il_dalfo

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Questo discorso non è di nessuna utilità pratica. Anche se non fosse il comune a farlo, sarebbero i condòmini a farlo sbattere fuori per motivi di decoro, decenza e igiene.
pfui, fuffole: a momenti, manco le guardie possono "sbattere" fuori casa un abusivo che occupa la casa di un pensionato (per fare un esempio). Figurati se ci riescono i condomini.
 
U

Utente Cancellato 86326

Ospite
Vi dico quello che penso...

Ci sono due livelli di valutazione giuridica della questione.
Il diritto alla residenza in quanto diritto "soggettivo".
E' un diritto che favorisce accesso alla sanità pubblica, all'esercizio del diritto di voto, alla possibilità di richiedere certificati e documento d'identità.
E' ovviamente un diritto soggettivo perchè addirittura prescinde dalla possibilità di disporre di una dimora e le anagrafi dei comuni (non di tutti ma per loro demeriti) possono registrare la residenza presso abitazioni fittizie ("via dei senza fissa dimora"... )

A mio avviso si tratta di un diritto innegabile al cittadino proprio perchè attiene a fondamentali costituzionali.

Altra questione riguarda le norme urbanistiche che hanno invece una valenza oggettiva in quanto prescindono dal soggetto che occupa l'immobile ma stabiliscono se esiste un abuso costruttivo o di destinazione e lo sanzionano come previsto.

Così, se il vigile che deve accertare il fatto che Tizio dimori nell'immobile A, non ha alcuna autorità per disquisire sulle caratteristiche tecniche dell'immobile ma deve limitarsi ad accertarne la fruizione da parte del richiedente, dall'altra parte l'ufficio tecnico può far valere l'uso irregolare del fabbricato, sanzionarlo, multarlo e richiederne l'eventuale ripristino.
Vero. Però questa contraddizione non dipende dal cittadino. Come giustamente hai scritto, non può essere annullato un diritto soggettivo perché esiste un diritto oggettivo (che spesso è solo di ordine burocratico).
Il diritto soggettivo nasce da dei diritti costituzionali (di rango superiore) rispetto al diritto oggettivo (normativa edilizia).
Dubito che in tribunale il Comune possa far condannare un soggetto che usa i locali senza averli modificati solamente per ripararsi la notte dal freddo. La comunità non ha alcun danno da ciò, anzi, al contrario avrebbe più danni dovendo ospedalizzare qualcuno che è perennemente ammalato perché vive senza tetto.

Va inoltre sottolineato che possono esistere altre limitazioni, stabilite per legge, all'esercizio di un diritto soggettivo. L'esempio sulla residenza è dato dalla legge Lupi-Renzi del 2014 che, per combattere l'occupazione abusiva degli immobili, ha stabilito la nullità degli atti di richiesta della residenza in assenza di un giusto titolo o dell'autorizzazione dell'avente diritto.

In questo caso, l'ufficiale all'anagrafe, può escludere la concessione della residenza pure in un immobile di tipo residenziale perfettamente conforme alla normativa edilizia. Si tratta di una normativa che, in fin dei conti, mette a confronto due elementi costitutivi imprescindibili della nostra società. Il diritto alla residenza e quello all'inviolabilità della proprietà privata.
Avrai notato che nella esposizione del riassunto da me effettuta, si chiarisce che il pre-requisito per la richiesta di residenza nel C2 o C6 è avere diritti sull'immobile. Non stiamo analizzando il caso di immobili occupati abusivamente. Comunque a mio avviso hai fatto bene ad allargare il discorso a questi casi.
 
U

Utente Cancellato 86326

Ospite
Questo discorso non è di nessuna utilità pratica. Anche se non fosse il comune a farlo, sarebbero i condòmini a farlo sbattere fuori per motivi di decoro, decenza e igiene.
??? i condomini non sono i proprietari dell'immobile non fanno sbattere fuori nessuno. Non hanno alcun titolo per intimarti di uscire. E se insistono, li denunci per stalking e per violenza privata.
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
pfui, fuffole: a momenti, manco le guardie possono "sbattere" fuori casa un abusivo che occupa la casa di un pensionato (per fare un esempio). Figurati se ci riescono i condomini.
Guarda che lo so molto meglio di te. Certo è che se fossi un condòmino gli renderei la vita molto difficile e prima o poi con le buone o con le cattive (non inteso come violenza fisica) sarebbe costretto a sloggiare.
 

il_dalfo

Membro Senior
Professionista
Guarda che lo so molto meglio di te. Certo è che se fossi un condòmino gli renderei la vita molto difficile e prima o poi con le buone o con le cattive (non inteso come violenza fisica) sarebbe costretto a sloggiare.
A mio avviso è più facile trovare incongruenze nella casa del condomino che nella cantina del barbùn...
 

cafelab

Moderatore
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Professionista
@Capitan Gallo hai proposto una sfida stuzzicando l'animosità dei frequentatori del forum
nessuna sorpresa per il tenore delle risposte ricevute!

Quello che stiamo dicendo dal primo post e che nessun riassunto ed elucubrazione cambierà e che

-è legale stabilire la propria residenza in un garage
-non è legale vivere nel garage

invece i condòmini e i vicini sono proprio quelli da cui partono queste denunce:
il vicino segnala l'abusivismo edilizio all'ufficio tecnico, il comune è obbligato a effettuare un sopralluogo
se riscontrano abusi edilizi scatta il procedimento

Non sono procedimenti che finiscono sui giornali, ma gli uffici comunali hanno casi simili tutti i giorni
 
U

Utente Cancellato 86326

Ospite
Guarda che lo so molto meglio di te. Certo è che se fossi un condòmino gli renderei la vita molto difficile e prima o poi con le buone o con le cattive (non inteso come violenza fisica) sarebbe costretto a sloggiare.
Come senza tetto mi rivolgerei ad un avvocato con gratuito patrocinio, in modo da arrivare in Cassazione a costo zero.
Poi farei una denuncia per stalking con diffida ad avvicinarsi a me.
Nel caso venissero pronunciate parole negative contro di me in presenza di terzi, raccoglierei le loro deposizioni e procederei a denunciare per diffamazione il soggetto che le ha dette.
Infine, nel caso in cui il soggetto fosse così nervoso da avvicinarsi al sottoscritto mettendomi le mani addosso, prima mi difenderei annullando la minaccia in corso, quindi procederei a denuncia per tentate lesioni personali.
Non mi piego a nessuna forma di coercizione.
 

cafelab

Moderatore
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Non ho capito bene, tu ti senti libero di non rispettare la legge perchè sei in condizioni di bisogno.
però ti rivolgi all'avvocato per far valere la legge?

la legge si rispetta o non si rispetta a seconda della convenienza del momento?

Tanto vale andare a rubare le pensioni fuori dalla posta e pagarsi l'affitto, no?
Tanto essendo bisognosi si è giustificati, no?
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
??? i condomini non sono i proprietari dell'immobile non fanno sbattere fuori nessuno. Non hanno alcun titolo per intimarti di uscire. E se insistono, li denunci per stalking e per violenza privata.
Ma quale stalking? I condomini possono lamentarsi e protestare quanto vogliono anche perché sono proprietari delle parti comuni che l'abusivo non potrebbe utilizzare e soprattutto possono denunciare gli abusi all'ufficio tecnico comunale anche tramite amministratore.
 

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