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Acquirenti non si presentano al giorno dell atto fissato da loro e chiedono caparra indietro
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<blockquote data-quote="luisamaria" data-source="post: 563299" data-attributes="member: 70239"><p>Buongiorno a tutti ho scritto più volte per un cosulto , dato che dall inizio mia mamma ha avuto sempre problemi da venditrice della casa e tutt ora . Riassumo in breve , preliminare di vendita fatto a dicembre 2016 con versamento da parte delle acquirenti di caparra confirmatoria, l atto c'è scritto da fare entro il 30 9 17,e si dichiara che la casa non ha nessun vizio o abuso e nel caso sarà sanato dal venditore . Dopo un po di mesi verso febbraio non avendo chiamato un geometra purtroppo per controllare che fosse tutto ok il perito della banca da cui le acquirenti devono chieder il mutuo si accorge di alcuni abusi cioè delle Modifoche interne che non risultano esatte tra fogli del catasto e comune . Così ci si attiva per fa la sanatoria incaricando un geometra ma solo alla terza commissione del comune rilascia l esito favorevole con riserva cioè il geometra deve integrare dei documenti tra cui una scala in cemento armato che con la nuova legge deve esser valutata da ingegnere . Nel frattempo che si inizia l iter per la sanatoria l acquirente voleva già far l atto ma mia mamma venditrice voleva farlo entro la data fissata nell atto cioè a settembre. Ora l acquirente ci comunica a fine settembre che non vuole più la casa in via informale dall agenzia lo sappiamo . Così fa convocare la venditrice il 30 9 a far l atto con lettera dell avvocato chiedendo la restituzione con doppia caparra nel caso non ci sia tutta la documentazione a posto . Il 30 09 la venditrice si presenta ma lo studio notarile e chiuso (di sabato ) e non ci son le acquirenti . Ora dato che le acquirenti non vogliono aver un incontro per sistemare la cosa senza avvocati invece vogliono andar per via legale . Noi abbiamo iniziato l'iter dall avvocato quindi mia mamma e seguita già dall avvocato .. Loro pensano di aver ragione e vogliono il doppio della caparra indietro perché i fogli del comune formalmente non ci son a parte l esito ok e l inizio del protocollo da parte dell ingegnere . . L errore da xome detto dall avvocato e che sul preliminare non c'era scritto che c'erano abusi quindi questo va a sfavore nostro . Alla fine il venditore e sempre quello meno avvantaggiato ora il male minore e non dover dare la caparra indietro . Secondo voi chi ha ragione ? E un comportamento giusto far convocare ad un atto e non presentarsi ? . Loro non hanno nulla da perdere e hanno rinunciato pochi gg prima della scadenza dell atto quando era già tutto pronto per trasloco ecc . </p><p>Grazie e mi scuso se non son stata molto chiara ma è stata un odissea andata a finire male . Oltre tutto l agenzia e stata già pagata al momento del preliminare da tutte e due le parti senza che poi è stata venduta . Si è già svincolata così la venditrice ora ?</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="luisamaria, post: 563299, member: 70239"] Buongiorno a tutti ho scritto più volte per un cosulto , dato che dall inizio mia mamma ha avuto sempre problemi da venditrice della casa e tutt ora . Riassumo in breve , preliminare di vendita fatto a dicembre 2016 con versamento da parte delle acquirenti di caparra confirmatoria, l atto c'è scritto da fare entro il 30 9 17,e si dichiara che la casa non ha nessun vizio o abuso e nel caso sarà sanato dal venditore . Dopo un po di mesi verso febbraio non avendo chiamato un geometra purtroppo per controllare che fosse tutto ok il perito della banca da cui le acquirenti devono chieder il mutuo si accorge di alcuni abusi cioè delle Modifoche interne che non risultano esatte tra fogli del catasto e comune . Così ci si attiva per fa la sanatoria incaricando un geometra ma solo alla terza commissione del comune rilascia l esito favorevole con riserva cioè il geometra deve integrare dei documenti tra cui una scala in cemento armato che con la nuova legge deve esser valutata da ingegnere . Nel frattempo che si inizia l iter per la sanatoria l acquirente voleva già far l atto ma mia mamma venditrice voleva farlo entro la data fissata nell atto cioè a settembre. Ora l acquirente ci comunica a fine settembre che non vuole più la casa in via informale dall agenzia lo sappiamo . Così fa convocare la venditrice il 30 9 a far l atto con lettera dell avvocato chiedendo la restituzione con doppia caparra nel caso non ci sia tutta la documentazione a posto . Il 30 09 la venditrice si presenta ma lo studio notarile e chiuso (di sabato ) e non ci son le acquirenti . Ora dato che le acquirenti non vogliono aver un incontro per sistemare la cosa senza avvocati invece vogliono andar per via legale . Noi abbiamo iniziato l'iter dall avvocato quindi mia mamma e seguita già dall avvocato .. Loro pensano di aver ragione e vogliono il doppio della caparra indietro perché i fogli del comune formalmente non ci son a parte l esito ok e l inizio del protocollo da parte dell ingegnere . . L errore da xome detto dall avvocato e che sul preliminare non c'era scritto che c'erano abusi quindi questo va a sfavore nostro . Alla fine il venditore e sempre quello meno avvantaggiato ora il male minore e non dover dare la caparra indietro . Secondo voi chi ha ragione ? E un comportamento giusto far convocare ad un atto e non presentarsi ? . Loro non hanno nulla da perdere e hanno rinunciato pochi gg prima della scadenza dell atto quando era già tutto pronto per trasloco ecc . Grazie e mi scuso se non son stata molto chiara ma è stata un odissea andata a finire male . Oltre tutto l agenzia e stata già pagata al momento del preliminare da tutte e due le parti senza che poi è stata venduta . Si è già svincolata così la venditrice ora ? [/QUOTE]
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