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<blockquote data-quote="brina82" data-source="post: 610953" data-attributes="member: 51516"><p>Concordo: le ragioni del credito devono essere ovviamente connesse non all'immobile e alla sua storia, ma SOLO al vecchio proprietario debitore. Pertanto, qualora in perizia il CTU avesse indicato il tutto correttamente, credo ci sia poco da fare: diversamente, è possibile rivalersi nei confronti del Tribunale (e/o del CTU), per aver venduto un immobile non corrispondente a quanto indicato nella perizia.</p><p></p><p>Comunque sì, è un tema molto dibattuto. Racconto un paio di aneddoti al riguardo.</p><p></p><p>1) Recentemente mi è capitato di leggere una perizia su un immobile completamente abusivo, e il CTU lo ha stimato a 40k, ipotizzando un iter per abbattere l'immobile pari a 10 anni: posto che l'eventuale acquirente in asta compri per affittare, ha capitalizzato i redditi futuri di tale immobile, a mio avviso correttamente.</p><p></p><p>2) Su un libro di testo ben fatto si afferma che anche in caso di lievi difformità (parlo di quelle "sciocchezze" regolarizzabili mediante CILA/SCIA in sanatoria) l'acquirente in asta sia OBBLOGATO a regolarizzarle nei famosi 120 gg; in altri termini, chi sposta un tramezzo dentro casa oggi, senza autorizzazione, l'importante è che lo regolarizzi prima di vendere (CILA in sanatoria, pagando 1000e di multa e via); diversamente, chi compra all'asta e dovesse trovare un tramezzo spostato, sempre se tutto indicato in perizia, anzichè regolarizzarlo magari tra 10 anni, prima di vendere, è obbligato a farlo nei 120 giorni, secondo questo CTU che ha scritto il libro (libro fatto molto bene, ribadisco, ma su questa cosa non sono d'accordo, anche se ha un suo senso logico: posto che il CTU abbia indicato tutto in perizia, e abbia scontato dal valore dell'immobile il costo per regolarizzarlo, e posto che in Italia l'unico modo per cedere un immobile con delle difformità è l'asta, io Stato obbligo te acquirente a sistemare le difformità subito, nei 120 gg).</p><p>Di recente sono stato ad un seminario e parlando anche con altri colleghi CTU, abbiamo concordato TUTTI sul fatto che questa cosa è non è esatta, a nostro modo di intendere: i 120gg vanno intesi solamemte per i 3 condoni edilizi, come sempre e correttamente ipotizzato da tutti.</p><p></p><p>Aggiungo che spesso si dibatte anche sulle famose ragioni del credito: in caso di mutuo, per esempio, secondo alcuni le ragioni decorrono dalla data di stipula del contratto di mutuo, secondo altri invece dalla data in cui l'esecutato ha iniziato a non pagarne le rate; in generale però si predilige la prima linea, ma non credo vi siano sentenze o altre indicazioni al riguardo.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="brina82, post: 610953, member: 51516"] Concordo: le ragioni del credito devono essere ovviamente connesse non all'immobile e alla sua storia, ma SOLO al vecchio proprietario debitore. Pertanto, qualora in perizia il CTU avesse indicato il tutto correttamente, credo ci sia poco da fare: diversamente, è possibile rivalersi nei confronti del Tribunale (e/o del CTU), per aver venduto un immobile non corrispondente a quanto indicato nella perizia. Comunque sì, è un tema molto dibattuto. Racconto un paio di aneddoti al riguardo. 1) Recentemente mi è capitato di leggere una perizia su un immobile completamente abusivo, e il CTU lo ha stimato a 40k, ipotizzando un iter per abbattere l'immobile pari a 10 anni: posto che l'eventuale acquirente in asta compri per affittare, ha capitalizzato i redditi futuri di tale immobile, a mio avviso correttamente. 2) Su un libro di testo ben fatto si afferma che anche in caso di lievi difformità (parlo di quelle "sciocchezze" regolarizzabili mediante CILA/SCIA in sanatoria) l'acquirente in asta sia OBBLOGATO a regolarizzarle nei famosi 120 gg; in altri termini, chi sposta un tramezzo dentro casa oggi, senza autorizzazione, l'importante è che lo regolarizzi prima di vendere (CILA in sanatoria, pagando 1000e di multa e via); diversamente, chi compra all'asta e dovesse trovare un tramezzo spostato, sempre se tutto indicato in perizia, anzichè regolarizzarlo magari tra 10 anni, prima di vendere, è obbligato a farlo nei 120 giorni, secondo questo CTU che ha scritto il libro (libro fatto molto bene, ribadisco, ma su questa cosa non sono d'accordo, anche se ha un suo senso logico: posto che il CTU abbia indicato tutto in perizia, e abbia scontato dal valore dell'immobile il costo per regolarizzarlo, e posto che in Italia l'unico modo per cedere un immobile con delle difformità è l'asta, io Stato obbligo te acquirente a sistemare le difformità subito, nei 120 gg). Di recente sono stato ad un seminario e parlando anche con altri colleghi CTU, abbiamo concordato TUTTI sul fatto che questa cosa è non è esatta, a nostro modo di intendere: i 120gg vanno intesi solamemte per i 3 condoni edilizi, come sempre e correttamente ipotizzato da tutti. Aggiungo che spesso si dibatte anche sulle famose ragioni del credito: in caso di mutuo, per esempio, secondo alcuni le ragioni decorrono dalla data di stipula del contratto di mutuo, secondo altri invece dalla data in cui l'esecutato ha iniziato a non pagarne le rate; in generale però si predilige la prima linea, ma non credo vi siano sentenze o altre indicazioni al riguardo. [/QUOTE]
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