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Abolito di fatto il limite del “quinto” pignorabile: pensioni integralmente aggredibili
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<blockquote data-quote="topcasa" data-source="post: 286792" data-attributes="member: 49727"><p><span style="font-size: 18px"><strong><span style="font-size: 20px"><span style="color: #555555"><a href="http://agentifinanziari.wordpress.com/2013/04/08/abolito-di-fatto-il-limite-del-quinto-pignorabile-pensioni-integralmente-aggredibili/" target="_blank"><span style="color: #2585b2"><span style="color: #2585b2">Abolito di fatto il limite del “quinto” pignorabile: pensioni integralmente aggredibili</span></span></a></span></span></strong></span></p><p></p><p><span style="color: #888888">by <a href="http://agentifinanziari.wordpress.com/author/agentifinanziari/" target="_blank"><u><span style="color: #888888"><u>agentifinanziari</u></span></u></a></span></p><p><span style="font-size: 14px"><span style="font-family: 'Helvetica Neue'"><span style="color: #444444">Dopo l’approvazione del decreto legge “Salva Italia”, i pensionati che subiscono un pignoramento della pensione (cosiddetto pignoramento presso terzi) rischiano di perdere<strong>tutta </strong>la rata mensile e non più solo <strong>un quinto </strong>come invece previsto dal codice di procedura civile. Lo stesso pericolo riguarda i <strong>lavoratori dipendenti </strong>con il salario mensile.</span></span></span></p><p><span style="font-size: 14px"><span style="font-family: 'Helvetica Neue'"><span style="color: #444444">Si tratta di un modo ormai di fatto legalizzato per superare il limite del “quinto pignorabile” imposto invece dal codice di procedura civilee che, ad oggi, nonostante l’allarme da noi lanciato all’alba della nuova normativa (leggi l’articolo: “<strong>Pignoramento della pensione di anzianità sul conto corrente obbligatorio: storture del nuovo sistema</strong>”), non ha trovato ancora un correttivo nella legge.</span></span></span></p><p> </p><p><span style="font-size: 14px"><span style="font-family: 'Helvetica Neue'"><span style="color: #444444"><strong>L’obbligo del conto corrente</strong></span></span></span></p><p><span style="font-size: 14px"><span style="font-family: 'Helvetica Neue'"><span style="color: #444444">Come noto, la recente riforma emanata dal Governo nello scorso mese di dicembre 2012 ha imposto all’Inps di versare le pensioni superiori a mille euro non più tramite le Poste (nelle mani del pensionato), ma in un conto corrente bancario o postale o anche su un libretto di risparmio (conseguenza dell’obbligo di tracciabilità dei pagamenti superiori a mille euro). Dunque, in tali casi, i pensionati sono obbligati ad aprire un<strong>conto corrente </strong>dove l’Inps fa automaticamente confluire le somme dovute mensilmente.</span></span></span></p><p> </p><p><span style="font-size: 14px"><span style="font-family: 'Helvetica Neue'"><span style="color: #444444"><strong>I riflessi sul pignoramento presso terzi</strong></span></span></span></p><p><span style="font-size: 14px"><span style="font-family: 'Helvetica Neue'"><span style="color: #444444">Tale previsione sovverte tutta la disciplina dei pignoramenti presso terzi. È noto, infatti, che la legge consente al creditore la possibilità di pignorare la pensione (o i redditi di lavoro subordinato) nella misura massima di <strong>1/5</strong>: ma tale limite opera solo se il pignoramento viene effettuato alla fonte, cioè direttamente a chi deve erogare l’emolumento e procedere all’accantonamento delle quote pignorate (l’Ente di Previdenza o il datore di lavoro).</span></span></span></p><p><span style="font-size: 14px"><span style="font-family: 'Helvetica Neue'"><span style="color: #444444">Invece, se il pignoramento viene effettuato in un momento successivo (anche un giorno dopo), presso la banca dove il pensionato o il lavoratore deposita le somme, tale limite non opera più e il creditore può pignorare tutti i risparmi che vi trova. Quindi, una volta che il denaro si è “confuso” (anche quando il conto contiene solo redditi dello stesso tipo, come solo la pensione o solo lo stipendio) è possibile pignorare non più solo il quinto, ma il 100% della pensione o del salario.</span></span></span></p><p> </p><p><span style="font-size: 14px"><span style="font-family: 'Helvetica Neue'"><span style="color: #444444"><strong>Differenze rispetto al precedente sistema</strong></span></span></span></p><p><span style="font-size: 14px"><span style="font-family: 'Helvetica Neue'"><span style="color: #444444">Questo era già possibile prima del decreto “Salva Italia”; ma se prima il pensionato poteva esigere i pagamenti <strong>a mano </strong>(alla Posta), oggi invece, con l’obbligo di versamento in conto, nessuno si può più sottrarre al rischio di un pignoramento integrale della pensione.</span></span></span></p><p><span style="font-size: 14px"><span style="font-family: 'Helvetica Neue'"><span style="color: #444444">Il creditore infatti potrà, anziché notificare il pignoramento all’INPS, e accontentarsi di un quinto della mensilità, attendere pochi giorni che l’emolumento venga accreditato in banca e lì aggredirlo integralmente (e, se fortunato, prendere anche le precedenti mensilità, se non ancora prelevate).</span></span></span></p><p><span style="font-size: 14px"><span style="font-family: 'Helvetica Neue'"><span style="color: #444444">Del resto, il pensionato non ha scelta: se non apre il conto corrente, l’Inps trattiene le somme dovute.</span></span></span></p><p> </p><p><span style="font-size: 14px"><span style="font-family: 'Helvetica Neue'"><span style="color: #444444">Non si discute sul fatto che i debiti vadano pagati, ma il discorso è un altro: se per garantire il <strong>minimo sostentamento </strong>del pensionato o del lavoratore, la legge prevede una misura massima per il pignoramento, non ha poi senso rendere questa stessa norma così facilmente aggirabile.</span></span></span></p><p> </p><p><span style="font-size: 14px"><span style="font-family: 'Helvetica Neue'"><span style="color: #444444">La previsione quindi del limite del quinto, a tutela della dignità dell’uomo, rischia di essere completamente svilita e superata per causa di una riforma che, invece, mirava solo a <strong>finalità fiscali</strong> (la tracciabilità dei pagamenti). Insomma, come al solito, per riparare ai problemi dell’evasione fiscale, a rimetterci è sempre il cittadino più povero.</span></span></span></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="topcasa, post: 286792, member: 49727"] [SIZE=5][B][SIZE=20px][COLOR=#555555][URL='http://agentifinanziari.wordpress.com/2013/04/08/abolito-di-fatto-il-limite-del-quinto-pignorabile-pensioni-integralmente-aggredibili/'][COLOR=#2585b2][COLOR=#2585b2]Abolito di fatto il limite del “quinto” pignorabile: pensioni integralmente aggredibili[/COLOR][/COLOR][/URL][/COLOR][/SIZE][/B][/SIZE] [COLOR=#888888]by [URL='http://agentifinanziari.wordpress.com/author/agentifinanziari/'][U][COLOR=#888888][U]agentifinanziari[/U][/COLOR][/U][/URL][/COLOR] [SIZE=14px][FONT=Helvetica Neue][COLOR=#444444]Dopo l’approvazione del decreto legge “Salva Italia”, i pensionati che subiscono un pignoramento della pensione (cosiddetto pignoramento presso terzi) rischiano di perdere[B]tutta [/B]la rata mensile e non più solo [B]un quinto [/B]come invece previsto dal codice di procedura civile. Lo stesso pericolo riguarda i [B]lavoratori dipendenti [/B]con il salario mensile.[/COLOR][/FONT][/SIZE] [SIZE=14px][FONT=Helvetica Neue][COLOR=#444444]Si tratta di un modo ormai di fatto legalizzato per superare il limite del “quinto pignorabile” imposto invece dal codice di procedura civilee che, ad oggi, nonostante l’allarme da noi lanciato all’alba della nuova normativa (leggi l’articolo: “[B]Pignoramento della pensione di anzianità sul conto corrente obbligatorio: storture del nuovo sistema[/B]”), non ha trovato ancora un correttivo nella legge.[/COLOR][/FONT][/SIZE] [SIZE=14px][FONT=Helvetica Neue][COLOR=#444444] [/COLOR][/FONT][/SIZE] [SIZE=14px][FONT=Helvetica Neue][COLOR=#444444][B]L’obbligo del conto corrente[/B][/COLOR][/FONT][/SIZE] [SIZE=14px][FONT=Helvetica Neue][COLOR=#444444]Come noto, la recente riforma emanata dal Governo nello scorso mese di dicembre 2012 ha imposto all’Inps di versare le pensioni superiori a mille euro non più tramite le Poste (nelle mani del pensionato), ma in un conto corrente bancario o postale o anche su un libretto di risparmio (conseguenza dell’obbligo di tracciabilità dei pagamenti superiori a mille euro). Dunque, in tali casi, i pensionati sono obbligati ad aprire un[B]conto corrente [/B]dove l’Inps fa automaticamente confluire le somme dovute mensilmente.[/COLOR][/FONT][/SIZE] [SIZE=14px][FONT=Helvetica Neue][COLOR=#444444] [/COLOR][/FONT][/SIZE] [SIZE=14px][FONT=Helvetica Neue][COLOR=#444444][B]I riflessi sul pignoramento presso terzi[/B][/COLOR][/FONT][/SIZE] [SIZE=14px][FONT=Helvetica Neue][COLOR=#444444]Tale previsione sovverte tutta la disciplina dei pignoramenti presso terzi. È noto, infatti, che la legge consente al creditore la possibilità di pignorare la pensione (o i redditi di lavoro subordinato) nella misura massima di [B]1/5[/B]: ma tale limite opera solo se il pignoramento viene effettuato alla fonte, cioè direttamente a chi deve erogare l’emolumento e procedere all’accantonamento delle quote pignorate (l’Ente di Previdenza o il datore di lavoro).[/COLOR][/FONT][/SIZE] [SIZE=14px][FONT=Helvetica Neue][COLOR=#444444]Invece, se il pignoramento viene effettuato in un momento successivo (anche un giorno dopo), presso la banca dove il pensionato o il lavoratore deposita le somme, tale limite non opera più e il creditore può pignorare tutti i risparmi che vi trova. Quindi, una volta che il denaro si è “confuso” (anche quando il conto contiene solo redditi dello stesso tipo, come solo la pensione o solo lo stipendio) è possibile pignorare non più solo il quinto, ma il 100% della pensione o del salario.[/COLOR][/FONT][/SIZE] [SIZE=14px][FONT=Helvetica Neue][COLOR=#444444] [/COLOR][/FONT][/SIZE] [SIZE=14px][FONT=Helvetica Neue][COLOR=#444444][B]Differenze rispetto al precedente sistema[/B][/COLOR][/FONT][/SIZE] [SIZE=14px][FONT=Helvetica Neue][COLOR=#444444]Questo era già possibile prima del decreto “Salva Italia”; ma se prima il pensionato poteva esigere i pagamenti [B]a mano [/B](alla Posta), oggi invece, con l’obbligo di versamento in conto, nessuno si può più sottrarre al rischio di un pignoramento integrale della pensione.[/COLOR][/FONT][/SIZE] [SIZE=14px][FONT=Helvetica Neue][COLOR=#444444]Il creditore infatti potrà, anziché notificare il pignoramento all’INPS, e accontentarsi di un quinto della mensilità, attendere pochi giorni che l’emolumento venga accreditato in banca e lì aggredirlo integralmente (e, se fortunato, prendere anche le precedenti mensilità, se non ancora prelevate).[/COLOR][/FONT][/SIZE] [SIZE=14px][FONT=Helvetica Neue][COLOR=#444444]Del resto, il pensionato non ha scelta: se non apre il conto corrente, l’Inps trattiene le somme dovute.[/COLOR][/FONT][/SIZE] [SIZE=14px][FONT=Helvetica Neue][COLOR=#444444] [/COLOR][/FONT][/SIZE] [SIZE=14px][FONT=Helvetica Neue][COLOR=#444444]Non si discute sul fatto che i debiti vadano pagati, ma il discorso è un altro: se per garantire il [B]minimo sostentamento [/B]del pensionato o del lavoratore, la legge prevede una misura massima per il pignoramento, non ha poi senso rendere questa stessa norma così facilmente aggirabile.[/COLOR][/FONT][/SIZE] [SIZE=14px][FONT=Helvetica Neue][COLOR=#444444] [/COLOR][/FONT][/SIZE] [SIZE=14px][FONT=Helvetica Neue][COLOR=#444444]La previsione quindi del limite del quinto, a tutela della dignità dell’uomo, rischia di essere completamente svilita e superata per causa di una riforma che, invece, mirava solo a [B]finalità fiscali[/B] (la tracciabilità dei pagamenti). Insomma, come al solito, per riparare ai problemi dell’evasione fiscale, a rimetterci è sempre il cittadino più povero.[/COLOR][/FONT][/SIZE] [/QUOTE]
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