nicola esposito

Membro Junior
Privato Cittadino
Occorre sapere come è stata formulata la clausola sospensiva/risolutiva.

In linea generale direi che senza mutuo non dovresti essere vincolato.
La clausola e stata scritta nel seguente modo:la seguente proposta d'acquisto è condizionata alla'accettazione del mutuo che verrà richiesto presso la banca...e che dovrà essere comunicato entro il 30/11/2014
 

nicola esposito

Membro Junior
Privato Cittadino
Siamo alle solite ... queste proposte sospensivamente subordinate al mutuo come la giri la giri sono sempre beghe.
Quanto vorrei che ti deliberassero il mutuo ...
Ps ma mettiamo ill caso che a ripensarci fosse stato il proprietario tu cosa avresti fatto o preteso?
Ma al termine della proposta il proponente ha tutto il diritto di vendere ad altri essendo vincolato ad una condizione sospensiva che è decaduta essendo scaduta.PS: non avrei potuto pretendere nulla e non avrei preteso a prescindere niente avendo firmato in buona fede una proposta che mi dava un limite di tempo per ottenere un mutuo
 

elisabettam

Membro Senior
Agente Immobiliare
Ma al termine della proposta il proponente ha tutto il diritto di vendere ad altri essendo vincolato ad una condizione sospensiva che è decaduta essendo scaduta.PS: non avrei potuto pretendere nulla e non avrei preteso a prescindere niente avendo firmato in buona fede una proposta che mi dava un limite di tempo per ottenere un mutuo
il proponente sei tu
 
P

PROGETTO_CASA

Ospite
Il problema di fondo è che sono stato informato di un possibile problema strutturale del palazzo che tutti mi confermando ma nessuno me lo mette per iscritto... Quindi non sapendo cosa sto acquistando vorrei sapere se a scadenza della proposta d'acquisto ho il diritto di svincolarmi.sulla proposta d'acquisto c'è scritto esattamente: la proposta d'acquisto è condizionata alla'accettazione del mutuo che verrà richiesto presso la banca....e che dovrà essere comunicato entro il 30/11/2014

Per cortesia cerca di non prenderci in giro perché al post 1 scrivi che vuoi ritirarti per problemi personali, ora che la casa potrebbe avere problemi strutturali.
Almeno dimostra un minimo di coerenza.
 
P

PROGETTO_CASA

Ospite
Espediente?

Non so quello che hanno pattuito esattamente, ma il termine è trascorso ed il mutuo non è stato deliberato, sta solo cercando di far valere una clausola che stava bene a tutti. (clausola antipatica, che io detesto, che se posso non inserisco, ma che in questo caso c'era).

Da quanto leggo apparentemente senza neanche troppa malizia (ma ovviamente non so tutta la vicenda).

Che la cosa si concluda positivamente per il proponente lo sa anche lui sebbene faccia finta di non saperlo tanto è vero che si è mosso con la banca per ottenere quella dichiarazione.
L'assegno è intestato al venditore quindi cosa rischia? L'onere della prova è in carico al venditore/agenzia. Il punto è l'agire correttamente mantenendo i propri impegni senza scrivere di problemi personali per poi successivamente indicare timori sulla stabilità del palazzo.
ps:
Espediente è usare la clausola sospensiva premeditatamente, senza rispetto per le parti, sapendo di potersi svincolare a piacimento senza penali indipendentemente dalle motivazioni.
 

Avv Luigi Polidoro

Nuovo Iscritto
Membro dello Staff
Professionista
Buongiorno a tutti,
se ho ben capito:
1) proposta avanzata il 20 ottobre
2) richiesta di mutuo inoltrata il 24 ottobre
3) alla scadenza del termine posto nella condizione (30 novembre), non è stata ancora comunicata l'accettazione.
A mio parere la proposta deve ormai considerarsi priva di efficacia ed il proponente ha diritto a vedersi restituire la somma versata: la richiesta di mutuo è stata fatta con sollecitudine (4 gg dopo la proposta) ed il termine espressamente previsto in contratto è scaduto: nessuno può contestare al proponente alcuna illegittimità.
Il mio consiglio è quello di richiedere celermente la restituzione dell'assegno, con formale messa in mora.
Qui termina la parte strettamente "tecnica" dell'intervento.
Per quanto concerne invece la valutazione etico / deontologica della questione, ritengo che alcuni degli intervenuti alla discussione, più che scagliarsi contro il proponente (che sta semplicemente esercitando una propria facoltà), debbano deplorare la scarsa professionalità con cui vengono formulate alcune proposte di acquisto.
La clausola con cui l'efficacia della proposta viene subordinata alla concessione del mutuo soddisfa gli interessi dell'aspirante compratore, quindi deve essere formulata con attenzione per evitare abusi; soprattutto qualora la clausola (che pone una condizione) viene associata ad un termine (come nel nostro caso).
Tutti avete hanno lanciato strali contro la condizione, ma pochi sembrano essersi accorti che il problema è stato:
a) l'inserimento maldestro di un termine (troppo vicino - l'agenzia che ha inserito la clausola li conosceva i tempi delle delibere o era alla sua prima mediazione immobiliare?)
b) la mancata previsione circa la mancata risposta della banca (cosa ben diversa dalla mancata concessione del mutuo).
Se l'agenzia (oppure il venditore) avessero valutato quanto sopra, avrebbero costruito diversamente la clausola ed il problema non si sarebbe venuto a creare.
 
P

PROGETTO_CASA

Ospite
Buongiorno a tutti,
se ho ben capito:
1) proposta avanzata il 20 ottobre
2) richiesta di mutuo inoltrata il 24 ottobre
3) alla scadenza del termine posto nella condizione (30 novembre), non è stata ancora comunicata l'accettazione.
A mio parere la proposta deve ormai considerarsi priva di efficacia ed il proponente ha diritto a vedersi restituire la somma versata: la richiesta di mutuo è stata fatta con sollecitudine (4 gg dopo la proposta) ed il termine espressamente previsto in contratto è scaduto: nessuno può contestare al proponente alcuna illegittimità.
Il mio consiglio è quello di richiedere celermente la restituzione dell'assegno, con formale messa in mora.
Qui termina la parte strettamente "tecnica" dell'intervento.
Per quanto concerne invece la valutazione etico / deontologica della questione, ritengo che alcuni degli intervenuti alla discussione, più che scagliarsi contro il proponente (che sta semplicemente esercitando una propria facoltà), debbano deplorare la scarsa professionalità con cui vengono formulate alcune proposte di acquisto.
La clausola con cui l'efficacia della proposta viene subordinata alla concessione del mutuo soddisfa gli interessi dell'aspirante compratore, quindi deve essere formulata con attenzione per evitare abusi; soprattutto qualora la clausola (che pone una condizione) viene associata ad un termine (come nel nostro caso).
Tutti avete hanno lanciato strali contro la condizione, ma pochi sembrano essersi accorti che il problema è stato:
a) l'inserimento maldestro di un termine (troppo vicino - l'agenzia che ha inserito la clausola li conosceva i tempi delle delibere o era alla sua prima mediazione immobiliare?)
b) la mancata previsione circa la mancata risposta della banca (cosa ben diversa dalla mancata concessione del mutuo).
Se l'agenzia (oppure il venditore) avessero valutato quanto sopra, avrebbero costruito diversamente la clausola ed il problema non si sarebbe venuto a creare.

Avvocato mi scusi ma forse Lei non ha ben compreso che al proponente la banca concederà il mutuo ma egli ha cambiato idea quindi non vuole piu' comprare.
Quindi non comprendo le considerazioni al punti a e b., valutazioni migliori sull'affidabilità del proponente e definire differenti termini nella proposta (accettabili dal venditore) non avrebbero cambiato la sostanza perché non si sarebbe arrivati alla delibera.
 

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