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Utente Cancellato 56861

Ospite
Buonasera. Sto trattando una vendita di un casolare con un lotto di terreno. Lo stesso confina con altri proprietari non coltivatori diretti. Il Notaio mi ha chiesto una lettera liberatoria firmata da ciascuno di essi, anche consegnata a mano, dove si evince che non essendo coltivatori agricoli, non hanno diritto alla prelazione. Qualcuno può indicarmi un fac-simile di lettera? Grazie
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
“Io sottoscritto.....sig. vicino.....dichiaro di non essere coltivatore diretto e di non avere quindi alcun diritto di prelazione sulla vendita della proprietà del.... sig. venditore...,confinante con la mia.”
 

elisabettam

Membro Senior
Agente Immobiliare
Buonasera. Sto trattando una vendita di un casolare con un lotto di terreno. Lo stesso confina con altri proprietari non coltivatori diretti. Il Notaio mi ha chiesto una lettera liberatoria firmata da ciascuno di essi, anche consegnata a mano, dove si evince che non essendo coltivatori agricoli, non hanno diritto alla prelazione. Qualcuno può indicarmi un fac-simile di lettera? Grazie
Poteva darti lui il testo
 

angy2015

Membro Assiduo
Se i vicini non sono collaborativi io non farei nulla visto che non sono coltivatori diretti, a meno che l'acquirente sia pignolo e in simbiosi col notaio vogliano far saltare la trattativa.
Eventualmente farei visura in conservatoria per verificare chi sono i proprietari e poi controllo se hanno iscrizione alla locale Coldiretti.
Far firmare fogli in campagna è sempre difficile, ultimamente per una richiesta del genere il contadino voleva che gli scrivesse il notaio.
 
U

Utente Cancellato 56861

Ospite
Grazie per le risposte. Da un verbale di riconfinazione, ho contattato e verificato in Camera di Commercio, e fra tutti i menzionati risulta solo che un proprietario era iscritto, ma ora non più. L'unico particolare è che per questo confinante proprietario, c'è un affittuario registrato e, contattato da me risulta essere il figlio. Mi ha comunicato che lui paga l'affitto al padre e che non è interessato al diritto di prelazione. Adesso mi si pone il problema se devo prendere in considerazione il proprietario (cancellato) o l'affittuario e dal momento che verbalmente mi ha espresso la non volontà di prelazione è sufficiente farmi rilasciare una liberatoria, anche consegnata a mano e firmata, come mi aveva consigliato il notaio.
 

Rudyaventador

Membro Attivo
Professionista
Grazie per le risposte. Da un verbale di riconfinazione, ho contattato e verificato in Camera di Commercio, e fra tutti i menzionati risulta solo che un proprietario era iscritto, ma ora non più. L'unico particolare è che per questo confinante proprietario, c'è un affittuario registrato e, contattato da me risulta essere il figlio. Mi ha comunicato che lui paga l'affitto al padre e che non è interessato al diritto di prelazione. Adesso mi si pone il problema se devo prendere in considerazione il proprietario (cancellato) o l'affittuario e dal momento che verbalmente mi ha espresso la non volontà di prelazione è sufficiente farmi rilasciare una liberatoria, anche consegnata a mano e firmata, come mi aveva consigliato il notaio.

Diamo scontato che il tuo terreno non ha destinazione edificatoria , o di servizio pubblico , poiche in tal caso non si applica la prelazione., quindi il tuo certificato di destinazione è categoria "e".
Chi è iscritto come coltivatore diretto o come impresa agricola? poiche solo con tale qualifica il confinante ha diritto alla prelazione, ed io estenderei anche all' affittuario del fondo confinante dato che essendo il figlio in un battibaleno puo diventare proprietario per donazione...
Pertanto con la rinunzia scritta da entrambi se hanno rispettivamente la qualifica, si evita la procedura e facoltà che altrimenti in sintesi prevede:
1 l invio della copia del compromesso , in base al quale il confinante esercita o non esercita il diritto entro 30 giorni dalla notifica
2 Quando il terreno viene venduto senza fare la notificazione di cui al punto 1 , oppure quando il prezzo indicato nella notificazione è superiore a quello risultante nel crogito, l’avente diritto alla prelazione può riscattare il terreno dall’acquirente entro un anno dalla trascrizione della vendita nei registri immobiliari.


Pertanto il consiglio del notaio è corretto ed , magari non avendo certezza se ricorrano le qualifiche di coltivatore e o impresa agricola , ha consigliato la rinunzia che chiude la partita in modo tombale
 

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