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Addirittura.. . Senza sapere cosa dicono i rogiti?

Tralasciando i racconti forse un pò poco chiaro, si deve partire da quello che è scritto sui rogiti di proprietà. Dimostrato con i rogiti alla mano quali sono ke proprietà si potrà rettificare il catastale. Consulta un tecnico.. ..solo così dirmi il problema.

Quelli sono problemi che insorgono quando il getto di calcestruzzo ...diciamo non è eseguito a regola d'arte. è dovuto alla segregazione ...bastare vibrare

Allora la soluzione è agire all'esterno, togliendo la guaina o sovrapponendo ad essa un manto di tegole <dall interno, vorrei isolare il pavimento del sottotetto (il mio appartamento sta sotto)> In questo modo nascondi il problema ma non lo risolvi alla fonte.

In questi contesti della discussione gli eredi non hanno posto in essere trascrizione dell'accettazione di eredità. Quindi torna la domanda iniziale: Da erede in che modo dimostro di aver titolo per presentare una pratica edilizia? L'ufficio tecnico che ne sa se gli eredi sono 2, 4 oppure 10 ...

Premetto che in contesti del genere non mi sono mai imbattuto ...fortunatamente. Ma il tecnico comunale, o chi per lui, da cosa deduce che il/i firmatari della pratica edilizia sono gli eredi del de cuous ? E che quindi hanno titolo a chiedere interventi sull'immobile. Si fida sulla parola...

Se il tecnico è uno degli eredi allora saprà quale è l'ordine di presentazione tra successione e pratica edilizia

Se per stare allegri Tempo fa "un costruttore" sta facendo alcuni appartamenti molti dei quali ...già al grezzo li voleva frazionare di dimensioni 40/45 mq .... Ed io gli chiedo: Ma poi così piccoli chi li prende? Risposta candida: li affitto ai signori che ci vengono con le loro amichette! Ed...

🤣🤣 13 mq .....monolocale. Un appartamento di 120 mq lo potremmo qualificare una reggia!!!

Potrebbe andare

Ci si stava riferendo a certi comportamenti degli uffici ma direi anche di certe "latitanze" o menefreghismo dei funzionari tecnici dei comuni <Infine, specie oggi con tutte ste piattaforme, ed ogni Comune ne ha una... l'invio di un foglio word timbrato e firmato potrebbe non avere alcuna...

Perdonami...d'accordo che esiste una mediocrità quasi diffusa, ma io la vedo come grave che un tecnico chieda all'ufficio se esiste un loro modulo predisposto per comunicare data inizio, e non provvede da sé. Prendi un foglio (word.DOC) lo scrivi...6 righe e hai fatto

Per abitudine e ....per piglio o zelo, anche per ka SCIA e affine invio foglio protocollo della data di inizio a dimostrazione che i lavori sono iniziati entro 1 anno dal protocollo della pratica. Così nessuno potrà contestare un bel che!!!

Spero di no, ma se fosse come presumi sarebbe grave!!! 🤣

In tutto quello che dici NON è chiaro la cosa essenziale: il PdC che data di rilascio porta ? < “i lavori saranno iniziato dopo il rilascio del titolo”> È vaga come espressione e non qualifica data certa: giorno/mese/anno Non hai un tecnico????

Forse perché mi sono sempre considerato un mix di ingegnere e di architetto 😂

Queste tue domande ...o dubbi mi deludono. Premesso che si potrebbe asserire di fare il mestiere che si vuole. Ma nel concreto: Il mestiere lo si dovrebbe intuire dalle discussioni a cui partecipo e dalle risposte che fornisco. Ma forse con questo criterio, più che intuirlo se ne dovrebbe aver...

Proprio perché sono pratico trovo la domanda, in discussione, fuori luogo. E come si dovrebbero valutare i tempi di risposta ? esiste un metodo scentifico, statistico? Ogni contesto E' A SE....le esperienze di tizio non possono essere prese a modello per Caio....diversi sono i contesti, diverse...

Mhaa.....già il titolo della discussione è a dir poco ridicolo.....ma anche la domanda. Neanche si trattasse di in farmaco: "Ho preso l'antibiotico, a te dopo quanto tempo è scomparsa l'influenza" "Farmacista mi può dire dopo quante ore cala la febbre se prendo la tachipirina"

Assolutamente si