giangi90

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in caso di edilizia libera, o importi non superiori a 100mila euro, o se si decide di portare la spesa in detrazione IRPEF non serve asseverazione
A tuo avviso potrebbe essere utile farmi fare comunque una dichiarazione dalla ditta che effettua la sostituzione, in cui si evince che gli infissi rimossi erano fuori norma DM 236 (magari con qualche foto allegata) mentre i nuovi lo rispettano?
 

cafelab

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Non vedo come potrebbero, la ditta al massimo può certificare il profilo o la maniglieria che fornisce

Immagino che questi infissi non abbiano battuta a terra e una luce di passaggio di almeno 85 cm, giusto?
 

giangi90

Membro Junior
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Non vedo come potrebbero, la ditta al massimo può certificare il profilo o la maniglieria che fornisce

Immagino che questi infissi non abbiano battuta a terra e una luce di passaggio di almeno 85 cm, giusto?
Se non certifica la ditta che fa in lavori, non essendo coinvolto nessuna altra figura, chi può "certificare" un lavoro?
Il geometra assevera per il comune laddove è previsto da una norma, ma se nessuna norma lo richiede non so più se mantenga tale "status" anche per lavori in edilizia libera e per un ente diverso dal servizio edilizio di un comune.
 

ginore

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Mi intrometto anche io in quiesta discussione a proposito di asseverazione (?) o semplice dichiarazione (?) e da parte di chi?

Vi riporto la ma situazione.
Ho in atto (2023) un ristruttuazione edilizia (è stata fatta la CILA); ho letto pure io della possibilità di detrarre le spese per sositutizione delle porte interne per il 75% (bonus eliminazione delle barriere architettoniche, introdotta dalla legge di bilancio 2022 (legge n. 234/2021) ed estesa fino al 31 dicembre 2025 dalla legge di bilancio 2023 (legge n. 197/2022).
Per usufruire dell’agevolazione gli interventi devono rispettare i requisiti previsti dal decreto del Ministro dei lavori pubblici n. 236 del 14 giugno 1989 (Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche).
Poi l'Agenzia delle Entrate però non specifica se, tra i documenti da conservare per eventuale verifica da pare del fisco, sia contemplata o meno una asseverazione o dichiarazione da parte di un tecnico abilitatato:
a propositi di questo il mio tecnico dice che serve l'asseverazione ma lui non può farla e bisogna trovarne uno abilitato...ma afferma che è cosa difficile perchè dopo l'affossamento del superbonus (che nel mio caso non c'entra nulla) è una specializzazione che non "tira" più.....

giangi90...tu come hai risolto?
qualcuno che possa dirimere la questione?
 

cafelab

Moderatore
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Professionista
Geometri, Archiettti e Ingegneri regolarmente iscritti all'Ordine sono abilitati a certificare il rispetto della norma per l'abbattimento delle barriere architettoniche.
Ogni qual volta che si deposita una pratica qualsiasi si certifica implicitamente

Ma se l'AdE non pretende una asseverazione non vedo perchè farla
 

ginore

Membro Attivo
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Geometri, Archiettti e Ingegneri regolarmente iscritti all'Ordine sono abilitati a certificare il rispetto della norma per l'abbattimento delle barriere architettoniche.
Ogni qual volta che si deposita una pratica qualsiasi si certifica implicitamente

Ma se l'AdE non pretende una asseverazione non vedo perchè farla
Infatti non trovo traccia di richiesta asseverazione, nella guida dell'AdE....
.... che pasticcio!
 

giangi90

Membro Junior
Privato Cittadino
Infatti non trovo traccia di richiesta asseverazione, nella guida dell'AdE....
.... che pasticcio!
L'asseverazione se non ricordo male è necessaria solo in caso di sconto in fattura, negli altri casi ho letto che serve una "dichiarazione" da parte del "tecnico abilitato" in cui si riassume la conformità tecnica dell'intervento effettuato a quanto previsto dal Decreto i requisiti previsti dal decreto del Ministro dei lavori pubblici n. 236 del 14 giugno 1989.
Personalmente trovo la soluzione un ibrido, in quanto il "tecnico" non può fare altro che allegare le schede tecniche dei materiali installati (nel nostro caso infissi) attestanti l'altezza delle maniglie, per esempio, ma come dimostrare che le altezze precedenti erano diverse e non congrue alle disposizioni? Foto? e come si rende leggibile un centimetro dovendo fotografare la parete con la finestra e quindi bisogna posizionarsi almeno a 2 metri ?
Onestamente non so quale tecnico sia disponibile oltre che in grado di fare prove in sito tramite dinamometro, che dimostrino il rispetto dello sforzo di manovra massimo di 8 kg e redazione di apposita documentazione e/o report della prova eseguita in opera che attesti il superamento della prova.
Che ne pensate?
 

giangi90

Membro Junior
Privato Cittadino
In buona sostanza, anche se si tratta di interventi in Edilizia libera e quindi senza la necessità di coinvolgere un tecnico abilitato per la realizzazione delle opere, alla fine in realtà deve comunque essere coinvolto per la redazione di una relazione chiarificatrice.
Ma il problema a mio avviso è molto più grave, mi spiego meglio.
Se nella prova dinamomentrica per l'apertura degli infissi fosse necessaria una forza superiore a 8 kg, non sarebbe possibile usufruire dei bonus, secondo quanto indicato dal DM 236.
Mi sembra strano oltre che assurdo, che non sia possibile sapere a monte dell'acquisto, e quindi solo da parte del fornitore degli infissi, se quel tipo di infisso sia già rispondente al 100% a quanto indicato nel Decreto 236.
O sbaglio qualcosa?
 

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