miacobel

Membro Attivo
Privato Cittadino
Carissimi tutti,
ho da sottoporvi un quesito.
Io e mio fratello possediamo un grosso appartamento al 50% (un'unità vuota e libera che rappresenta la 2° casa per entrambi). Io vorrei evitare di vendere l'intero immobile (al momento significherebbe svendere) cercando un modo trasparente e lineare per acquisirne la totale proprietà. Premesso che non posseggo una disponibilità economica tale da poter procedere ad un acquisto, mio fratello sarebbe disposto a cedermi tale proprietà qualora io gli cedessi il mio di appartamento (molto più piccolo) dove io ne ho totale proprietà e che rappresenta per me la 1° casa.
Potete darmi un aiuto per trovare una soluzione, come sopra descritta, che garantisca un passaggio di proprietà senza dover spargere tanto denaro al vento?

Grazie in anticipo

Marcello[/FONT]
 
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miacobel

Membro Attivo
Privato Cittadino
Dimenticavo, il mio appartamento possiede, una pertinenza (posto auto scoperto) che è stato acquistato in un periodo diverso (2007) da quello eseguito al momento dell'acquisto della 1° casa (1995).
In sostanza esistono 2 atti di acquisto.
Viceversa, l'appartamento condiviso al 50% detiene una pertinenza (Box) legata all'appartamento fin dal suo acquisto (1966).

Marcello
 
M

marcellogall

Ospite
Le permute tra immobili sono permesse ma non sono a costo zero.
Dovrete pagare le imposte relativamente all'immobile con i valori più alti e questo
calcolo lo si potrà fare solo conoscendo i valori catastali. Presumo che acquisterai quella più grande come prima casa e tuo fratello pagherà come seconda casa.
Se è così rivolgiti ad un notaio per sapere immediatamente l'esborso totale.
 

miacobel

Membro Attivo
Privato Cittadino
grazie mille per la sua risposta.
In sostanza, se ho capito bene l'acquisto da parte mia verrebbe riconosciuto come prima casa in quanto la cessione della mia prima casa è contestuale.
Le faccio 2 conti, avendo sottomano i valori catastali.

Conto A)
L'immobile grande (quello al 50%) ha un valore di circa 200.000 Euro. Pertanto si dovrebbe considerare il 3% o il 2% (secondo la nuova normativa) della metà di 200.000 che fanno circa 2000 o 3000 euro.

Conto B)
L'immobile in mio possesso (quello al 100%) ha un valore di circa 53000 euro, il cui 9% (seconda casa) ammonta a circa 4800 euro.

A fronte di ciò verrebbe considerato il conto B, ovviamente + le spese del notaio.

Le sembra corretto questo tipo di ragionamento?

Inoltre, secondo lei, esistono dei limiti per poter ri-usufruire della agevolazione per l'acquisto 1° casa?
Considerando che posseggo altri 2 immobili come 2° casa in altri comuni?

Grazie
 
M

marcellogall

Ospite
I conti sono corretti. L'importante è non possedere altri appartamenti, da solo o in comproprietà con il coniuge, nel comune in cui risiederai e non avere in altra parte d'Italia appartamenti acquistati con le agevolazioni prima casa.
 

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