seph78

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Io parlo per la mia esperienza, quindi se dico sciocchezze scusatemi... ma la provvigione all'agenzia immobiliare l'ho pagata al compromesso.
Anche perchè facendo un esempio numerico, mettiamo che compro una casa di 400k euro, alla proposta ovviamente darò una cifra simbolica di 5000 euro.
La provvigione che spetta all'ai è il 3% + IVA che sono 12 mila euro + 2400.

Il venditore si ritira e mi da il doppio della caparra, io mi intasco 5000 euro e ne devo dare all'agente 14mila...
Cornuto e mazziato?

Semmai è il venditore che dovrebbe corrispondere all'agente la provvigione, visto che l'agente il compratore gliel'aveva trovato eccome.
Per me alla proposta accettata il lavoro dell'AI nei miei confronti di compratore non è finito. Al compromesso registrato, e su ben altri numeri si.
 

Antonello

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Agente Immobiliare
Semmai è il venditore che dovrebbe corrispondere all'agente la provvigione, visto che l'agente il compratore gliel'aveva trovato eccome.

Un pò di confusione.
Il venditore che si ritira pagherà o il doppio della caparra o i danni conseguenti alla sua azione.
Sta al proponente decidere quale strada seguire.
Sicuramente in questo caso, da te elencato, chiederà i danni.
Il venditore pagherà anche lui la sua provvigione.

Per me alla proposta accettata il lavoro dell'AI nei miei confronti di compratore non è finito. Al compromesso registrato, e su ben altri numeri si.

Per la legge italiana, si. All'accettazione della proposta il "lavoro" dell'agente immobiliare è concluso.
Per l'etica professionale, no.
Non capisco "al compromesso registrato" e "su ben altri numeri".
 

seph78

Membro Attivo
Privato Cittadino
Non capisco "al compromesso registrato" e "su ben altri numeri".

Intendevo che, per come la vedo io, la proposta, al di là dell'esigua cifra che si dà per bloccare l'immobile, è pura carta straccia.
Il compromesso, registrato all'agenzia delle entrate o vidimato da un notaio, è un documento ufficiale che dichiara l'intenzione di concludere l'affare e in quali modalità. Per questo mi sembra corretto che i soldi all'agenzia vengano dati al compromesso. Da quel momento in poi il lavoro è finito.
Il su ben altri numeri era inteso perchè al compromesso la caparra che si dà è, in linea di massima, il 20% del prezzo dell'immobile, quindi averne il doppio indietro come risarcimento, vuol dire rimanerci ampiamente dentro anche pagando giustamente la mediazione.

Insomma far pagare la mediazione solo con una firma su una proposta di acquisto è sbagliato.
 

Antonello

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Intendevo che, per come la vedo io, la proposta, al di là dell'esigua cifra che si dà per bloccare l'immobile, è pura carta straccia.

Purtroppo non è così.
La proposta accettata ha validità contrattuale, a prescindere dalle somme che siversano.

Da quel momento in poi il lavoro è finito.

Sono certo che l'agente immobiliare ti avrebbe seguito sino al rogito.
E' una prassi non dettata da alcuna legge.
 

Franciscus

Nuovo Iscritto
Salve, ho una situazione abbastanza simile, mi spiego: io sono un proponente acquirente e ho fatto la proposta tramite agenzia con allegato assegno. Adesso l'agenzia mi scrive comunicandomi che il venditore ha sì firmato e accettato la mia proposta ma, siccome sono emerse difformità non sanabili, il venditore ha posto la "condizione" che dovrei accettare l'immobile nello stato di fatto, quindi non conforme urbanisticamente e catastalmente. Ad oggi l'agenzia non mi vuole rilasciare copia della proposta; io vorrei fargli causa e chiedere il doppio della caparra. Cosa suggerite? grazie a tutti
 

Umberto Granducato

Fondatore
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Agente Immobiliare
La copia te la devono rilasciare, ma se l'accettazione è 'condizionata', è di fatto una non accettazione. E' un 'invito' ad una nuova contrattazione che potrai accettare (forzando la mano) oppure lasciar perdere.
Detta così direi che nn ci sono gli estremi per la rescissione/risoluzione
 

Franciscus

Nuovo Iscritto
Grazie per la risposta, L'agenzia non mi vuole dare la copia della proposta che dice di avere... secondo me perchè il venditore ha firmato per accettazione e posto la condizione a voce (sarebbe un fesso a mettere nero su bianco una difformità dell'immobile) e l'agente immobiliare sa bene che con la proposta in mano il venditore è in difetto con me. L'immobile mi interessa e di ridurre il prezzo non se ne parla, forse paventando una causa si ammorbidisce, qualche suggerimento?
 

Franciscus

Nuovo Iscritto
non so esattamente cosa ci sia scritto perchè l'ag. immobiliare non mi consegna la copia della proposta accettata, mi ha solo scritto una mail comunicandomi che il venditore ha accettato a condizione che l'ag. immobiliare verificasse la giusta corrispondenza catastale e urbanistica dell’immobile. Dalla verifica è emersa la difformità urbanistica catastale e quindi, secondo l'egente, l'invalidità dell'accettazione....
 

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