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<blockquote data-quote="Fbh" data-source="post: 586482" data-attributes="member: 73309"><p>CASA della prima metà dell'800.</p><p>Mia suocera ed altri parenti hanno ricevuto in eredità un appartamento di famiglia comprato negli anni 50 (il corpo principale) e negli anni 60 (3 sgomberi che affacciano sul giardino).</p><p>Trattandosi di eredità in assenza di testamento non vi è stato alcun atto dal notaio e quindi non c'è stato l'obbligo di allegare la planimetria alla successione.</p><p>Vi sono anzitutto due problemi: quello catastale, relativo alle particelle che non corrispondono alle particelle realmente ereditate, e quello planimetrico. Entriamo nei dettagli delle 3 particelle.</p><p>1) Il giardino è accatasto agricolo (220 mq in parte corrisponde a cortile ed in parte ad atrio/giardino pavimentato) e corrisponde ad una particella a se stante.</p><p>2) Il corpo principale della casa è accatastata bene e corrisponde ad un sub di una particella.</p><p>3) Poi vi è la particella problematica dove insistono "due stanze della casa", un atrio (giardino pavimentato) su cui si affacciano i "3 sgomberi" comprati negli anni 60. Catastalmente, facendo la visura di quest'ultima particella, escono fuori solo i 3 locali accessori ma non le due stanze della casa. Se poi si vede il foglio catastale la particella dei "3 sgomberi" risulta addirittura attribuita ad un fabbricato confinate mentre tutta l'area occupata dalle 2+3 stanze sembra inedificata. Facendo una ricerca in archivio di Stato ho trovato il vecchio foglio dove, invece, la situazione di tutto quanto era edificato corrisponde alla realtà. Facendo le visure storiche delle 3 particelle si capisce che nell'accorpare i vecchi sub hanno spostato erroneamente la terza particella su quella del fabbricato del vicino. Facendo la visura storica della particella della casa si può constatare che il numero di vani complessivo comprende anche le "2 stanze" non censite nell'altra particella.</p><p>Chiedendo al catasto le planimetrie delle 3 particelle se ne ottiene solo una depositata nel 1942 che è quella della casa ma che comprende anche il giardino ed i 3 sgomberi oltre a tutte le stanze.</p><p>La disposizione dei vani è del tutto fedele alla situazione attuale.</p><p>Vi sono tuttavia alcune difformità: in un tinello è presente un lucernario ma nella planimetria sembrerebbe essere riportato esclusivamente un quadratino che poco sembra una finestra; nella cucina in planimetria è riportata una "finestra impossibile", in quanto appoggiata ad un altro edificio confinante mentre non è riportato il soffitto in vetrocemento e finestrato; una porta è stata chiusa; i 3 sgomberi hanno 2 finestre non riportate in planimetria; vi è un passaggio tra uno sgombero e la casa.</p><p>Con mia moglie stiamo pensando di comprare le quote dei diversi parenti ma, a questo punto l'atto dal notaio dovrebbe anche allegare la nuova planimetria soprattutto coerente con le relative particelle.</p><p>C'è una modalità per sanare gli errori introdotti dal catasto sulle particelle senza pagare i relativi oneri e limitandosi a pagare solo per l'inserimento della nuova planimetria sanando solo le difformità grafiche?</p><p>Sistemata la questione catastalmente occorre presentare anche una DIA in sanatoria?</p><p>Avendo previsto di fare una ristrutturazione che prevede la realizzazione di 2 ulteriori bagni non potremmo presentare una unica DIA?</p><p>Vi ringrazio per i consigli.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Fbh, post: 586482, member: 73309"] CASA della prima metà dell'800. Mia suocera ed altri parenti hanno ricevuto in eredità un appartamento di famiglia comprato negli anni 50 (il corpo principale) e negli anni 60 (3 sgomberi che affacciano sul giardino). Trattandosi di eredità in assenza di testamento non vi è stato alcun atto dal notaio e quindi non c'è stato l'obbligo di allegare la planimetria alla successione. Vi sono anzitutto due problemi: quello catastale, relativo alle particelle che non corrispondono alle particelle realmente ereditate, e quello planimetrico. Entriamo nei dettagli delle 3 particelle. 1) Il giardino è accatasto agricolo (220 mq in parte corrisponde a cortile ed in parte ad atrio/giardino pavimentato) e corrisponde ad una particella a se stante. 2) Il corpo principale della casa è accatastata bene e corrisponde ad un sub di una particella. 3) Poi vi è la particella problematica dove insistono "due stanze della casa", un atrio (giardino pavimentato) su cui si affacciano i "3 sgomberi" comprati negli anni 60. Catastalmente, facendo la visura di quest'ultima particella, escono fuori solo i 3 locali accessori ma non le due stanze della casa. Se poi si vede il foglio catastale la particella dei "3 sgomberi" risulta addirittura attribuita ad un fabbricato confinate mentre tutta l'area occupata dalle 2+3 stanze sembra inedificata. Facendo una ricerca in archivio di Stato ho trovato il vecchio foglio dove, invece, la situazione di tutto quanto era edificato corrisponde alla realtà. Facendo le visure storiche delle 3 particelle si capisce che nell'accorpare i vecchi sub hanno spostato erroneamente la terza particella su quella del fabbricato del vicino. Facendo la visura storica della particella della casa si può constatare che il numero di vani complessivo comprende anche le "2 stanze" non censite nell'altra particella. Chiedendo al catasto le planimetrie delle 3 particelle se ne ottiene solo una depositata nel 1942 che è quella della casa ma che comprende anche il giardino ed i 3 sgomberi oltre a tutte le stanze. La disposizione dei vani è del tutto fedele alla situazione attuale. Vi sono tuttavia alcune difformità: in un tinello è presente un lucernario ma nella planimetria sembrerebbe essere riportato esclusivamente un quadratino che poco sembra una finestra; nella cucina in planimetria è riportata una "finestra impossibile", in quanto appoggiata ad un altro edificio confinante mentre non è riportato il soffitto in vetrocemento e finestrato; una porta è stata chiusa; i 3 sgomberi hanno 2 finestre non riportate in planimetria; vi è un passaggio tra uno sgombero e la casa. Con mia moglie stiamo pensando di comprare le quote dei diversi parenti ma, a questo punto l'atto dal notaio dovrebbe anche allegare la nuova planimetria soprattutto coerente con le relative particelle. C'è una modalità per sanare gli errori introdotti dal catasto sulle particelle senza pagare i relativi oneri e limitandosi a pagare solo per l'inserimento della nuova planimetria sanando solo le difformità grafiche? Sistemata la questione catastalmente occorre presentare anche una DIA in sanatoria? Avendo previsto di fare una ristrutturazione che prevede la realizzazione di 2 ulteriori bagni non potremmo presentare una unica DIA? Vi ringrazio per i consigli. [/QUOTE]
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