cinzia40

Nuovo Iscritto
Gentili amici,
io e il mio fidanzato abbiamo acquistato il nostro primo appartamento e finalmente, tra qualche giorno, completeremo il trasloco.
Dopo tempo e denaro spesi per la ristrutturazione, entriamo però in una casa già 'viziata', perchè il riscaldamento (unico calorifero) della zona giorno non funziona bene.
Abbiamo indagato, scoprendo esserci un'annosa questione tra i precedenti proprietari (da cui abbiamo acquistato) e il proprietario dell'appartamento di sopra (ultimo piano).
Questi ha eliminato il suo calorifero per creare un'ampia zona living, ma così facendo ha tagliato i tubi del riscaldamento condominiale. Chi ne paga le conseguenze è l'appartamento del piano di sotto (il nostro), dal momento che il termosifone è freddo perchè si riempie periodicamente di aria, e periodicamente dovrà intervenire una ditta esterna per lo spurgo.
Vi sembra una situazione equa?
Per il fastidio (spurgo) ed il danno (in termini di freddo ed economici, in quanto saremo costretti a riscaldare l'ambiente con scaldini e co. e l'invernata è appena iniziata) la situazione si presenta come un vero e proprio abuso, che in teoria vede danneggiato il condominio, in pratica soltanto noi in quanto il nostro calorifero è l'unico che ha smesso di funzionare.
Esistono strade più rapide per ripristinare la situazione, oppure dobbiamo rassegnarci ad intentare una causa civile?
Ringrazio chi vorrà consigliarmi.
 

pinacio

Membro Attivo
Professionista
Intanto bisogna vedere da quanto tempo dura questa situazione e poi valutare se tecnicamente non c'è un modo definitivo per risolvere il problema. Per questo è bene sentire un idraulico esperto. Le cause civili quando possibile è meglio evitarle, non me ne vogliano gli avvocati, perchè i tempi ed i costi non sempre giustificano questa strada.
 

seph78

Membro Attivo
Privato Cittadino
Penso più che non sia stata trovata la soluzione "tecnica" al problema, perchè magari l'inquilino del piano di sotto ha detto a quello del piano di sopra di risolvere in maniera poco consona, quello si sarà stizzito e il problema si è protratto senza chiamare neanche mezza volta un idraulico per vedere dove effettivamente si potesse mettere una pezza.
 

cinzia40

Nuovo Iscritto
La cosa va avanti dal 2003 circa.
A quanto sappiamo, di idraulici che hanno esaminato la situazione ce ne sono stati diversi.
Le soluzioni tecniche prospettate sono due:
1) riportare la situazione a com'era in origine, ripristinando la canna fumaria e il calorifero del piano di sopra. Lo sfogo dei tubi del ricaldamento sarebbe assicurato e noi non avremmo più il calorifero freddo (perchè ora funge da sfogo condominiale e quindi si riempie di aria e non di acqua calda);
2) mettere nella nostra cucina una valvola di sfogo del riscaldamento condominiale.
Noi ovviamente sponsorizziamo la prima ipotesi ;))
 

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