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era solo un assurdo ...ovviamente!

***** . ripeto: il fatto che il codice civile mi dia ragione , se io non me la sento di chiedere la provvigione a chi non centra nulla commetto un reato? se per assurdo volessi lavorare aggratise ti creerebbe qualche problema? fino al 1981 era tollerato dal codice civile il delitto d'onore ...

anche perchè due immobili identici nella stessa palazzina hanno valori differenti. e poi con il mercato di oggi fino a che non c'è qualcuno che lo compra l'immobile vale ZERO!

invece è l'agenzia che si deve rifare sul venditore( parte inadempiente) , il problema è nato dal fatto che l'agente ha preso in incarico l'immobile a zero provvigione e zero penale.... quindi non potendosi rifare sulla parte inadempiente ha pensato bene di rifarsi sull'acquirente resosi conto...

non ho guadagnato adesso ma magari tra 2 anni quella persona torna da me e farò una vendita con qualche suo conoscente.non è raro che ho trovato casa ai figli delle persone cui mia madre 30 anni fa concludeva le vendite. se poi cosi non fosse sono comunque in pace con me stesso e vale più di...

conosco le leggi sulla mediazione e so che è un mio diritto averla , ma non per questo sono obbligato a fare una cosa che non mi sento di fare.

io non ho diffamato nessuno ne tantomeno pretendo che tutti si comportino alla mia stessa maniera , ho solo detto che semmai mi fossi trovato nella stessa situazione , e ti assicuro che mi è successo , non avrei chiesto soldi all'acquirente , anche se in mio diritto , ma semmai li avrei chiesti...

un privato cittadino che comunque in quell'agenzia non ci metterà più piede!

infatti se invece della provvigione gli avesse chiesto 1000 euro a titolo di rimborso spese faceva sicuramente miglior figura!

mettetela come volete , sarò sbagliato io , ma non riuscirei a chiedere all'acquirente di rimetterci ad esempio 2000 euro solo perchè il venditore decide di non vendere più , anche se la legge me lo permette!!

agente immobiliare e figlio di agente immobiliare operativo dal lontano 1972!!!:)

non si parla di correttezza , la richiesta dell'agente in termini di legge è legittima , però io nella stessa situazione non gli avrei chiesto nulla .

perchè?

intendo che non mi sembra comunque etico e professionale farci rimettere dei soldi all'acquirente solo perchè il vendotore una mattina si sveglia e decide di non vendere più ,pagando il doppio della caparra. la richiesta dell'agente avrebbe avuto un senso se la caparra fosse stata di 20 o 30.000...

infatti l'affare non si è concluso!!! se io verso 3.000 di caparra , ne riprendo il doppio e devo pagare magari 5.000 euro di provvigione , praticamente non facendo nulla e l'affare è salta per motivi non miei , dovrei rimetterci pure 2.000 euro. vorrei sapere con che faccia gli ha chiesto i soldi?

secondo me non gli devi proprio nulla , è il venditore che è venuto meno alla conclusione dell'affare e da lui deve pretendere o la provvigione oppure un rimborso spese. questo succede perchè si acquisiscono immobili a zero provvigione e poi per un qualunque problema in capo al venditore si...

una volta pratiche del genere le faceva l'unicredit .... adesso non so!

l'ipoteca dura vent'anni anche a fronte ad esempio di un mutuo di 30 anni , quindi allo scadere dei 20 anni l'ipoteca verrà rinnovata di altri 20 anni anche se alla fine del mutuo ne mancano 10! quindi se il debito si estingue prima dei 20 anni resta l'ipoteca ma va cancellata.

nessun rinnovo è permesso !! 1-18 mesi è l'unica alternativa. oppure stipula un nuovo contartto con un nuovo nominativo , però è solo uno stratagemma per aggirare la legge, se si dovesse andare in causa per qualsiasi problema il giudice lo trasforma in 4+4!

per gli studenti va da 6 a 36 mesi a canone concordato e la motivazione è l'iscrizione al corso di laurea.