Marcello Di Rosa

Membro Junior
Professionista
Grazie a tutti per le risposte e per la conversazione.

Quello che vorrei dire è che, sono arrivato tra i mediatori passando per il settore edile, dove ho trascorso circa un decennio della mia esistenza, costruendo, ristrutturando e avendo a che fare con tante e diverse figure professionali presenti nella filiera del Real Estate.

Sono quindi, per quanto riguarda l'intermediazione immobiliare, relativamente nuovo.

Cio' che a primo impatto mi ha colpito, entrando in contatto con alcune agenzie, è che tra gli agenti ci sia poca o nessuna propensione alla digitalizzazione, all'innovazione della propria professione. Vuoi perché per alcuni non ha senso. Vuoi perché costa troppo. Vuoi perché si è ancorati a vecchi modelli. Vuoi per svariati altri motivi, nessuno, o quasi, mi sembra in grado, non dico di sfruttare, ma almeno di percepire che ci sono svariate tecnologie che se utilizzate correttamente, possono veramente cambiare il modo di lavorare e renderlo più efficace.

Certamente, come si diceva ieri, la correttezza, l'empatia, l'onestà, il saper comunicare sono la base per avere successo a lungo termine, ma non è finita qui, credo.

Non si può ridurre, a mio modo di vedere le cose, l'agente immobiliare professionale e intendo professionisti, gente che ne capisce del settore, a:

- Vai, nella giungla, a consumare le suole delle scarpe per provare ad acquisire o vendere un'immobile che stanno già provando a vendere, come minimo, altre 2 o 3 agenzie.

- Vai, iscriviti al golf club, poi tra 2 o 3 anni, se sei riuscito ad adulare qualcuno che ha grana, forse, ti darà un'incarico.

Il primo metodo, può andare bene per i ragazzini, alla prima occupazione, che vogliono fare un pò di esperienza, ottenendo un rimborso spese e ci può stare.

Il secondo, mi sembra un sistema fatto ad hoc solo per acquisire immobili, incarichi da clienti con la grana e lavorare in questa maniera non fa parte della mia etica professionale.

Per chi è nel settore, sono convinto, che la rivoluzione digitale, tecnologica, dovuta anche a recenti aperture della professione, offra orizzonti più ampi rispetto alla miope e limitata visione che secondo me hanno l'80% dei professionisti presenti sul mercato oggi.

Questa è solo la mia osservazione, che può anche essere sbagliata, valutata sulla base di semplici conversazioni da parte di chi chi fa l'agente immobiliare da più o meno tempo.

Voi, che impressioni avete?
 

Perizio

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Il che mi porta a una domanda, foto, video, scansioni... non sono sprecati se la casa è arredata a metà, o con cattivo gusto? Se il giardino è incolto, che faccio? Riprendo il giardino brullo?

E' una McLaren ad ogni modo XD

Sì ,perché puoi mostrarglielo com'è e fargli vedere come potrebbe essere legalmente ristrutturato con almeno un paio di opzioni.
Come poi dice Roberto ad un certo target sono cose che possono fare ne caldo ne freddo,ma basterebbe proporre l'oggetto in vendita in semplice realtà aumentata con le vari possibilità che gli si possono proporgli per adeguarlo a ciò che gli serve
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Come accennavo all'inizio della conversazione, io sarei orientato verso una reinterpretazione del ruolo dell'agente immobiliare, offrendo qualcosa di più che la semplice intermediazione di compravendite e locazione, che comunque continueranno ad essere una fetta importante dell'attività.
L'agente immobiliare fa intermediazione. Punto.
Puoi reinterpretare il lavoro, ma sempre di quello si tratta.
Se invece di puntare sulla capacità relazionale, vuoi puntare sulle nuove tecnologie, forse fare l'agente non è propriamente il lavoro adatto a te.
Come ho già scritto, tutta la tecnologia che vuoi non basta a fare un buon agente, che deve anche conoscere bene l'aspetto contrattuale e saper interagire con svariati tipi di clienti.
Quando ho cercato immobili per me o per famigliari ( villa nel sud della Sicilia e casale in Monferrato), mi sono scontrata spesso con agenzie che avevano bei filmati, brochure di lusso, e poi erano cafoni al telefono, e antipatici e insistenti dal vivo.
3) Nulla da dire sulla proprietaria!
A me il video sembrava più una pubblicità di demotica, o di una società di escort che una presentazione dell'immobile...
Ma confesso, se non si era capito, che non sono una grande fan dei filmati di presentazione; fanno spesso vedere quello che il committente crede siano i punti di forza, ma che non sempre corrispondono a quello che l'aspirante acquirente cerca o vuole sapere.
 

cafelab

Moderatore
Membro dello Staff
Professionista
ma basterebbe proporre l'oggetto in vendita in semplice realtà aumentata con le vari possibilità che gli si possono proporgli per adeguarlo a ciò che gli serve

Per me si può fare,
per noi produrre un progetto di interior non è un problema e abbiamo già mezzi e competenze per produrre renderings 360vr
Collaboriamo
 

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