Se hai avuto a che fare con l'ADE sai che porta l'acqua sempre al suo mulino pur di incassare. Un'interpretazione del genere non mi stupirebbe. Poi sta a te andare in contenzioso e perderci tempo e danari e forse vedere riconosciute le tue ragioni.Meglio prevenire che curare
Qui ne devo convenire, ... ma non necessariamente condividere...
Forse sono OT, ma non mi riferivo specificatamente al quesito , ma all'abuso di posizione dominante da parte dell'amministrazione dello stato.
La responsabilita' solidale non significa che e' in capo a te il tributo ma che ne rispondi solidalmente della sua liquidazione sta a te poi farti valere nei confronti di chi doveva pagarla . Altro esempio e' la responsabilita' solidale dell'imposta di registro in capo ai mediatori. Mica e' a carico loro il tributo ma l'amministrazione puo' pretenderlo da loro.
Qui rispetto l'opinione e non dubito che l'interpretazione della norma sia anche corretta. Ma non ritengo allora che la norma sia logica: un conto è stabilire una solidarietà di adempimenti per le parti contraenti un certo negozio: ma su un adempimento che deve adempiersi entro un dato termine; altro conto è stabilire una solidarietà anche per chi successivamente subentra nel negozio, in data successiva al termine previsto.
Rimanendo nell'immobiliare, per caso l'acquirente subentra anche negli obblighi e sanzioni per mancati versamenti di imposte locali (IMU, TARI, ecc) ed IRPEF fabbricati, non dichiarate e versate da parte del venditore?
Se si, sarebbe il colmo. Lo stato avrebbe mezzi ben più leciti per esigere il dovuto da chi di dovere.