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Fossi in te gli consegnerei le chiavi e restituirei l'immobile solamente a fronte della sottoscrizione di una dichiarazione "liberatoria" con la quale attesta di "non avere nulla a che pretendere o avere" e di "rinunciare ad ogni azione di rivalsa".

Grazie procederò così, basta un foglio con dichiarazione e firma?

Direi che potrebbe bastare. Se vuoi "esagerare" dai "data certa" al foglio. Come fare? Ripiega il foglio su se stesso, chiudilo e spediscitelo con posta ordinaria. Quando lo riceverai, il francobollo recherà il timbro di annullo (con data). Questo fornirà la certezza della data. Ma questo passaggio è solamente per uno scrupolo ulteriore.

Ieri ho sentito il proprietario, continua a dirmi che vuole i soldi fino al 30 giugno e che se non pago mi fa pignorare lo stipendio. Ma che costi ci sono per ottenere sti ipotetici miei soldi? E quanto deve stare in ballo prima di risolvere?

Non riesco a capire se sta beffando per farmi paura e farmi pagare o se è veramente convinto di andare dall' avvocato e farmi pignorare il conto corrente. Ti ricordo che avanzo di due mensilità, maggio e giugno, al 30 giugno scade la disdetta. Equivalenti a 1500 euro.

il primo passo eventuale che fa se veramente è pazzo e vuole pignorarmi lo stipendio è una lettera dall' avvocato in cui mi dice che se non pago procede? O può partire diretto a richiedere il pignoramento e quindi io mi accorgo solo a giochi fatti?
Se dopo il 30 giugno io non riconsegno le chiavi, lui può riottenere la casa facendo aprire la serratura da un fabbro? Andrebbe nei casini o no se il contratto è scaduto?

Mi pare il classico tipo "tanto fumo e poco arrosto", un chiacchierone ! Se davvero vuole procedere per vie legali, deve per prima cosa farti scrivere da un avvocato (che ti darà 15 gg. di tempo per regolarizzare), poi avviare le pratiche per il pignoramento. Il tutto richiede tempi (mesi) e costi. Solitamente per poche centinaia di euro non ne vale la pena. Poi, ovviamente tutto è possibile.