pirazze

Nuovo Iscritto
buona sera a tutti :), sono nuova del forum, mi presento sono elisa.
ho letto alcune vostre discussioni ed ero interessata a quelle riguardanti le successioni e/o donazioni.
io vorrei farmi casa e mio padre ha una csa vecchia da ristrutturare, cosa sarebbe piu appropriato una donazione o comprarla?tenendo conto del fatto che ho una sorella. mio padre potrebbe donarmela? quali sarebbero i costi?


buona serata a tutti
 

Francesco70p

Membro Ordinario
Privato Cittadino
In generale è preferibile la compravendita, per il motivo che la proprietà non potrà essere messa in discussione e questo semplifica l'eventuale vendita successiva, anche immediata.

Se comunque non prevedi di rivendere la casa (per ben 10 o 20 anni, dovresti approfondire), allora
ti consiglio la donazione, che ha dei vantaggi immediati sulle spese di stipula, soprattutto se acquisteresti come seconda casa. Inoltre è necessario sapere il valore catastale.

Tieni anche conto che la legge prevede che un genitore non può favorire un figlio rispetto ad un altro e questo aspetto dovrebbe essere valutato con chiarezza da subito, per evitare anche spiacevoli questioni familiari e rivalze future.

Un saluto,

Francesco
 

sfilasto

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Ciao Elisa,
come detto anche da Francesco70p è decisamente preferibile la vendita, specialmente perchè se tu dovessi mai avere bisogno in futuro di rivendere quell'immobile, potresti trovare notevoli difficoltà. La donazione, infatti, è un atto unilaterale a titolo gratuito e soggiace alla possibilità di essere impugnato. Premesso che magari in famiglia non ci saranno mai discussioni, il problema si pone per chi - eventualmente - volesse acquistare la casa dopo di te. La maggior parte delle banche non accetterebbero di ipotecare il bene oggetto di donazione (e l'ipoteca è indispensabile per ottenere il mutuo) in quanto chiunque possa avere delle legittime pretese, fino a 20 anni dalla avvenuta donazione o fino a dieci anni dalla morte del donante, ha privilegio rispetto anche alle ipoteche. I legittimi aventi diritto sono coloro che ricadono nel quadro ereditario legittimo (coniuge, discendenti o - in mancanza - ascendenti). Il problema si pone in quanto non è mai possibile stabilire con certezza l'inesistenza di eredi legittimi, quali figli naturali non noti. A costoro la nostra costituzione riserva merito legittimo pari a quello dei figli riconosciuti. Quindi la banca non concede il mutuo in quanto - in qualsiasi momento entro i termini suddetti - non solo coloro che sono ben noti (e che potrebbero rilasciare una dichiarazione di "benestare" alla donazione) ovvero i fratelli o le sorelle avrebbero diritto ad ottenere "soddisfazione" circa la quota ereditaria a loro spettante, ma chiunque pretenda di essere "figlio" del donante, promuova una causa per ottenere il riconoscimento della paternità e ottenga la trascrizione della causa sull'immobile, di fatto impedisce che quell'immobile sia rivendibile e può ottenere di essere integrato nella proprietà dello stesso fino alla concorrenza della sua quota di legittimità. Perdonami se non sono riuscito a spiegarmi, in sostanza il consiglio che consente di essere al riparo da rischi è la vendita, rispetto alla donazione. Se desideri approfondire ti consiglio la lettura di questo testo, presso il sito del Notariato: Successione e Donazione
Un caro saluto
 

StLegaleDeValeriRoma

Membro Assiduo
Professionista
Salvo verificare le condizioni personali è preferibile la vendita del bene... attenzione alla sorella che tra cento anni sarà come te chiamata all'eredità e legittimaria da non danneggiare.
Avv. Luigi De Valeri:stretta_di_mano:
 

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