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<blockquote data-quote="Giuseppe Di Massa" data-source="post: 639604" data-attributes="member: 60104"><p>Ciao, una normativa successiva probabilmente a quel rogito ma valida ed applicata salvo patti diversi (consiglio di controllare), consente agli enti case popolari di far valere il diritto di prelazione non sul vero prezzo di compravendita, ma su un prezzo inferiore calcolato con dei paramentri istat, quindi teoricamente tu potresti accordarti per 100mila ma l'ente potrebbe far valere il diritto di prelazione a 40mila. Ovviamente la normativa prevede anche la rinuncia da parte dell'ente, rinuncia che è sempre onerosa, ovvero vogliono soldi. Pertanto quando avrai formulato la tua proposta, si dovrà comunicare all'ente il tutto, l'ente risponderà che rinuncia al proprio diritto in cambio di tot euro. Una volta pagata quella cifra l'immobile è liberamente compravendibile, anche la banca non completerà la pratica di mutuo prima di aver ricevuto la rinuncia dell'ente con relativo pagamento</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Giuseppe Di Massa, post: 639604, member: 60104"] Ciao, una normativa successiva probabilmente a quel rogito ma valida ed applicata salvo patti diversi (consiglio di controllare), consente agli enti case popolari di far valere il diritto di prelazione non sul vero prezzo di compravendita, ma su un prezzo inferiore calcolato con dei paramentri istat, quindi teoricamente tu potresti accordarti per 100mila ma l'ente potrebbe far valere il diritto di prelazione a 40mila. Ovviamente la normativa prevede anche la rinuncia da parte dell'ente, rinuncia che è sempre onerosa, ovvero vogliono soldi. Pertanto quando avrai formulato la tua proposta, si dovrà comunicare all'ente il tutto, l'ente risponderà che rinuncia al proprio diritto in cambio di tot euro. Una volta pagata quella cifra l'immobile è liberamente compravendibile, anche la banca non completerà la pratica di mutuo prima di aver ricevuto la rinuncia dell'ente con relativo pagamento [/QUOTE]
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