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Testo
<blockquote data-quote="francesca63" data-source="post: 573761" data-attributes="member: 72232"><p>Per la successione della moglie del 98 sono ampiamente trascorsi i termini per impugnare il testamento</p><p>Per la successione del marito , a meno che si contesti l'autenticità del testamento, non vedo quale sia il problema, e perché cercare eventuali fratelli.</p><p>In questo caso la legge non impone che una quota parte di eredità venga devoluta in favore dei fratelli del defunto: in assenza di coniuge, figli e ascendenti, pertanto, il de cuius poteva disporre dell’intero asse ereditario a suo piacimento e, laddove avesse nominato erede universale la badante, lo avrebbe fatto legittimamente.</p><p></p><p>Rivalse di chi ? Solo eventuali figli potrebbero impugnare per lesione di legittima (non i fratelli) .</p><p>Se a tutt'oggi non risultano figli, la tua buona fede è palese.</p><p>Non puoi essere considerato in mala fede se le risultanze anagrafiche famigliari non </p><p>comprendono figli. Non puoi mica essere ritenuto responsabile se, al termine di un eventuale processo per il riconoscimento postumo della paternità (ipotesi quasi impossibile senza congiunti vivi con cui confrontare il DNA) ,fosse dichiarata l'esistenza di figlio ora ignoto, spuntato dal nulla dopo tanti anni di silenzio.</p><p></p><p>Quale è nel concreto la preoccupazione di tuo fratello, che, mi pare di capire, il notaio non condivide ?</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="francesca63, post: 573761, member: 72232"] Per la successione della moglie del 98 sono ampiamente trascorsi i termini per impugnare il testamento Per la successione del marito , a meno che si contesti l'autenticità del testamento, non vedo quale sia il problema, e perché cercare eventuali fratelli. In questo caso la legge non impone che una quota parte di eredità venga devoluta in favore dei fratelli del defunto: in assenza di coniuge, figli e ascendenti, pertanto, il de cuius poteva disporre dell’intero asse ereditario a suo piacimento e, laddove avesse nominato erede universale la badante, lo avrebbe fatto legittimamente. Rivalse di chi ? Solo eventuali figli potrebbero impugnare per lesione di legittima (non i fratelli) . Se a tutt'oggi non risultano figli, la tua buona fede è palese. Non puoi essere considerato in mala fede se le risultanze anagrafiche famigliari non comprendono figli. Non puoi mica essere ritenuto responsabile se, al termine di un eventuale processo per il riconoscimento postumo della paternità (ipotesi quasi impossibile senza congiunti vivi con cui confrontare il DNA) ,fosse dichiarata l'esistenza di figlio ora ignoto, spuntato dal nulla dopo tanti anni di silenzio. Quale è nel concreto la preoccupazione di tuo fratello, che, mi pare di capire, il notaio non condivide ? [/QUOTE]
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