Buongiorno a tutti,
vorrei chiedervi un parere.
Sto acquistando casa, c’è già stato il compromesso, con versamento di circa un terzo del prezzo di vendita.
Ora il venditore si è accorto che mancano ancora nove mesi allo scadere dei cinque anni dall’acquisto da parte sua e ha scoperto che, non essendo nelle condizioni di ricomprare un altro immobile entro un anno, rischia di perdere l'agevolazione prima casa e rimetterci circa 7500 euro.
Da parte mia, però, c’è necessità immediata dell’immobile e la condizione posta nel compromesso era che si facesse il rogito entro poche settimane.
Il venditore ha quindi cercato assieme all’agente immobiliare una maniera per evitarlo e mi hanno proposto di registrare ora il compromesso dal notaio, assieme al versamento di un’altra quota di denaro (da definirsi, si parlava ipoteticamente di un ulteriore terzo), firmando al contempo un contratto di comodato nel quale si specifica che allo scadere dei nove mesi che mancano, si procederà a rogito effettivo (con il saldo della parte mancante del prezzo d'acquisto). Però da subito potrei, grazie al contratto di comodato, entrare nell’immobile ecc.
Ovviamente il venditore mi chiede tutto questo come favore personale, mi rendo conto che potrei oppormi nettamente ma visto che poi sarebbe il mio vicino preferirei mantenere buoni rapporti, anche perché sia lui, che l’agente, che il mio notaio mi assicurano che da nessun punto di vista la situazione potrebbe rappresentare per me qualche rischio particolare, rispetto al normale rogito.
Pensate anche voi sia così? O c’è qualcosa dalla quale dovrei stare in guardia o per cui sconsigliereste di procedere a un’operazione del genere?
Grazie in anticipo a tutti.
vorrei chiedervi un parere.
Sto acquistando casa, c’è già stato il compromesso, con versamento di circa un terzo del prezzo di vendita.
Ora il venditore si è accorto che mancano ancora nove mesi allo scadere dei cinque anni dall’acquisto da parte sua e ha scoperto che, non essendo nelle condizioni di ricomprare un altro immobile entro un anno, rischia di perdere l'agevolazione prima casa e rimetterci circa 7500 euro.
Da parte mia, però, c’è necessità immediata dell’immobile e la condizione posta nel compromesso era che si facesse il rogito entro poche settimane.
Il venditore ha quindi cercato assieme all’agente immobiliare una maniera per evitarlo e mi hanno proposto di registrare ora il compromesso dal notaio, assieme al versamento di un’altra quota di denaro (da definirsi, si parlava ipoteticamente di un ulteriore terzo), firmando al contempo un contratto di comodato nel quale si specifica che allo scadere dei nove mesi che mancano, si procederà a rogito effettivo (con il saldo della parte mancante del prezzo d'acquisto). Però da subito potrei, grazie al contratto di comodato, entrare nell’immobile ecc.
Ovviamente il venditore mi chiede tutto questo come favore personale, mi rendo conto che potrei oppormi nettamente ma visto che poi sarebbe il mio vicino preferirei mantenere buoni rapporti, anche perché sia lui, che l’agente, che il mio notaio mi assicurano che da nessun punto di vista la situazione potrebbe rappresentare per me qualche rischio particolare, rispetto al normale rogito.
Pensate anche voi sia così? O c’è qualcosa dalla quale dovrei stare in guardia o per cui sconsigliereste di procedere a un’operazione del genere?
Grazie in anticipo a tutti.