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<blockquote data-quote="Zagonara Emanuele" data-source="post: 570630" data-attributes="member: 70606"><p>E' giusto quanto affermi.</p><p>La "pluralità dei mediatori" è quella circostanza che vede coinvolti due o più intermediari, attivi nel concludere un affare, tuttavia collaborativi e complementari tra loro.</p><p>In questo caso, tutti i mediatori che hanno preso parte alla trattativa e hanno portato a compimento l'affare avranno diritto ad una quota della provvigione, proporzionata alla loro singola attività e/o secondo gli accordi presi preventivamente.</p><p></p><p>Il caso in questione invece, vede un acquirente che volente o nolente si avvale dell'opera di più mediatori per la conclusione di un affare, senza che questi (i mediatori) siano concordi nell'operare congiuntamente e consapevoli di tale circostanza.</p><p></p><p>In altre parole, potremmo definire il comportamento dell'acquirente "fraudolento" nei confronti del mediatore che ha "lavorato per lui" e che si è visti scavalcato dal suo comportamento.</p><p>Ovviamente, ho descritto in tal modo la cosa poer rendere meglio l'idea, ma in questo specifico caso, l'acquirente non ha agito con l'intenzione di defraudare il primo agente.</p><p>Semplicemente si è visto "costretto dalle circostanze" ed ha agito per "ignoranza" (nel senso stretto del termine), per per poter concludere l'affare.</p><p></p><p>Tuttavia, se informata, la seconda agenzia ha agito in malafede e disonestamente, o se vogliamo addolcire i termini, ha agito "furbescamente" per mettersi in tasca un pò di denaro, in quanto ben sapeva che l'acquirente aveva già visto con una 1a agenzia l'immobile.</p><p>Avrebbe dovuto informare l'acquirente dei rischi in cui incorreva (il rischio di dover pagare 2 provvigioni) o avrebbe correttamente dovuto prendere contatto con la 1a agenzia per accordarsi sulla suddivisione del compenso percepito dall'acquirente (magari dividendolo in maniera proporzionale, ovvero una quota più grande per se in quanto aveva "lavorato di più") e comunque una parte per la 1a agenzia.</p><p></p><p>Ma la correttezza e il rispetto per la 1a agenzia è mancato totalmente.</p><p>Sicuramente la 2a agenzia si sarà sentita furba, ma senz'altro è stata scorretta e disonesta nel comportamento.</p><p></p><p>A volte, purtroppo, "la necessità di incassare" o "la disperazione" spingono le persone ad agire secondo la legge della giungla o del più forte (o del -presunto- più furbo).</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Zagonara Emanuele, post: 570630, member: 70606"] E' giusto quanto affermi. La "pluralità dei mediatori" è quella circostanza che vede coinvolti due o più intermediari, attivi nel concludere un affare, tuttavia collaborativi e complementari tra loro. In questo caso, tutti i mediatori che hanno preso parte alla trattativa e hanno portato a compimento l'affare avranno diritto ad una quota della provvigione, proporzionata alla loro singola attività e/o secondo gli accordi presi preventivamente. Il caso in questione invece, vede un acquirente che volente o nolente si avvale dell'opera di più mediatori per la conclusione di un affare, senza che questi (i mediatori) siano concordi nell'operare congiuntamente e consapevoli di tale circostanza. In altre parole, potremmo definire il comportamento dell'acquirente "fraudolento" nei confronti del mediatore che ha "lavorato per lui" e che si è visti scavalcato dal suo comportamento. Ovviamente, ho descritto in tal modo la cosa poer rendere meglio l'idea, ma in questo specifico caso, l'acquirente non ha agito con l'intenzione di defraudare il primo agente. Semplicemente si è visto "costretto dalle circostanze" ed ha agito per "ignoranza" (nel senso stretto del termine), per per poter concludere l'affare. Tuttavia, se informata, la seconda agenzia ha agito in malafede e disonestamente, o se vogliamo addolcire i termini, ha agito "furbescamente" per mettersi in tasca un pò di denaro, in quanto ben sapeva che l'acquirente aveva già visto con una 1a agenzia l'immobile. Avrebbe dovuto informare l'acquirente dei rischi in cui incorreva (il rischio di dover pagare 2 provvigioni) o avrebbe correttamente dovuto prendere contatto con la 1a agenzia per accordarsi sulla suddivisione del compenso percepito dall'acquirente (magari dividendolo in maniera proporzionale, ovvero una quota più grande per se in quanto aveva "lavorato di più") e comunque una parte per la 1a agenzia. Ma la correttezza e il rispetto per la 1a agenzia è mancato totalmente. Sicuramente la 2a agenzia si sarà sentita furba, ma senz'altro è stata scorretta e disonesta nel comportamento. A volte, purtroppo, "la necessità di incassare" o "la disperazione" spingono le persone ad agire secondo la legge della giungla o del più forte (o del -presunto- più furbo). [/QUOTE]
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