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<blockquote data-quote="purbane" data-source="post: 522562" data-attributes="member: 18092"><p>L'ente accetta la cessione della prelazione, ovviamente prima del roggito. Forse tecnicamente avviene un subentro come inquilino per poi risultare io come prelatario al momento del roggito. Va specificato che trattasi di ente privato e non pubblico.</p><p>Normalmente sono i sindacati che si occupano della vendita degli immobili agli inquilini occupanti, in questo caso è stata creata una cooperativa alla quale io dovrò obbligatoriamente aderire. Qualche mese fa la cooperativa se ne è uscita con una lettera dove dichiarava che l'immobile aveva bisogno di ristrutturazione esterna, calcolando sull'inquilino che sta vendendo a me una quota pari a 6.300 euro. Ovviamente, da quello che ho saputo, nessun inquilino ha intenzione di pagarli perché è come un'imposizione e, peraltro, anche spropositata rispetto a qualsiasi lavoro si necessiti perché stiamo parlando di 235 alloggi in vendita e la cifra risultante sarebbe eccessiva, non calcolando inoltre che nel tempo l'ente qualche ristrutturazione l'ha già fatta. La cooperativa acquisterá gli appartamenti invenduti dell'ente e li rivenderá a prezzo di mercato e con quei soldi si vuole finanziare l'acquisto per poi non fare manco un lavoro. Comunque la Cooperativa dovrà sciogliersi una volta roggitato quindi la sua definizione avverrà in tempi brevi dato che l'ente ha fissato per il 15 dicembre il roggito collettivo. Ho avuto rassicurazioni dall'agenzia che verrà messo sul compromesso che tale cifra sarà a carico dell'inquilino attuale fino al roggito dopo di che la cooperativa si scioglie e si creerà il condominio. In quella sede, se si deliberassero effettivamente dei lavori, questi avverrebbero anche con un mio voto di approvazione in assemblea.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="purbane, post: 522562, member: 18092"] L'ente accetta la cessione della prelazione, ovviamente prima del roggito. Forse tecnicamente avviene un subentro come inquilino per poi risultare io come prelatario al momento del roggito. Va specificato che trattasi di ente privato e non pubblico. Normalmente sono i sindacati che si occupano della vendita degli immobili agli inquilini occupanti, in questo caso è stata creata una cooperativa alla quale io dovrò obbligatoriamente aderire. Qualche mese fa la cooperativa se ne è uscita con una lettera dove dichiarava che l'immobile aveva bisogno di ristrutturazione esterna, calcolando sull'inquilino che sta vendendo a me una quota pari a 6.300 euro. Ovviamente, da quello che ho saputo, nessun inquilino ha intenzione di pagarli perché è come un'imposizione e, peraltro, anche spropositata rispetto a qualsiasi lavoro si necessiti perché stiamo parlando di 235 alloggi in vendita e la cifra risultante sarebbe eccessiva, non calcolando inoltre che nel tempo l'ente qualche ristrutturazione l'ha già fatta. La cooperativa acquisterá gli appartamenti invenduti dell'ente e li rivenderá a prezzo di mercato e con quei soldi si vuole finanziare l'acquisto per poi non fare manco un lavoro. Comunque la Cooperativa dovrà sciogliersi una volta roggitato quindi la sua definizione avverrà in tempi brevi dato che l'ente ha fissato per il 15 dicembre il roggito collettivo. Ho avuto rassicurazioni dall'agenzia che verrà messo sul compromesso che tale cifra sarà a carico dell'inquilino attuale fino al roggito dopo di che la cooperativa si scioglie e si creerà il condominio. In quella sede, se si deliberassero effettivamente dei lavori, questi avverrebbero anche con un mio voto di approvazione in assemblea. [/QUOTE]
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