svankmajer

Membro Junior
Privato Cittadino
Ciao a tutti,
ho una domanda sulle donazioni: scaduti i vent’anni dalla donazione di un immobile, quell’immobile sarà sicuramente privo di qualsiasi vincolo ad essa relativo, o possono rimanere delle problematiche che vanno valutate?
Grazie in anticipo.
 

Patrizia Sgarra

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Ciao a tutti,
ho una domanda sulle donazioni: scaduti i vent’anni dalla donazione di un immobile, quell’immobile sarà sicuramente privo di qualsiasi vincolo ad essa relativo, o possono rimanere delle problematiche che vanno valutate?
Grazie in anticipo.

Per comprendere appieno tutti gli aspetti relativi al suo quesito, le consiglio di leggere lo studio del Notariato in materia, precisamente lo Studio n. 5809/C: L'atto di “opposizione” alla donazione (art. 563, comma 4, codice civile) approvato dalla Commissione studi civilistici il 21 luglio 2005. Sarà sufficiente eseguire una ricerca su internet (google) per ottenere il documento. Non ho potuto inserire direttamente il link in quanto la mia utenza su immobilio è ancora "giovane".

Cordiali saluti e buon natale
 

frvanel

Membro Attivo
Professionista
si, la donazione non è più impugnabile trascorsi 10 anni dalla morte del donante, oppure 20 anni dalla data della donazione

tranne che in un caso=se dopo la donazione è stata fatta opposizione trascritta sull'immobile

perchè è vero che dopo 20 anni la donazione sarebbe non impugnabile, ma rimane il diritto di opporsi, per annullare la prescrizione ventennale e salvaguardare i propri diritti di erede, magari danneggiato nella propria quota di eredità legittima..se questa opposizione non è stata fatta da qualcuno, la donazione è inattaccabile
 

svankmajer

Membro Junior
Privato Cittadino
Grazie della risposta.
Quanto all'opposizione: ma intendi che deve essere fatta prima dello scadere dei vent'anni? E come si fa ad averne notizia - intendo, da parte di terzi?

Approfitto per fare un'ipotesi concreta: vent'anni fa, nel 1991, due figli hanno ricevuto una donazione cospicua dal padre (due palazzi in due diverse città) e qualche anno dopo la donazione (nel 1993) hanno firmato un atto notarile con il quale hanno formalizzato e sottoscritto la divisione tra loro della donazione paterna. Hanno venduto alcuni degli appartamenti di uno dei palazzi (una piccola quota, circa il 10% del palazzo, la cui restante parte resta in loro possesso) nel 1999: agli acquirenti di quegli appartamenti, le banche concessero senza alcun problema dei mutui. Ora sono già scaduti i vent'anni dalla donazione iniziale. Domanda: se oggi qualcuno comprasse uno degli appartamenti venduti nel 1999 a terzi, potrebbe correre qualche rischio?
 

frvanel

Membro Attivo
Professionista
1)l'opposizione và fatta e trascritta prima dei 20 anni, perchè se la si fà dopo non ha valore...l'opposizione è sempre fatta da qualche erede legittimario, che quindi ha diritto ad una quota di eredità legittima=il coniuge, o i figli, e in assenza di figli, gli ascendenti(genitori)

2)nel caso di donazione di immobili, per averne notizia, basta andare alla Conservatoria dei Registri immobiliari e fare una visura storica partendo dal codice fiscale della persona che interessa

3)se oggi qualcuno comprasse uno degli appartamenti venduti nel 1999 a terzi, non corre rischi, semplicemente perchè se le banche hanno concesso mutui su immobili provenienti da donazione(le banche non finanziano immobili che provengono da donazione), vuol dire che tali rischi erano stati annullati...come esattamente non lo sò...
probabilmente il valore degli appartamenti venduti era di gran lunga inferiore a quelli non venduti(infatti hai scritto il 10 %)...bisogna vedere anche come era composta la famiglia, ma se il donante aveva solo due figli, anche se arrivava a sorpresa un nuovo erede legittimo(magari un figlio naturale non conosciuto), la rimanenza della donazione non venduta copriva abbondantemente la quota legittima del nuovo erede

comunque la donazione è inattaccabile non solo dopo 20 anni(se non è stata fatta opposizione), ma anche dopo 10 anni dalla morte del donante..quindi una donazione può diventare inattaccabile anche dopo solo 10 anni, se il donante muore subito dopo la sua donazione(sempre se non è stata fatta opposizione)

se qualcuno comprasse degli appartamenti venduti nel 1999, anche se ci fossero dei problemi, a lui non arriverebbero...perchè è chi ha ricevuto la donazione, che deve restituire il bene in caso di giusta revoca della donazione, ma se il bene risulta già venduto allora ne deve restituirne il valore in soldi(+ i frutti, ossia gli interessi maturati)
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
(le banche non finanziano immobili che provengono da donazione)

non è esattamente così...



se qualcuno comprasse degli appartamenti venduti nel 1999, anche se ci fossero dei problemi, a lui non arriverebbero...perchè è chi ha ricevuto la donazione, che deve restituire il bene in caso di giusta revoca della donazione, ma se il bene risulta già venduto allora ne deve restituirne il valore in soldi(+ i frutti, ossia gli interessi maturati)
sicuro?
 

frvanel

Membro Attivo
Professionista
allora, in questa palestra del sapere rispondo che=

1)tutti dicono e dappertutto nei forum si legge che le banche non finanziano immobili provenienti da donazione...l'unico modo possibile per ottenere finanziamenti da una banca su immobili provenienti da donazione è, per quanto ne ho letto finora, il caso in cui chi riceve la donazione faccia prima un atto di rinuncia o qualcosa del genere(non mi ricordo le parole tecniche)

2)su cosa succede quando arriva una revoca della donazione avevo ricevuto una risposta in privato di una persona che consideravo attendibile...la mia domanda era proprio=che cosa succede quando il donatario ha già venduto ciò che aveva ricevuto in donazione, e arriva una revoca o impugnazione?
la risposta fu che, essendo già stato venduto il bene, allora da parte del donatario vi era l'obbligo di restituire il controvalore economico+i frutti maturati(in pratica non si toccavano i diritti di aveva acquistato in buona fede)

se le cose stanno diversamente da come ho scritto, mi fà piacere di saperlo....saluti
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
1)tutti dicono e dappertutto nei forum si legge che le banche non finanziano immobili provenienti da donazione...l'unico modo possibile per ottenere finanziamenti da una banca su immobili provenienti da donazione è, per quanto ne ho letto finora, il caso in cui chi riceve la donazione faccia prima un atto di rinuncia o qualcosa del genere(non mi ricordo le parole tecniche)

le banche non finanziano immobili provenienti da donazione perchè potrebbe saltar fuori un erede sconosciuto che potrebbe rivendicare la quota spettantegli. Ci sono banche che finanziano comunque questo tipo di immobili: dipende da caso a caso (non è vietato a priori). Si puo comunque:
- retrocedere dalla donazione, in tal caso l'immobile torna in capo al donante e lui effettua la vendita
- oppure fideiussione personale in favore dell’acquirente a garanzia degli eventuali danni che potrebbero derivare da una azione di riduzione


2)su cosa succede quando arriva una revoca della donazione avevo ricevuto una risposta in privato di una persona che consideravo attendibile...la mia domanda era proprio=che cosa succede quando il donatario ha già venduto ciò che aveva ricevuto in donazione, e arriva una revoca o impugnazione?
la risposta fu che, essendo già stato venduto il bene, allora da parte del donatario vi era l'obbligo di restituire il controvalore economico+i frutti maturati(in pratica non si toccavano i diritti di aveva acquistato in buona fede)

secondo me è la stessa cosa che succede in prima vendita perchè la rivalsa viene fatta sull'immobile...
 

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