No.Quindi possiamo inserire l'accettazione di mia suocera nella trascrizione dell'eredità di mio suocero?
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No.Quindi possiamo inserire l'accettazione di mia suocera nella trascrizione dell'eredità di mio suocero?
Più che altro non dovendo venderlo non è necessario provvedervi ora, direi .Sicuri che per quel garage dove sono intervenute due successioni occorra fare azioni? Chi potrebbe sollevare questioni?
La mia domanda è diversa: dovendo venderlo in futuro, fra anni, sarà sempre necessaria? O l'atto di acquisto precedente risolve ed azzera eventuali problematiche future?Più che altro non dovendo venderlo non è necessario provvedervi ora, direi .
La trascrizione è obbligatoria dal 2010, allego un documento veramente esaustivo sull'argomento.Per la cronaca non mi risulta una data dopo la quale sia diventato obbligatoria la trascrizione dell'accettazione d'eredità: in teoria è sempre esistita. se c'è mi piacerebbe conoscere la direttiva.
Credo che il problema sia di "dottrina": la previsione di continuità delle trascrizione è sempre esistita; e solo da un certo momento il Notariato ha rimarcato tale adempimento a tutela degli acquirenti.
Ancora recentemente, avendo acquisito la quota di mia sorella di un immobile ereditato, chiesto al notaio se si doveva fare la trascrizione della accettazione, mi rispose in modo piuttosto singolare: "tute bale".
Credo che in giro ci siano migliaia di immobili con tali lacune, e mai sentito di dover far retroattivamente operazioni retroattive di accettazione.
Sicuri che per quel garage dove sono intervenute due successioni occorra fare azioni? Chi potrebbe sollevare questioni?
Non risolve, perché mancherebbe la continuità delle trascrizioniO l'atto di acquisto precedente risolve ed azzera eventuali problematiche future?
Che oggi i notai la considerino necessaria è noto. E non c'è che da prenderne atto.La trascrizione è obbligatoria dal 2010, allego un documento veramente esaustivo sull'argomento.
Stando al codice civile risponderei di si, in caso di vendita, visto l0'art 2650: cosa mi sorprende sono due aspetti. Il primo già citato è che tale adempimento non fosse sollecitato in passato anche abbastanza recente.E' veramente, formalmente, OBBLIGATORIA?
A quanto ho capito, per trascrivere l'accettazione tacita è necessario il notaio che esplicita formalmente e pubblicamente la volontà dell'erede, esempio deducendola dal rogito. Non si può fare a meno del notaio. L'unica valida alternativa è l'accettazione espressa, facendola direttamente in cancelleria di tribunale.Stando al codice civile risponderei di si, in caso di vendita, visto l0'art 2650: cosa mi sorprende sono due aspetti. Il primo già citato è che tale adempimento non fosse sollecitato in passato anche abbastanza recente.
Il secondo è invece di carattere procedurale: bastava rendere automatica la trascrizione di accettazione a fronte di qualche altra azione, tipo voltura o successivo atto di vendita, senza aggravio di tempo e costi notarili.
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