martinuzza

Nuovo Iscritto
Ho redatto una proposta di acquisto immobiliare tramite un'agenzia. Il venditore risiede fuori la mia città, e quindi i tempi di risposta si sono protratti abbastanza. Ad un primo rifiuto della mia proposta, ne è stata redatta un'altra con un prezzo offerto superiore.
Dopo 15 giorni detta proposta sarebbe scaduta, come indicato dallo stesso documento. Poco prima di questa scadenza mi reco in agenzia, e mi rassicurano dicendo che "ormai la casa era comunque nostra".
Al 5° giorno dalla scadenza della proposta di acquisto (oggi), ricevo una telefonata dall'agenzia che mi invita a passare dall'agenzia per ritirare l'assegno di deposito da me lasciato, poichè il venditore non ha più intenzione di vendere.
Premetto che non ci credo, ovvero dopo più di un mese di trattative dubito che lui abbia deciso di non vendere. Credo invece che si sia intromesso un altro proponente, il quale avrebbe promesso un prezzo più alto di quello proposto dallo stesso venditore, e forse anche un "regalino" per l'agenzia.
Cosa dovrei fare? quali sono i miei diritti? Dopo essere stata più di un mese dietro a trattative, chi mi rimborsa questo tempo? E se non avessi perso tempo con loro chi mi dice che adesso non sarei già proprietaria di un altro appartamento???
Grazie mille per la pazienza ... :triste:
 

Maurizio Zucchetti

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Quello che ti è successo riguarda una questione veramente "border line"! :occhi_al_cielo:
La legge, infatti, ci assegna il compito di mediare fra le parti, cioè di agire in modo di tutelare gli interessi del venditore e dell'acquirente, compito che si potrebbe interpretare a mio avviso in 2 modi diametralmente opposti:
a) appena ricevuta la proposta, nell'interesse del potenziale acquirente, tolgo la casa dal mercato e combatto per farla accettare. Se proprio mi va male restituisco l'assegno e ricomincio con le visite!
b) nonostante io abbia ricevuto una proposta, nell'interesse del venditore, continuo a tenere la casa sul mercato, e raccolgo altre eventuali proposte in modo che io possa presentargli quella a lui più vantaggiosa!

Personalmente ritengo più eticamente corretto il caso a), e mi comporto di conseguenza! :D
Penso infatti che nel caso b) il tanto decantato "interesse del venditore" sia solo un alibi per coprire l'avidità dell'agente immobiliare! :rabbia:
Questa, però, è solo la mia opinione, e non c'è dubbio che anche il modo di operare b) sia corretto nei confronti della legge! :?

Ti consiglierei di parlare con l'agenzia e di fargli presente il tuo interesse per la casa, e magari la tua disponibilità a ritoccare ancora l'offerta, valutando comunque molto attentamente il rapporto qualità-prezzo, anche in considerazione del fatto che questo è un periodo di "abbondanza di offerta"!

;)
 

miaimmo

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Buongiorno a tutti a me e' successo su un immobile di cui non avevo esclusiva di vendita, rimasto sul mercato oltre tre anni.................finalmente trovo gli acquirenti idonei, conferisco con la Proprieta' e raccolgo la proposta esattamente come vuole parte venditrice....................(siamo nel periodo delle vacanze e diamo ampio tempo di accettazione alla proposta d'acquisto); la tempistica lasciata viene utilizzata per ottenere proposte superiori, insomma la casa viene messa all'asta dalla Proprieta' e viene poi comperata da un acquirente diverso che . ovviamente, si e' sentito preso in giro da questo cambiamento da non voler , per principio, alzare la proposta alla nuova richiesta (e in verita' , seppure contro i miei interessi mi trovava concorde)
Certo possiamo adire a vie legali ma con i tempi della Legge Italiana ed i costi legali da anticipare, vale la pena??? :disappunto:
 
I

Id0

Ospite
Agire in vie legali... adducendo quale motivazione?

La cosa migliore è NON consegnare la copia della proposta durante il periodo di "incertezza" o, se intevitabile, togliere il prezzo offerto, sarà molto più difficile operare aste senza pezza d'appoggio.
Ma comportarsi in quel modo è lecito per il venditore, totalmente lecito, se trova di meglio EVIDENTEMENTE la sua casa vale di più di quanto offerto, per qualcuno... perchè dovrebbe cedere alla presentazione di una proposta senza cercare di meglio?
BIsognerebbe a pareree mio comprendere la cultura del libero mercato e ch echi media
L'iter eticamente più corretto è a parere mio (e della cciaa di Roma che anni fa fece uno studio sulla vessatorietà della P.D.Agenti Immobiliari) è quello indicato nel punto A di alessandro.
a) appena ricevuta la proposta, nell'interesse del potenziale acquirente, tolgo la casa dal mercato e combatto per farla accettare. Se proprio mi va male restituisco l'assegno e ricomincio con le visite!

Chi chiama in causa l'interesse del venditore dovrebbe riscuotere SOLO da questi in quanto altrimenti NON sarebbe possibile individuare nessuna tutela nei confronti del potenziale acquirente che troverebbe nell'agente, di fatto, solo un ulteriore ostacolo a ottenere la casa al miglior prezzo possibile, in quanto anche questi, cercando altri migliori acquirenti nel frattempo, non lavora certo per lui.

Sarebbe come dire: "io sono imparziale, ma se non paghi quanto chiede il proprietario cassi tua!" :D

Dove è il mediatore? MAH!

Inoltre, lo studio che ho enunciato prima dichiara vessatoria quella proposta irrevocabile che non lo sia ANCHE per l'agenzia che la raccoglie.

Orientando il proprio lavoro alla clientela queste cose diventano PALESI.
 

luisa depanis

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Purtroppo, non hai alcun diritto, in quanto hai sottoscritto una proposta a prezzo inferiore, dal reale prezzo di vendita o di incarico . Cio' che non capisco sono tutti questi giorni per darti una eventuale risposta , sono troppi. Salvo casi rarissimi entro otto /dieci giorni al massimo io do' delle risposte , non ho alcun interesse procastinare oltre , in quanto se non va ' è perfettamente inutile far perdere altre possibilità al cliente , e perderne come agenzia per reperire un altro compratore.
mi dispiace per te.Troverai sicuramente un'altra casa, ma fai attenzione non accettare ,una proposta che abbia dei tempi lunghi per una eventuale accettazione.
 

martinuzza

Nuovo Iscritto
Ringrazio tutti per le risposte! :)
Oggi sono stata in agenzia e da quello che mi hanno detto sembra che sia il venditore stesso che se ne sta tirando fuori, forse perchè sta affidando il tutto ad un'altra agenzia o addirittura la sta vendendo privatamente.
Fatto sta che comunque non ci sono garanzie per me, e mi rimane solo la perdita del tempo.
Dovrò ricominciare tutto dall'inizio ... sperando di trovarne una migliore :occhi_al_cielo:
Grazie...
 

noelferra

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Dai Martinuzza.
Morta una casa se ne trova un 'altra e sicuramente miglioire della prima.
Non avevi alcun diritto se non quelli inseriti nelle proposta, se non viene accettata nei tmini decade senza dirritti del proponente a risarcimenti di sorta, salvo la restituizione delle somme versate.
Per quanto concerne l'asta, fatta dallo stesso agente immobiliare, non e' possibile in quanto e' vietato prendere piu' di una proposta contemporaneamente per la stessa casa.
Cioe' si puo' prendere nuova offerta una volta definita la prima.
P=er l'amico al quale non e' stata accettata la proposta, quando si lavora senza esclusiva e' una cosa a lla quale devi abituarti, i proprietari giocano al rialzo, con tutte le agenzie coinvolet.
Per questo dovremmo tornare a pochi piccoli incarichi , ma solo in esclusiva.
Magari come piu' volte detto noffrendo servizi esclusivi ai venditori.
Cordialmente
Noel
 
I

Id0

Ospite
Pensa noel, io la penso esattamente al contrario: dovremmo dimenticarci l'incarico in esclusiva e lavorare considerando che si riscuote soloo quando si è lavorato meglio o con più fortuna degli altri... trovnado i presupoosti per l'accordo prima..

L'incarico in esclusiva lo vedo molto più adatto a un rapporto simile al mandato, con riscossione SOLo dal venditore.

Purtropo so che specie nelle grandi città si tende a prendere gli incarichi in esclusiva addirittura NON prendendo provvigione dal venditore... o prendendone una minore rispetto a quella che si chiederà all'acquirente...

Ancqh a quest apratica preferisco quella del mediatore libero e tipico, che discute la propria povvigione caso per caso, cliente per cliente, situazione per situazione in totale libertà.

Il rischio che qualcuno porti una proposta migliore lo considero un rischio calcolato, d'altronde, se tutto fosse ridotto al prezzo allora davvero saremmo inutili. ;)
 

noelferra

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Pensa ad un falegname che dovra' fare delle sedie e sara' prersa di tutte quelle fatte, la migliore.
Mi spieghi gli altri falegnami cosa mangeranno a fine lavoro?
Vale per tutte le categorie, comunque vi e' anche il gioco del superenalotto se sei fortunato potresti anche vincere.
Non parliamo allora di professione, la nostra e' solo una rincorsa a chi sopravvivera', come si dice in altra disciplina, LOTTA PER LA SOPRAVVIVENZA, CON SELEZIONE NATURALE delle RAZZE o PROFESSIONI.
(il maiuscolo non si usa) me lo sono gia detto
grazie
cordialmente
Noel
 
I

Id0

Ospite
mmm, lo vedo un modo riduttivo di vedere le cose... se fosse come dici ci sarebbero intere regioni di mediatori ch echiuderebbero o girerebbero con il coltello in mano...
Io credo invece, anche perchè lo vivo e ci campo, che sia molto più umano e gradito il lavoro del mediatore da "contatto sociale" che quello da "contratto" ;)


Comunque credo che la verità sia sempre nel mezzo.
Infatti io credo ch euna esclusiva di promozione dell'immobile pluri agenzia, senza penali per recesso, senza prezzi minimi, con possibilità di vendere direttamente, fatti salvi i normali diritti del mediatore sia la futura strada.
 

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