elisa35

Membro Attivo
Privato Cittadino
Buongiorno, spero sua la sezione giusta. Per motivi di lavoro mi trovo ad affrontare un caso molto tecnico. Vi spiego: il Sig X ha acquistato dal Sig Y un appartamento completamente da ristrutturare a Maggio. Il tecnico del sig X facendo le pratiche per iniziare i lavori di è reso conto che in bagno sono presenti un gradino per la pendenza dello scarico ed un muretto in cui attualmente è incassato il lavabo non presenti in planimetria, in cucina invece ha riscontrato la presenza di uno spessore in muratura che si estende per metà altezza su di una parete anch’esso non presente nelle planimetrie. Ha quindi avviato le pratiche di sanatoria. L’acquirente ritiene che questo costo, per quanto esiguo, spetti al venditore. Ovviamente il venditore non ne vuole sapere nulla, anzi il tecnico da lui incaricato ritiene che queste non rappresentino degli abusi. Nella relazione tecnica obbligatoria nella mia regione per il rogito , redatta dal tecnico della parte venditrice non è stato riportato nulla. Io non ho molta competenza in questo e le parti rifiutano una perizia fatta da un terzo tecnico , sopratutto perché devono pagarla loro. Qualcuno può darmi un consiglio? Io sono un mediatore civile, non un’architetto e non saprei neanche a quale norme appellarmi
 

Slartibartfast

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
A occhio mi sembra che il tecnico del sig. X ci stia marciando e si sia procurato un lavoro extra da fare.
Se stai ristrutturando la cosa migliore è inserire le misere modifiche che ha riscontrato nel progetto e il costo diventa esattamente zero.
A prescindere da tutto sono cose talmente minimali che parlare di difformità mi sembra proprio un andare a cercare la scusa per litigare o spillare soldi.
 

elisa35

Membro Attivo
Privato Cittadino
Non è casa mia. Io sono il mediatore a cui si sono rivolti. Per avvalorare questa tesi potete consigliarmi delle norme? Ho inviato una pec in comune per avere info su norme specifiche già la settimana scorsa ma nulla. Chiedere un confronto con un terzo tecnico se le parti non vogliono è fuori discussione, non posso pagare di tasca mia una consulenza 😊
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
Minimali si, che necessitino di una Cila anche, ma, a mio parere, il tutto dipende da quale tipo di opere si intendano fare nell'immobile.
Se si trattasse di una ristrutturazione totale degli ambienti si poteva anche soprassedere dato che le difformità sarebbero state rimosse/ modificate dall'intervento. Mentre se bagno e cucina resterebbero pressoché invariati non sarebbe corretto dare la responsabilità delle opere difformi realizzate da terzi a direttore lavori e artigiani, soprattutto per quanto riguarda gli impianti.
Se poi si viene a scoprire che sono stati utilizzati materiali scadenti a seguito di una rottura dell'impianto, l'idraulico e il d.l. ne dovrebbero pagare le conseguenze, per il lavoro malfatto e probabilmente anche in nero di chi i soldi li ha presi.
 

elisa35

Membro Attivo
Privato Cittadino
Grazie, @Jan80 . La ristrutturazione non prevede opere di modifiche degli ambienti. Si limita a cambiare pavimenti, rifare gli impianti di bagno e cucina. Da ciò che hanno dichiarato non era necessario aprire una Cila per queste, è realmente così?
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Buongiorno, spero sua la sezione giusta. Per motivi di lavoro mi trovo ad affrontare un caso molto tecnico. Vi spiego: il Sig X ha acquistato dal Sig Y un appartamento completamente da ristrutturare a Maggio. Il tecnico del sig X facendo le pratiche per iniziare i lavori di è reso conto che in bagno sono presenti un gradino per la pendenza dello scarico ed un muretto in cui attualmente è incassato il lavabo non presenti in planimetria, in cucina invece ha riscontrato la presenza di uno spessore in muratura che si estende per metà altezza su di una parete anch’esso non presente nelle planimetrie. Ha quindi avviato le pratiche di sanatoria. L’acquirente ritiene che questo costo, per quanto esiguo, spetti al venditore. Ovviamente il venditore non ne vuole sapere nulla, anzi il tecnico da lui incaricato ritiene che queste non rappresentino degli abusi. Nella relazione tecnica obbligatoria nella mia regione per il rogito , redatta dal tecnico della parte venditrice non è stato riportato nulla. Io non ho molta competenza in questo e le parti rifiutano una perizia fatta da un terzo tecnico , sopratutto perché devono pagarla loro. Qualcuno può darmi un consiglio? Io sono un mediatore civile, non un’architetto e non saprei neanche a quale norme appellarmi
Non hai descritto nulla che, almeno a Torino, sarebbe da sanare.
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
Pavimenti e impianti restano nell'attività di edilizia libera, ma gli impianti vanno comunque certificati.
Altre opere correlate che vadano a modificare gli ambienti, come scalini e muretti dalle mie parti necessitano di una Cila. Le regioni possono modificare tali regole.
 

elisa35

Membro Attivo
Privato Cittadino
Grazie a tutti. Quindi mi conviene cercare gli ordinamenti della Toscana. Per le certificazioni non penso abbiano problemi. Grazie mille a tutti
 

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