando, però, lo sconto.
 

pensoperme

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