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Slitta ma non di troppo il debutto in aula della riforma del Condominio.

Le novità attese non sono poche “dal sito internet per tutti i condomini che assicurerà la tracciabilità dei movimenti contabili dell’amministratore”, all’obbligo di agire in tempi stretti contro i morosi. Ma numerosi sono anche i nodi ancora da sciogliere. Così se il testo base di discussione rimane quello approvato in prima lettura dal Senato il 26 gennaio 2011 (Pdl 4041), in tutto 32 articoli che novellano ed integrano il codice civile, i cambiamenti allo studio sono di peso come il concetto di “verticalità” del condominio che risulta sempre di più inadeguato alle nuove realtà edilizie: villette a schiera, supercondomini ecc.

Tra le novità principali sui c’è maggiore consenso, oltre alla esplicita previsione del condominio “orizzontale”, ci sono:
  1. l’adozione di nuove maggioranze per la modifica delle destinazioni d’uso delle parti comuni;
  2. la procedura urgente per i lavori della messa in sicurezza del condominio in caso di pericolo e l’eventuale intervento cautelare dell’autorità giudiziaria;
  3. la disciplina speciale per la realizzazione di interventi di utilità sociale (rimozione barriere architettoniche, risparmio energetico, ecc.);
  4. l’adozione di un registro con i movimenti contabili, un riepilogo finanziario e una nota esplicativa, e l'uso di un conto corrente intestato al condominio.
Infine, la nuova disciplina relativa all’amministratore (nomina, revoca, attribuzione e doveri) la cui figura esce rafforzata nei poteri ma anche soggetta ad un ampliamento delle responsabilità connesse alla gestione condominiale.

Contro il rischio della fuga con la “cassa” c'è la polizza fideiussoria, oppure la creazione di un Fondo di garanzia alimentato dagli amministratori. Una strada, la seconda, che piace per esempio al Centro studi nazionale Anaci che vorrebbe affidarne la gestione alle associazioni, alimentandolo con un prelievo intorno all'1% della media del capitale gestito dagli amministratori. In tal modo i proprietari sarebbero garantiti e gli amministratori sgravati dai costi di un polizza assicurativa molto onerosa.

L’altro capitolo caldo è quello dalla istituzione di un registro degli amministratori presso le Camere di commercio.

C’è consenso invece sull’obbligo dell’amministratore di agire in tempi brevi - pena la revoca dell'incarico da parte del giudice su ricorso anche di un solo condomino - contro i morosi magari portando il termine da 4 a 6 mesi.

Rimane controversa, in ultimo, anche la questione della trasformazione del condominio da ente di gestione a soggetto dotato di personalità giuridica.

Fonte Il Sole 24 Ore
 

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