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<blockquote data-quote="CheCasa!" data-source="post: 452360" data-attributes="member: 56079"><p>Non so se acquistare un immobile in Italia per investimento sia positivo o negativo.</p><p>Secondo il mio punto di vista gli immobili in Italia NON sono particolarmente tassati.</p><p></p><p>Ma va di moda dire il contrario e continuiamo pure a farlo.</p><p></p><p>Io, come impresa, sul mio guadagno (e lavorando 12 ore al giorno), pago più tasse di quante non ne paghi il proprietario di un immobile che riceva il proprio bonifico sul conto corrente, standosene comodamente a casa, tutti i mesi.</p><p></p><p>E non è che i miei rischi di impresa siano inferiori a quelli di un locatore.... anch' io corro il rischio di non essere pagato, di ricevere sanzioni, di dover ristrutturare l'azienda... ma non mi pare che l'aliquota IRES (IRPEG) sia inferiore a quella IRE prevista per la cedolare secca. Senza contare l'amata IRAP, attualmente solo ridotta ma ancora viva e vegeta e tutti gli altri balzelli.</p><p></p><p>Sento parlare degli investimenti all'estero.</p><p>Comprare casa in un paese straniero....</p><p>Certo. Ricordando però che l'IVIE va versata come l'IMU</p><p>e che i redditi derivati dalla locazione devono essere tassati in Italia se faccio la dichiarazione nel mio paese.</p><p>Ci sono alcuni escamotage, al riguardo, ma visto che potrebbero avvicinarsi a quelli utilizzati in patria per non pagare le tasse, mi permetterete di soprassedere.</p><p></p><p>L'acquisto di un immobile all'estero è spesso conveniente per una questione di redditività maggiore di quella presente nel nostro paese. Questo vuol dire che il rapporto tra canoni percepiti e costo dell'immobile risulta più vantaggioso.</p><p></p><p>Di contro, l'investimento immobiliare lontano dalla propria residenza abituale è più difficile da tenere sotto controllo e certamente più rischioso.</p><p></p><p>Negli ultimi anni ho visto le tasse sugli immobili prevalentemente scendere e non salire.</p><p></p><p>Ho assistito all'introduzione del pagamento delle imposte sul valore catastale nelle vendite tra privati. La riduzione dell'imposta di registro prima dal 4 al 3 e poi dal 3 al 2. Per l'acquisto della prima casa. L'imposizione globale scendere dal 10 al 9 per l'acquisto della seconda casa non soggetta ad IVA.</p><p></p><p>Ho assistito all'introduzione delle detrazioni fiscali al 36%, ora salite al 50% e 65% per un massimale che da 48.000 euro è ora di 96.000. Detrazioni che possono allargarsi anche all'acquisto dei mobili e che si applicano anche all'intestazione di garage di nuova costruzioni ed immobili acquistati in funzione di interventi di ristrutturazione conservativa.</p><p></p><p>Ho visto l'introduzione della cedolare secca per le locazioni. Forse per alcuni poca cosa ma per chi pagava aliquote sopra il 33%, uno sconto di tutto rispetto.</p><p>Da poco l'aliquota del 10% per i canoni 3+2.</p><p>A Riccione un appartamento di 100 mq arredato, per gli accordi territoriali può essere affittato secondo le tabelle i a 850,00 euro al mese, mentre per il mercato a 800,00 euro... quindi, ad esempio, dalle mie parti, se si escludono i mini-appartamenti che già di loro dispongono di redditività elevate, è facilmente utilizzabile la cedolare al 10%.</p><p></p><p>Resta l'IMU che è un'imposta sicuramente cresciuta nel tempo. Dal 93 ad oggi del +5% prima e di un +60% ora... ma, riflettete, sulle rendite del 93!!... Ed il valore degli immobile dal 93 ad oggi non può certo dirsi cresciuto del 65%... siete d'accordo?</p><p></p><p>Va di moda scaricare sull'immobile tutte le nostre frustrazioni di supertassati...</p><p>Mentre quelle centinaia di euro dovute all'IMU, le pagheremmo tutti volentieri se, al posto di versare una montagna di tasse sui redditi da lavoro, di contributi previdenziali, di imposte tra le più disparate, riuscissimo ad avere una riduzione delle altre tasse che sottraggono ben più ampie risorse alle nostre disponibilità.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="CheCasa!, post: 452360, member: 56079"] Non so se acquistare un immobile in Italia per investimento sia positivo o negativo. Secondo il mio punto di vista gli immobili in Italia NON sono particolarmente tassati. Ma va di moda dire il contrario e continuiamo pure a farlo. Io, come impresa, sul mio guadagno (e lavorando 12 ore al giorno), pago più tasse di quante non ne paghi il proprietario di un immobile che riceva il proprio bonifico sul conto corrente, standosene comodamente a casa, tutti i mesi. E non è che i miei rischi di impresa siano inferiori a quelli di un locatore.... anch' io corro il rischio di non essere pagato, di ricevere sanzioni, di dover ristrutturare l'azienda... ma non mi pare che l'aliquota IRES (IRPEG) sia inferiore a quella IRE prevista per la cedolare secca. Senza contare l'amata IRAP, attualmente solo ridotta ma ancora viva e vegeta e tutti gli altri balzelli. Sento parlare degli investimenti all'estero. Comprare casa in un paese straniero.... Certo. Ricordando però che l'IVIE va versata come l'IMU e che i redditi derivati dalla locazione devono essere tassati in Italia se faccio la dichiarazione nel mio paese. Ci sono alcuni escamotage, al riguardo, ma visto che potrebbero avvicinarsi a quelli utilizzati in patria per non pagare le tasse, mi permetterete di soprassedere. L'acquisto di un immobile all'estero è spesso conveniente per una questione di redditività maggiore di quella presente nel nostro paese. Questo vuol dire che il rapporto tra canoni percepiti e costo dell'immobile risulta più vantaggioso. Di contro, l'investimento immobiliare lontano dalla propria residenza abituale è più difficile da tenere sotto controllo e certamente più rischioso. Negli ultimi anni ho visto le tasse sugli immobili prevalentemente scendere e non salire. Ho assistito all'introduzione del pagamento delle imposte sul valore catastale nelle vendite tra privati. La riduzione dell'imposta di registro prima dal 4 al 3 e poi dal 3 al 2. Per l'acquisto della prima casa. L'imposizione globale scendere dal 10 al 9 per l'acquisto della seconda casa non soggetta ad IVA. Ho assistito all'introduzione delle detrazioni fiscali al 36%, ora salite al 50% e 65% per un massimale che da 48.000 euro è ora di 96.000. Detrazioni che possono allargarsi anche all'acquisto dei mobili e che si applicano anche all'intestazione di garage di nuova costruzioni ed immobili acquistati in funzione di interventi di ristrutturazione conservativa. Ho visto l'introduzione della cedolare secca per le locazioni. Forse per alcuni poca cosa ma per chi pagava aliquote sopra il 33%, uno sconto di tutto rispetto. Da poco l'aliquota del 10% per i canoni 3+2. A Riccione un appartamento di 100 mq arredato, per gli accordi territoriali può essere affittato secondo le tabelle i a 850,00 euro al mese, mentre per il mercato a 800,00 euro... quindi, ad esempio, dalle mie parti, se si escludono i mini-appartamenti che già di loro dispongono di redditività elevate, è facilmente utilizzabile la cedolare al 10%. Resta l'IMU che è un'imposta sicuramente cresciuta nel tempo. Dal 93 ad oggi del +5% prima e di un +60% ora... ma, riflettete, sulle rendite del 93!!... Ed il valore degli immobile dal 93 ad oggi non può certo dirsi cresciuto del 65%... siete d'accordo? Va di moda scaricare sull'immobile tutte le nostre frustrazioni di supertassati... Mentre quelle centinaia di euro dovute all'IMU, le pagheremmo tutti volentieri se, al posto di versare una montagna di tasse sui redditi da lavoro, di contributi previdenziali, di imposte tra le più disparate, riuscissimo ad avere una riduzione delle altre tasse che sottraggono ben più ampie risorse alle nostre disponibilità. [/QUOTE]
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