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l'Agente Immobiliare e le Nuove Normative
Abolizione del ruolo agenti immobiliari: anche in ANAMA c'è chi è contrario
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<blockquote data-quote="mktscanner" data-source="post: 48260" data-attributes="member: 9686"><p>in linea teorica sono d'accordo con Roby sul fatto che é un bene che sia "politica" nella riflessione e negli indirizzi in discussione, ci mancherebbe, ma che vi siano il partitismo e l'ideologizzazione un po' meno.... una categoria dovrebbe prescindere da queste cose..... non mi interessa contrastare le posizioni di un collega e appoggiare quelle di un altro su queste basi... a me interessa discutere e far affermare le posizioni che hanno motivi strutturali dove la valutazione "politica" é di natura generale ed ideale non quella dei risvolti opportunistici, strumentali, etc. Faccio appunto l'esempio del "titolo si, titolo no come filtro all'accesso": la mia analisi é che viviamo in un mondo complesso che già di per sé richiede un innalzamento delle conoscenze di base (non basta più saper far di conto e parlare/scrivere l'italiano ma devi saper usare minimamente il computer per spedire le e-mail e navigare in internet nonché masticare almeno un po di inglese), aggiungi che il settore immobiliare pur essendo stato sempre importante é assurto nell'economia globale ad un ruolo economico-finanziario notevole, che persino in Italia nell'ultimo decennio ha fatto un salto di qualità che richiede agli operatori per capire prima che per agire, competenze e nozioni complesse non assimilabili in poco tempo (l'agente per dirne una oggi deve avere strumenti giuridici se vuole fare contrattualistica, finanziari se vuole fare mutui, marketing se non vuole fare ancora il porta a porta ed i volantini che servono solo per raggiungere (forse) l'utenza locale che in un'economia globalizzata sia il compratore potenziale che il proprietario reale stanno da un'altra parte del mondo); ora in questo scenario che c'azzecca direbbe Antonio quello che c'ha la terza media? Quelli che spingono verso un abbassamento del profilo professionale non so se sono di Forza Italia e non mi interessa, li combatto primo perché non hanno capito un fico secco (politically correct) della situazione e secondo perché volano basso, e terzo perché volgarizzano una professione che invece oggi é alta (la mediazione oggi é una delle attività più importanti nell'odierna economia dei servizi tant'é che quasi tutte le altre professioni devono incorporare nelle loro nuove competenze quella della mediazione, culturale almeno se non quella tecnica) e quarto perché strategicamente perdente per il futuro della categoria ed il presente della mia attività (certo anche quello mi rovina se nel mio mercato locale propaga all'utenza 'idea dell'Agente Immobiliare burino, che non sa parlare, non capisce nulla di architettura, leggi, normative, permessi, valore effettivo degli immobili, che regime fiscale si applica, di che categoria catastale si tratta, etc..etc. etc.)</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="mktscanner, post: 48260, member: 9686"] in linea teorica sono d'accordo con Roby sul fatto che é un bene che sia "politica" nella riflessione e negli indirizzi in discussione, ci mancherebbe, ma che vi siano il partitismo e l'ideologizzazione un po' meno.... una categoria dovrebbe prescindere da queste cose..... non mi interessa contrastare le posizioni di un collega e appoggiare quelle di un altro su queste basi... a me interessa discutere e far affermare le posizioni che hanno motivi strutturali dove la valutazione "politica" é di natura generale ed ideale non quella dei risvolti opportunistici, strumentali, etc. Faccio appunto l'esempio del "titolo si, titolo no come filtro all'accesso": la mia analisi é che viviamo in un mondo complesso che già di per sé richiede un innalzamento delle conoscenze di base (non basta più saper far di conto e parlare/scrivere l'italiano ma devi saper usare minimamente il computer per spedire le e-mail e navigare in internet nonché masticare almeno un po di inglese), aggiungi che il settore immobiliare pur essendo stato sempre importante é assurto nell'economia globale ad un ruolo economico-finanziario notevole, che persino in Italia nell'ultimo decennio ha fatto un salto di qualità che richiede agli operatori per capire prima che per agire, competenze e nozioni complesse non assimilabili in poco tempo (l'agente per dirne una oggi deve avere strumenti giuridici se vuole fare contrattualistica, finanziari se vuole fare mutui, marketing se non vuole fare ancora il porta a porta ed i volantini che servono solo per raggiungere (forse) l'utenza locale che in un'economia globalizzata sia il compratore potenziale che il proprietario reale stanno da un'altra parte del mondo); ora in questo scenario che c'azzecca direbbe Antonio quello che c'ha la terza media? Quelli che spingono verso un abbassamento del profilo professionale non so se sono di Forza Italia e non mi interessa, li combatto primo perché non hanno capito un fico secco (politically correct) della situazione e secondo perché volano basso, e terzo perché volgarizzano una professione che invece oggi é alta (la mediazione oggi é una delle attività più importanti nell'odierna economia dei servizi tant'é che quasi tutte le altre professioni devono incorporare nelle loro nuove competenze quella della mediazione, culturale almeno se non quella tecnica) e quarto perché strategicamente perdente per il futuro della categoria ed il presente della mia attività (certo anche quello mi rovina se nel mio mercato locale propaga all'utenza 'idea dell'Agente Immobiliare burino, che non sa parlare, non capisce nulla di architettura, leggi, normative, permessi, valore effettivo degli immobili, che regime fiscale si applica, di che categoria catastale si tratta, etc..etc. etc.) [/QUOTE]
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